Presepe sì, presepe no.
La questione è più spinosa di quanto possa apparentemente sembrare.
Perchè, per quello che mi riguarda, la strada da seguire è quella dell'integrazione.
Non mi sono mai sentita offesa se la ragazza seduta accanto a me nell'aula portava un velo (per sua scelta, sia ben chiaro), nè ho mai protestato se qualche amico indossava la kippah a scuola.
Mangio i dolcetti di Kippur esattamente come il Panettone a Natale e Halwa con Tamr quando arriva Assaghir.
E non mi ritengo particolarmente tollerante.
Solo penso che un Presepe non abbia fatto mai male a nessuno, e che cantare "Gesù" in una canzoncina per un non credente sia come dire "Pinco Pallo".
E non vedo perchè in una classe di prevalenza cristiana si possa festeggiare Hannukkah in nome dell'integrazione mentre festeggiare il Natale potrebbe essere considerato irrispettoso.
Le minoranze ci sono ovunque. Solo che certe minoranze sono più intolleranti di altre. E fanno crociate giusto per recuperare i secoli persi, senza capire che non è "tutto dovuto", e che uno "stupido pezzo di legno con un cadaverino" può far parte della cultura di un intero paese.
A voler essere pignoli si potrebbe dire che l'Italia non è uno stato costituzionalmente laico (la Costituente è stata volutamente nebulosa su questo punto), non siamo la Francia, non abbiamo avuto una Rivoluzione Francese, non abbiamo lo stesso retroterra storico e culturale.
Siamo in uno stato garantista, con degli accordi in materia religiosa con le religioni che hanno presentato la richiesta di diventare "religione dello stato". Facendo qualche passo indietro anche sulla propria ortodossia.
C'è chi non ha ancora fatto nessun passo indietro e per questo, per ora, ha diritto solo alla libertà di culto.
Le minoranze e l'integrazione vanno tutelate. Prendersela con un presepe per quel che mi riguarda è integralismo, la religione è una forma di cultura. Nessuno protesta se nei licei non s'insegna il tedesco.
Per quanto la cosa stia sulle palle anche alla sottoscritta la religione cristiana è parte integrante della cultura italiana.
Un povero presepe, una canzoncina natalizia o un crocefisso sono specchietti per le allodole.
La mancanza di rispetto non starà mai in un oggetto quanto in un gesto.
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