Monthly Archive for Gennaio, 2007

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Gigi, perchè l’hai fatto?

Mi alzo. Assonnata, vado in bagno.

Presa dai miei lavori mattutini, afferro  il solito giornale di Gossip.

Apro una pagina a caso. Gigi D'alessio lascia la moglie dopo vent''anni di matrimonio. Per una ragazzina. E non una ragazzina qualsiasi: Anna Tatangelo.

Depressione.

Nemmeno i migliori matrimoni napoletani rimangono saldi...

Tutte le mie certezze sono crollate.

iPhone: a mente lucida

Passata la sbornia iniziale e frenato l'entusiasmo insensato dovuto alla meravigliosità dell'oggetto in sé, alcune riflessioni sul telefono della mela (che avrete certo già sentito altrove), al solito posto su Tecnonauta.

Natale è oggi, giuro


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Concorso n°4

Dopo i bagordi natalizi è meglio rimettersi un pò in regola. Se volete vincere una fornitura annuale di bicarbonato di sodio Enichem (che fa digerire anche le ruspe), rispondete a questa domanda:

Di quanto rincareranno le tariffe telefoniche dopo il taglio dei costi di ricarica?

Basta il Link.

www.repubblica.it/2007/01/sezioni/cronaca/ustica-processo/
ustica-processo/ustica-processo.html

Che Depressione.

Assassini in Erba

Soltanto 10 ore di interrogatorio ed hanno ammesso tutto. Quando c'è gente che con una faccia da culo come quella della Franzoni fa la finta tonta da 5 anni. Non ci sono più gli omicidi di una volta.

A caccia di voti

Se dopo questa (dopo averla fatta davvero, intendo) spara un altro decreto con il quale abbassa di 10 cent il prezzo della benzina, regala una stecca di sigarette e due barrette di cioccolato a tutti i cittadini Romano recupera tutta la fiducia perduta in un colpo solo. Altro che governo delle tasse, tsk.

iZZICA!

"L'ha fatto." (Luca Sofri)

"Siiiiiii!" (Caymag)

"Dite anche ciao al mercato dei cellulari." (Sasaki Fujika)

"L'interfaccia-polpastrelli e' davvero cosi' smart?" (Mantellini)

"iPhone è tra di noi. Booom." (Settolo)

"Non mi resta che battere i piedi" (Aghenor)

"Non ho parole, Apple oggi ha presentato qualcosa
di veramente strabiliante." (Giovy)

"Ma se si sbecca un angolo dello schermo e non reagisce
più alla pressione, bisogna rimandare come al solito tutto
il pacco a mamma Apple?" (Chettimar)

"E ora scusatemi, vado a masturbarmi." (Giavasan)

" E pensare che ieri la mia consulente finanziaria mi aveva
detto di acquistare azioni Apple" (Magenta e Woland)

Quanto a me, da domani inizierò a prostituirmi in vista di ottobre-novembre prossimo.

i dialoghi tra Boh e Mah

: Prodi dice che bisogna svecchiare il paese
: Se proprio deve andare, che vada.

Zombie

Secondo capitolo della saga sui morti viventi di George A. Romero e forse il meno efficace dei tre (il quarto non riesco, per quanto appartenga sempre al maestro, a considerarlo parte integrante del lavoro). Nettamente inferiore a La notte dei morti viventi per l'utilizzo dei colori, che rendono meno cruenta e reale la scena. Certamente una scelta ben mirata: se il primo film voleva mettere in evidenza caratteri per lo più personali dell'umanità (complesso di Edipo, paura della società) in questo caso ci si sofferma molto più sul capitalismo e sullo sfrenato consumismo: sul bisogno di sottolineare con colori moderni la realtà contemporanea.


Forse è inferiore anche per la scarsa originalità del tema. Se il primo era totalmente innovativo (ha fatto scuola, d'altra parte) qui si ricalca esattamente la stessa vicenda. Inizia dove eravamo rimasti quasi vent’anni prima. L'umanità è perfettamente a conoscenza di quanto sta accadendo ed è presa completamente dal panico. La pellicola si apre sul set di un programma televisivo che trasmette un dibattito sulla tragedia onnipresente. Ma si nota da subito come non esista affatto un'organizzazione, né voglia di risolvere senza essere presi dal panico quello che potrebbe trasformarsi nel definitivo declino dell'Uomo.
Alla domanda cruciale: perché uccidono, gli Zombi? La risposta più chiara e concisa che l'intervistato può dare è che Uccidono per nutrirsi. Il problema però non sono davvero questi esseri immondi che si sono risvegliati. Il problema, e Romero non si stancherà mai di ripeterlo nelle sue opere, sono i vivi che continuano a non vedere la realtà. Mentre i morti cercano di sopravvivere, con l'istinto più primordiale della caccia, i vivi hanno trasformato l'intera società in un monito vivente che ripete incessantemente Mors Tua, Vita mea. Il programma tv viene trasformato in una vera e propria giungla deforme, ricca di derisioni, urla, insulti. Il cervello degli uomini è già morto in partenza. Forse è proprio per questo che si colpiscono alla testa i mostri. Sembrano utilizzare più loro l'intelletto, che noi.

In mezzo a tutta questa baraonda, un gruppo di persone cerca di fuggire con un elicottero. Due appartengono all'esercito (un bianco e un nero) e due sono giornalisti (un uomo e una donna). Poco prima di partire, i due soldati incontrano un prete senza una gamba (ricordiamo che anche nel primo episodio il personaggio del rappresentante di Dio è importante, in quanto portatore di verità) che li lascia con una scomoda quanto palese dichiarazione: Quando i morti camminano, signori, bisogna smettere di uccidere o si perde la guerra. Ma a cosa si può pensare di arrivare, in un mondo in cui è la morte a far da Regina? Gli Zombi oramai banchettano allegramente con i resti della civiltà. I Due soldati cominciano la loro fuga con lo sterminio di un'ipotetica ultima cena: decine di apostoli professano l'imminente distruzione, priva di perdono e gloria. Uccidono senza pietà, i soldati. Se poi è uccidere, questo. Stanchi, devastati, alzano ancora una volta il grilletto, verso la telecamera. Lo premono e siamo noi a perire questa volta.
Romero è totalmente negativo, ci fa intendere che nemmeno per noi, che stiamo guardano un semplice film dell'Orrore, ci sarà qualcosa denominato salvezza. Verremo uccisi. Se non dai vivi, sicuramente dai morti. Per farci capire meglio a quale deleterio stato siamo caduti, il regista ci mostra la Nostra caccia. Se i morti cacciano per sopravvivenza, noi lo facciamo per puro e semplice divertimento.

La musica, dei Goblin, da cupa e angosciante, si trasforma in una tiritera da circo, accompagnata da risa di uomini che colpiscono facendo a gara, quello che invece dovrebbe spaventarli e farli riflettere. Morte è uguale a divertimento. Niente rispetto, niente alleanza. Solo voglia di sangue. Ma la scena più famosa del film è sicuramente l'entrata nel supermercato. Un supermercato, tra le altre cose, pieno zeppo di morti che camminano. Il motivo è presto detto: ci tornano per abitudine, per loro doveva essere un posto molto importante quando erano in vita. Non credo che abbia bisogno di commentare ulteriormente questa frase che si fa onore da sola. Altrettanto eloquente è il salire sulle scale mobili dei mostri: si calpestano a vicenda. Proprio come facevano in vita, a loro tempo.

La Squadra di Fuggitivi irrompe dunque in questo supermercato e fa razzia di tutto ciò che NON serve. Perché, strano a dirsi, neanche alle strette l'uomo riesce a comprendere quali siano le cose fondamentali della vita. Volere TUTTO e subito è ciò che caratterizza il nostro secolo e ciò che ci ridurrà a dei mentecatti bavosi (è il Romero-pensiero, chiaramente). Il restante tempo del film viene vissuto in questo Tempio del Consumismo, tra razzie, divertimenti e tragedie (in fondo è pur sempre un film dell'Orrore, non tutti possono arrivare alla fine). Fino a raggiungere il classico Tocco romerico, con l'irruzione di Harleysti nel supermercato e la guerra civile tra i vivi. I Protagonisti si alleano in qualche modo agli Zombi, morte e non morte uniti per un solo scopo comune: il Potere. Potere differente: se i fuggitivi possono rappresentare velatamente il governo costituito, gli Zombi sono il Popolo, che si accontenta dei resti e ne banchetta. Romero non lascia spazio alla speranza. Gli unici due sopravvissuti (il nero e la donna, incinta) lasciano il supermercato in elicottero; il seme dentro di lei lascia intravedere una possibilità: un mondo nuovo potrebbe esser possibile. Ma è solo un diversivo.

Le ultime parole pronunciate dai sommersi e salvati sono: Quanta benzina abbiamo? - Non molta. L'esodo continua, dunque. Per quanto si cercherà di fuggire, il problema è sempre dentro di noi: nell'Io che, quando meno te lo aspetti, può trasformarsi nel più grande incubo mai concepito dall'uomo. Quell'Io destinato a deteriorarsi fino a diventare quello che, in modo molto pagano, chiamiamo Morto Vivente.

Buffet

Le migliori foto di LondraNote sparse su alcune cose curiose
trovate a Londra

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le foto di Berlino

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guardate le vostre foto

Lost finale serie stagione 6Il vuoto dentro lontani dall'Isola:
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Camera Ciccsoft

Si comincia!

Spot

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Fornace musicante

Cocapera: e sei protagonista

Dicono di noi

Più simpatico di uno scivolone della Regina Madre, più divertente di una rissa al pub. Thank you, Ciccsoft!
(The Times)

Una lieta sorpresa dal paese delle zanzare e della nebbia fitta. Con Ciccsoft L'Italia riacquista un posto di primo piano nell'Europa dei Grandi.
(Frankfurter Zeitung)

Il nuovo che avanza nel mondo dei blog, nonostante noi non ci abbiamo mai capito nulla.
(La Repubblica)

Quando li abbiamo visti davanti al nostro portone in Via Solferino, capimmo subito che sarebbero andati lontano. Poi infatti sono entrati.
(Il Corriere della Sera)

L'abbiam capito subito che di sport non capiscono una borsa, anzi un borsone. Meno male che non gli abbiamo aperto la porta!
(La Gazzetta dello Sport)

Vogliono fare giornalismo ma non sono minimamente all'altezza. Piuttosto che vadano a lavorare, ragazzetti pidocchiosi!
(Il Giornale)

Ci hanno riempito di tagliandi per vincere il concorso come Gruppo dell'anno. Ma chi si credono di essere?
(La Nuova Ferrara)

Giovani, belli e poveri. Cosa volere di più? Nell'Italia di Berlusconi un sito dinamico e irriverente si fa strada come può.
(Il Resto del Carlino)

Cagnazz è il Mickey Mouse dell'era moderna e le tavole dei Neuroni, arte pura.
Topolino)

Un sito dai mille risvolti, una miniera di informazioni, talvolta false, ma sicuramente ben raccontate.
(PC professionale)

Un altro blog è possibile.
(Diario)

Lunghissimo e talvolta confuso nella trama, offre numerosi spunti di interpretazione. Ottime scenografie grazie anche ai quadri del Dovigo.
(Ciak)

Scandalo! Nemmeno Selvaggia Lucarelli ha osato tanto!
(Novella duemila)

Indovinello
Sarebbe pur'esso un bel sito
da tanti ragazzi scavato
parecchio ci avevan trovato
dei resti di un tempo passato.
(La Settimana Enigmistica)

Troppo lento all'accensione. Però poi merita. Maial se merita!
(Elaborare)

I fighetti del pc della nostra generazione. Ma si bruceranno presto come tutti gli altri. Oh yes!
(Rolling Stone)

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