Monthly Archive for Marzo, 2005

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Come diventare un perfetto troll da blog

Blog TrollsUltimamente vanno molto i decaloghi, potevo esimermi dal partecipare alla festa?

Come diventare un perfetto troll da blog

1) La prima regola: Se parli male di qualcuno fai più accessi rispetto a se ne parli bene.
2) Shinystat is your friend: Non siete nessuno, ed é meglio che vi sia chiaro. Cliccate tantissimo sui vostri miserrimi link, così che l'individuo che volete infangare di sterco si accorga di voi.
3) Aggregators are your friends: Strana cosa gli aggregatori. Rispetto a quelli di altri tipi di community, i loro admins sono persone incredibilmente tolleranti. Sfruttate la cosa. Purtroppo, né il Granieri né i gestori di FuffaAggregator vi cacceranno a calci in culo dalle loro creature. Di conseguenza: concedetevi aggregazioni multiple sul Fuffa e ogni genere di mezzaccio per tenere alti gli accessi dal BlogAggregator. Votatevi ogni due ore su Blogitalia: se avete una Adsl é tempo di downgrade, si torna al 56k ragazzi! Un 10 su Blogitalia al vostro blog trolloso ogni due ore vuol dire 12 voti al giorno e un'ottima media per voi! Se il blog tiene e rimane su in classifica fatevi un regalo, masturbatevi.
5) Un po' di Vocaboli Blogstar: persona che non vi linka; Mediocre: persona che scrive in maniera differente da voi; Leccaculo: persona che fa più accessi di voi.
4) Tenetevi buono qualcuno: mostrate moderatissima e distaccata approvazione per un blogger di successo, massimo due. Personalità Confusa e Petunias sono già presi, mi pare. Gianluca Neri non so, bisognerebbe controllare. Non valgono gli americani.
5) Know your Enemy: Odiate Giulia Blasi. Che fa figo.
6) It's Revolution baby!: Voi siete la rivoluzione, gli altri la reazione. E' bene che ai vostri lettori sia chiaro. Che sia chiaro a voi non é poi così importante. Evocate nei vostri post materialismi storici e caduta dei latifondisti della blogosfera. Dite che un'altra blogosfera é possibile, e che la vostra sarebbe indubbiamente migliore. Pensate a quanti idioti ci sono su Splinder. Qualcuno che si beve puttanate del genere lo trovate sicuro.
7) Roots, Bloody Roots: Non dimenticate le vostre radici. I vostri padri che si aggiravano su forum e newsgroup erano rovinatori di luoghi altrui, non creatori di luoghi personali. L'aspetto di inguaiamento di ciò che degli altri é nella vostra natura ed bene non dimenticarvelo nella vostra carriera trollosa. Insomma, rompete il cazzo nei commenti altrui.
8) Improved Know your Enemy: Loredana Lipperini non vi pubblica, di conseguenza odiatela.
9) Everybody is (S)talking: Se la cosa vi fa sentire bene, pedinate qualcuno e chiamatelo a casa nel mezzo della notte minacciandolo di morte. Non si é mai visto uno psicopatico da web che non lo sia anche in Real Life.
10) Being a padawan is fun: Imparate da chi é venuto prima di voi. Scambiate due chiacchiere con i vostri guru. Magari durante l'ora d'aria.

