Riceviamo e volentieri pubblichiamo la segnalazione della nostra amica e pittrice Marina:
L’avevano spacciato per il “grande ritorno” di Dalì a Milano. Invece no. “Salvador Dalì: il sogno si avvicina” è la tanto plaudita mostra a Palazzo Reale del celebre pittore spagnolo, ma ad essere franchi si poteva fare di meglio. Poche le opere, troppa gente, troppo trambusto in sale per niente ampie e che di certo non assecondano una visita silenziosa e attenta.
Detto ciò, perché vale comunque la pena andare a vederla? Perché un quadro come il “Volto della guerra” squarcia in due il cuore, addentrandosi come solo Dalì sa fare nell’intimo dell’uomo, nell’inquietudine e nell’angoscia. Perché nonostante l’allestimento claustrofobico, le opere di Dalì sono in grado di introdurci in una dimensione parallela in cui ci si isola dal mondo, le voci assordanti si disperdono, il respiro si rasserena e si rimane soli di fronte a se stessi e ai propri sogni, ai propri incubi e ai propri deliri. I temi sono sempre gli stessi: il tempo, la solitudine, la dimensione onirica.
Allora se siete nei dintorni fateci un salto, vi auguro di non avere a che fare con scolaresche, guide chiassose, ma di potervi tuffare davvero nel sogno vostro e di Salvador Dalì.
Fino al 30 gennaio 2011, