Quando il saggio mostra la luna con il dito, lo sciocco guarda Beppe Grillo

La maglietta di Beppe GrilloDue o tre cose su Beppe Grillo, senza entrare nel merito dei contenuti dei suoi comizi, sui quali non sono completamente d'accordo.
Personalmente non mi hanno sorpreso le 300mila persone radunate in Piazza Maggiore ad ascoltare Beppe Grillo. Se Grillo andasse in televisione farebbe minimo 10 milioni di telespettattori, dato che praticamente tutti sono d'accordo con quanto sostiene. Grillo non fa che ribadire questioni ormai assodate: tutti (non solo i politici) ci stanno fregando, ci stanno rubando soldi e dignità, e noi ci siamo rotti i coglioni. Ma dai. Quello che invece mi inquieta è la capacità del "Sistema" di assorbire ogni tentativo di destabilizzazione. Sono trascorsi appena due giorni dal V-Day ed ecco che di Grillo e dei suoi vaffanculo, e dei grandi numeri smossi (afflusso, consenso, mobilitazione) non si parla quasi più sui "media tradizionali", ma il tutto viene ricondotto alla Politica. I giornali trattano l'argomento su due versanti:
- le dichiarazioni dei politici, divisi tra coloro che fiutano l'aria ed ammiccano all'antipolitica, e di quelli che invece vogliono tenersi stretti i propri conservatori elettori e parlano di "demagogia e pressapochissimo";
- l'insinuare la possibile deriva populistica di Grillo, da comico ad adunatore di masse adoranti fino addirittura a vociferare di una possibile candidatura alle prossime elezioni (già pronto il sondaggio).
Della proposta di legge tracce sbiadite. Gli anticorpi di questo "sistema-Italia" (fatto di giornali, tv e politica, un blocco monolitico e refrattario) sono lestissimi e con il pelo sullo stomaco. Gomma solida e pronta ad assorbire l'impertinenza, conscia che la massa verrà distratta dalle sterili polemiche sopracitate, oppure annoiata. Si soffoca sempre il dibattito distogliendo l'attenzione, per chi ci casca, oppure facendo allontanare per noia e disgusto chi invece vorrebbe approfondire. Tanto Grillo non lo può votare nessuno, e dunque il popolo del V-Day ha un valore tendente allo zero.
UPDATE: gli anticorpi dilagano, come previsto.

Scontata è pure la reazione critica al Qualunquismo e ai toni troppo sguaiati del Grillo Sparlante. L'obiettivo di Grillo non è far passare una legge particolare, ma abbraccia l'intero complesso della nostra esistenza. Il vaffanculo è generalizzato ed estendibile a tutte le clamorose porcate che si perpetuano ogni giorno in ogni settore della nostra esistenza (e mi sembra superfluo doverlo scrivere, sono le stesse cose che dice la casalinga di Voghiera): ambiente, comunicazione, industria, economia, società, diritti, politica, fino ad arrivare al concetto stesso di relazione interpersonale e popolare, alla ricerca di schiettezza, onestà e pragmaticità genuina (non quella da vipere che attualmente ottenebra tutto e tutti). La Rivoluzione Totale che ha in mente Grillo la si dovrebbe forse fare a colpi di fioretto? O forse non sarebbe più adatto allo scopo un ideale badile dialettico da imbracciare e sferrare sulle gengive dei guardiani dell'Impero? Nel dubbio, le menti brillanti della nostra società producono le solite e convisibili considerazioni: Michele Serra ha ovviamente ragione, tuttavia non è altro che un ingranaggio critico ma mansueto che, sostanzialmente, non smuove nulla. Prende atto, riempie le pagine di buon senso, fa annuire con la testa, ma viene soverchiato da chi urla di più: i politicanti si fanno aiutare dai microfoni dei giornalisti, perlomeno Grillo ci mette la sua voce.

2 Responses to “Quando il saggio mostra la luna con il dito, lo sciocco guarda Beppe Grillo”


cribbio
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