Europe 1848

Martedì 15 Marzo in Ungheria è stata festa nazionale, scuole chiuse, ipermercati chiusi, bandiere verdi bianche e rosse lungo le strade, feste e sfilate per strada e molti eventi quali recite, commedie teatrali, concerti musicali. In questa bellissima giornata di folclore io, Giovanni, Francesco (29 anni che ha trovato la ragazza ungherese e che ha il progetto di rimanere qui a vivere) e Michele (27 anni, qui già da tre anni, sta facendo il tirocinio e sta insegnando Italiano al dipartimento di Italianistica, docente anche di Giovanni) abbiamo lavorato, divertendoci e partecipando attivamente alla festa!
Tùndi ragazza 22enne ungherese di nascita, ha vissuto un po’ in Germania e un po’ in Ungheria, conosce bene l’Italiano e quindi col tempo è entrata in contatto con Michele e poi è diventata amica di tutti, da un po’ di anni si è dedicata al teatro e ultimamente ha scritto una commedia di 20 minuti. È entrata in contatto con il dipartimento di lingua tedesca, ha presentato il proprio progetto e hanno deciso di realizzarlo…io cosa centro in tutto questo? Tùndi ci ha chiesto di vestirci con vestiti dell’800, trovati in teatro, e di andare la mattina in giro a fare volantinaggio per sponsorizzare l’evento! Perché noi 4? Perché sostiene che gli italiani essendo molto simpatici e molto apprezzati in Ungheria siano molto più convincenti…ma non è finito, ci ha anche chiesto di entrare nella commedia nelle battute iniziali…il nostro ruolo era fare la gente che canta in tedesco e parla in tedesco…tedesco? Ma non lo sappiamo! Non fa niente! Siete simpatici e quello è l’importante!
Bene! Alle 10 del mattino eravamo in teatro, un'oretta di prove e poi fuori vestiti da rivoluzionari con 2000 locandine e la chitarra di Giovanni…la giornata è bellissima, sotto quei vestiti si inizia a sudare…iniziamo a cantare e suonare ed è pazzesco come la gente arrivi da tutte le parti a chiedere le locandine…1 ora ed erano tutte finite…quindi decidiamo di andare a fare un po’ i vacanzieri, mangiamo qualche piatto tipico…e poi una fotografa ci ferma, ci vuole scattare delle foto per Metro…poi altri due fotografi, non so per che giornale! Alle 14 torniamo in teatro, un'altra oretta di prove e poi lo spettacolo delle 15, la gente non è tanta, più che altro amici, ma siamo tutti applauditissimi…ah già…la commedia si intitola Europa 1848, l’anno è quello della rivoluzione tedesca, quindi la commedia inizia con noi che siamo in quel periodo e gridiamo rivoluzione, nella scena è presente anche un fantasma che assiste e scrive una melodia musicale; la scena poi si sposta nell’epoca moderna in cui tre ragazze stanno preparando la maturità e la loro tesina è appunto sulla Rivoluzione, fanno molta fatica a trovare materiale, ma il fantasma che aveva assistito a tutto va in loro aiuto!
L’altra rappresentazione è alle 17…alle 18 è finito tutto e l’organizzazione ci offre da bere a noi attori e a tutto lo staff tecnico. Volete sapere quanto abbiamo guadagnato a testa noi attori italiani? 2000 fiorini per la rappresentazione teatrale e 10000 fiorini per il volantinaggio…totale in euro: 48!
La giornata è stata stancante, però veramente una bellissima esperienza…e chissà, magari ci chiamano per qualche altra rappresentazione…in effetti siamo veramente simpatici, eravamo gli unici a far casino dietro le quinte!

