Il TG5 trasmette un servizio citando la polemica sollevata dal prossimo numero di Panorama sul videogioco di futura uscita Rule of Rose. Ne scaturisce una conversazione tra me e mia mamma che ora riporto:
Io: Panorama scrive delle cazzate addirittura in copertina... non vince affatto chi seppellisce la bambina... mi sono informato! Se Rava lo compra ci gioco di sicuro, il creatore è lo stesso di Silent Hill e quindi non posso di certo perdermelo...
Mamma: Ecco, belle cose che fanno! Poi si lamentano se i bambini imparano male.
Io: Ecco la solita frase moralista... ti vedrei bene come redattrice del Moige. Beh, basterebbe un pò di controllo da parte dei genitori: innanzitutto, se un videogioco è vietato ai minori questi ultimi non dovrebbero procurarselo e nei negozi non dovrebbero venderlo! Ma d'altronde, anche L'esorcista è vietato ma i quattordicenni lo guardano la sera di Halloween...
Mamma: I film non sono la stessa cosa.
Io: Giocare a un videogioco e guardare un film sono sullo stesso livello, sebbene il primo sia molto più coinvolgente e gratificante. Con la tecnologia d'oggi grafica e suono hanno raggiunto livelli pressoché realistici. Ma tu non lo puoi capire, non hai mai provato...
Mamma: Invece sì che capisco, perché sei tu che premi i tasti per ammazzare la gente!
Io: Sì certo, ma se prendo il joypad della Playstation, vado in strada e premo R2+X non ammazzo nessuno! Un ragazzino impara come fare male al prossimo nei videogiochi come nei film come nei telegiornali! Tu, per esempio, non mi hai mai controllato mentre giocavo con la PlayStation o prima con il Mega Drive, anzi Mortal Kombat me l'hai comprato tu per ben 3 volte! Io e gli altri facevamo quotidianamente partite 4 contro quattro a Thrill Kill picchiandoci violentemente e nessuno degli 8 genitori ha mai battuto ciglio.
Mamma: Ma io, genitore, di computer non capisco niente, come faccio a verificare? Anche se impedisco a mio figlio di comprare il gioco lui se lo scarica da Internet!
Io: E allora?! La tipica scusa del genitore che non interessandosi alle stesse cose del figlio, fa il segno di croce sperando che siano cose buone... Mica devi capire cosa fa al computer! Basta che guardi il monitor, se vedi uno che con la motosega taglia a mezzo un altro, forse è il caso di intervenire!
Sulla frase segnata di rosso sangue (per restare in tema) mia mamma si è ammutolita in un tacito consenso. Che soddisfazione.
8 Responses to “Proibizionismo virtuale”