Terry Schiavo

Era una giornata meravigliosa, squillante, e le strade traboccavano a ogni curva di mandorli e pesche in fiore. C’era una folla domenicale, nessuno era andato a lavorare . Ma come il motore si spense, mi resi conto che c’era qualcosa di diverso dal solito nella mia stanza. Non c’era più animazione. Sembrava la sorda riproduzione di una realtà nota, catturata dall’ obbiettivo di una machina fotografica. Un silenzio sordo e profondo  Tutti avevano lo sguardo rivolto a terra in un atteggiamento impacciato, di timida e goffa riprovazione. Rimasi ferma al letto come per aggrapparmi a qualcosa e deglutii. Rispose al mio saluto muovendo le labbra, senza emettere suoni
Mi sentii come se dovessi scusarmi , per essermi intromessa in tale scena di universale cordoglio. Le camere fresche a pianterreno risuonavano nel silenzio e da fuori arrivava la luce del sole, filtrata dai rami di limoni amari già spremuti.
C’era il mio vecchio cestino che mi aveva accompagnata in tutte le mie gite, pieno di piccolissime cose, seppellite sotto una manciata di sabbia, che sgusciò via lenta tra le maglie del vimini. Mi torno in mente dove era stato preso ciascuno: un frammento di vetro di Murano blu e trasparente come il mare estivo nei punti profondi, la mano del mio marito, manici di anfora di Atene con il sigillo impresso col pollice sull ‘argilla morbida, le rughe del mio padre, un penny vittoriano, tessere di mosaico di qualche chiesa bizantina, gli occhi di mia madre. Tutti insieme documentavano in modo singolare il mio soggiorno su questa terra.
Nel 1990 avevo ventisei anni. Ero svenuta e il flusso di ossigeno nel mio cervello si è interrotto per cinque minuti. Danni irreversibili anche al pancreas. Muta sotto l ‘albero del ozio in una immobilità raggelante. Quegli sguardi che evitarono di incontrare il mio tramite i schermi televisivi, posandosi timidamente altrove, “come farfalle primaverili“. Semplicemente vedermi procurava dolore, in quella aria tersa di primavera, dorata come miele.
Scivolai via per la strada deserta sotto gli alberi in fiore e raggiunsi il crinale della collina. Giunsi ansimando l‘ultima terrazza e saltai sulla strada con un balzo tremendo, raggiante di gioia e senza fiato…
Mi chiamo Terry  Schiavo e sono finalmente felice.

Lefty333boy

i dialoghi tra Boh e Mah

: Bossi ha detto che Calderoli era nervoso quando ha minacciato le dimissioni
: Da qualcuno avrà pure imparato.

The real cooking

Questa è una richiesta d'aiuto. Avete presente le confezioni della roba da mangiare, dove sotto all'immagine del cibo che avete comprato c'è scritto "immagine rappresentativa" -in pratica l'immagine potrebbe non corrispondere alla realtà, è solo per dare un'idea di come è quello che vi offrono.
Ora, il problema è che MAI l'immagine corrisponde alla realtà. Avete mai comprato i prodotti già pronti di una famosa marca che produce di tutto, dalla pasta ai dolci? Esatto, proprio quella che comincia per B., che ha le confezioni color verde scuro. Ecco, su queste confezioni si vede l'immagine di come sarà il prodotto una volta cotto, e sotto c'è scritto che l'immagine è a scopo dimostrativo. A volte compro la pasta al forno di questa marca. L'immagine sulla confezione mostra una pasta al forno gigante, grondante di besciamella e sugo, che solo a vederla ti viene voglia di mangiarti la pasta al forno con tutta la vaschetta, così com'è, surgelata. Io la metto nel forno, e viene fuori una cosa che sì, è più besciamella che sugo, ma che dell'immagine della confezione non ha niente, a parte l'ovvio fatto di essere pasta al forno. Non parliamo poi delle pizze. Le pizze disegnate sulla confezione sembrano alte 20 cm, grosse come sottovaso per una coccia dove è piantato un albero di sequoia, e con così tanta mozzarella che pensando a quelle povere mucche dici: "Cavoli, saranno sfruttate! Po(ve)racce!!". Poi torni a casa, apri la confezione e le pizze sembrano fatte apposta per stare sui piattini delle bambole, la mozzarella devi ricercarla con il microscopio e quanto allo spessore..sembrano passate sotto un rullo compressore! E non è che con le pubblicità in tv vada meglio. Avete presente il caciucco? Beh, quello della pubblicità ha un sugo denso al punto giusto, quel pezzo di pane scivola dentro che è un piacere. Beh, se io provo a preparare il caciucco viene fuori una brodaglia. Mi stanno venendo i complessi..vi prego, ditemi che non capita solo a me!

chicchirichì (vita da spot)

L'automazione industriale ha fatto un'altra vittima: il bambino dei quattro salti in padella, gabbato e deriso dal babbo natale fuori stagione. Se la catena di montaggio della findus ogni tanto facesse qualche errore mettendo una coscia al posto dei petti di pollo, il bambino, che non è un genio, si libererebbe dell'ingobrante gabibbo barbuto che non potrebbe più dirgli: "peccato... tutto petto!". Non sono triste per quel pollo. Prima di finire nella busta surgelata, ha vissuto una vita felice all'aria aperta nell'allevamento campese di Francesco Amadori. Tanti bambini lo andavano a trovare e gli davano il massimo dei voti: 10+. E pensare che noi ce li mangiamo.

Te la do’ io l’America

Quelli che... Million Dollar Baby è un gran bel film e merita l'Oscar ma poi si indignano se staccano la spina a Terri Schiavo, oh yeah!

Lettore ti voglio parlare

Mettiamola così: qui si sta studiando alacremente. Però detta in questo modo magari non ci credete. Quindi diremo semplicemente che stiamo cercando di venire a capo di barbosi esami universitari dei quali non capiamo che una fava, quando va bene. Il tempo da dedicare al blog è quello che è ma per fortuna qui si è in tanti e i contenuti non mancano. Dalla prossima settimana inizierà però una specie di task force nel quartier generale di Ciccsoft: i padri fondatori, col supporto di qualche grafico, esperti di marketing, ballerine brasiliane e tequila, si riuniranno giorno e notte per uno studio intensivo di elettronica applicata e per approntare nei ritagli di tempo la nuova grafica del sito insieme ad una novità niente male che se tutto va bene partirà da inizio aprile.
Ebbene, caro lettore silenzioso, abbiamo bisogno anche del tuo contributo. Se sei un aficionado di questo sito, se sei anche un consumatore di passaggio, maggiorenne, di sesso maschile o femminile, insomma qualsiasi accidenti di forma ti sei voluto dare questa mattina alzandoti dal letto, dicci orsù: che cosa cambieresti nell'aspetto grafico? Cosa aggiungeresti e cosa toglieresti? Cosa vorresti trovare su Ciccsoft quando gustando il caffelatte lo apri ogni mattina per tirarti su il morale? Quali colori vorresti dipingessero la tua triste mattinata lavorativa? Ogni consiglio, critica o vaffanculo è ben accetto, nei limiti della legge. Potete usare i commenti, oppure se ci tenete particolarmente al nostro vaneggiar, potete scrivere una letterina qui. Grazie e arrivederci. Le uscite sono poste sui lati qui, qui e quo. Qua, a quanto pare, ci siete già.

Bellavia chi?

Ringrazio insolita commedia per la segnalazione. Marco Bellavia (chiiiiii??? Il compare di Uan a Bim Bum Bam quando io ero piccola) si è candidato alle elezioni. Ridete pure (soprattutto quando dice "metto al servizio i miei 20 anni di esperienza). E dopo che avete riso, ridete ancora e poi piangete.

Esztergom by bike

Io e Giovanni abbiamo deciso di partire domenica per raggiungere Esztergon, città a nord dell’Ungheria, al confine con la Slovacchia, confine segnato dal Danubio ed un ponte che unisce i due Paesi. Partiamo alle 10 del mattino con le nostre mountain-bike…la prima giornata di primavera…seguiamo tutto un percorso ciclabile che ci accompagna per 20 km fino a Szantaindrè, paesino degli artisti, situato su una collina, domina il Danubio! Paese ampiamente paragonabile come bellezza ai più bei paesi italiani! Tagliamo dentro per le colline e raggiungiamo una cima a 500 metri di altezza, è pieno di neve e la strada è percorribile seguendo solo i solchi lasciati dalle ruote delle macchine. La salita è stata snervante, la temperatura inizia ad abbassarsi e cade qualche goccia di pioggia…poi la discesa è ancora peggio, le ruote alzano l’acqua, e alla velocità di 40 all’ora io non mi sento più le dita, inizio a tremare…poi per fortuna arriviamo a valle, e si riinizia a pedalare, pian piano ci scaldiamo, ormai sono le 17…ecco si vede la cupola della Basilica! Dopo 5 ore di marcia siamo arrivati, stanchissimi ma contentissimi! Troviamo una stanza con bagno e TV a 12 euro. Non abbiamo vestiti con noi se non la tuta che fa anche da pigiama…la indossiamo e ci andiamo al ristorante…siamo i primi ciclisti-turisti dell’anno! Poi in camera guardiamo Chievo – Juventus…0 – 1! La mattina la sveglia suona alle 7, Giovanni essendo meno allenato si sveglia tutto indolenzito, io per fortuna l’unico dolore che ho è al sedere! Giro per la cittadina e attraversamento del ponte per arrivare in Slovacchia, di la niente se non una chiesa e una via piena di negozi…alle 9 ripartiamo, questa volta il tragitto consiste nel seguire il Danubio…sosta a Viszegrad e poi ancora a Szantandrè! Alle 16 dopo altre 4 ore di marcia arriviamo a Budapest! 8.28 ore di marcia, 153.55 km, 15.1 km/h di media, 47.0 km/h di massima, tanta stanchezza, dolore al sedere, ginocchio di Giovanni dolorante, faccia abbronzata, tanta soddisfazione!
Siamo gli eroi degli altri ragazzi erasmus!

Buffet

Le migliori foto di LondraNote sparse su alcune cose curiose
trovate a Londra

Le migliori foto di Berlino Do not walk outside this area:
le foto di Berlino

Ciccsoft Resiste!Anche voi lo leggete:
guardate le vostre foto

Lost finale serie stagione 6Il vuoto dentro lontani dall'Isola:
Previously, on Lost

I migliori album degli anni ZeroL'inutile sondaggio:
i migliori album degli anni Zero

Camera Ciccsoft

Si comincia!

Spot

Vieni a ballare in Abruzzo

Fornace musicante

Cocapera: e sei protagonista

Dicono di noi

Più simpatico di uno scivolone della Regina Madre, più divertente di una rissa al pub. Thank you, Ciccsoft!
(The Times)

Una lieta sorpresa dal paese delle zanzare e della nebbia fitta. Con Ciccsoft L'Italia riacquista un posto di primo piano nell'Europa dei Grandi.
(Frankfurter Zeitung)

Il nuovo che avanza nel mondo dei blog, nonostante noi non ci abbiamo mai capito nulla.
(La Repubblica)

Quando li abbiamo visti davanti al nostro portone in Via Solferino, capimmo subito che sarebbero andati lontano. Poi infatti sono entrati.
(Il Corriere della Sera)

L'abbiam capito subito che di sport non capiscono una borsa, anzi un borsone. Meno male che non gli abbiamo aperto la porta!
(La Gazzetta dello Sport)

Vogliono fare giornalismo ma non sono minimamente all'altezza. Piuttosto che vadano a lavorare, ragazzetti pidocchiosi!
(Il Giornale)

Ci hanno riempito di tagliandi per vincere il concorso come Gruppo dell'anno. Ma chi si credono di essere?
(La Nuova Ferrara)

Giovani, belli e poveri. Cosa volere di più? Nell'Italia di Berlusconi un sito dinamico e irriverente si fa strada come può.
(Il Resto del Carlino)

Cagnazz è il Mickey Mouse dell'era moderna e le tavole dei Neuroni, arte pura.
Topolino)

Un sito dai mille risvolti, una miniera di informazioni, talvolta false, ma sicuramente ben raccontate.
(PC professionale)

Un altro blog è possibile.
(Diario)

Lunghissimo e talvolta confuso nella trama, offre numerosi spunti di interpretazione. Ottime scenografie grazie anche ai quadri del Dovigo.
(Ciak)

Scandalo! Nemmeno Selvaggia Lucarelli ha osato tanto!
(Novella duemila)

Indovinello
Sarebbe pur'esso un bel sito
da tanti ragazzi scavato
parecchio ci avevan trovato
dei resti di un tempo passato.
(La Settimana Enigmistica)

Troppo lento all'accensione. Però poi merita. Maial se merita!
(Elaborare)

I fighetti del pc della nostra generazione. Ma si bruceranno presto come tutti gli altri. Oh yes!
(Rolling Stone)

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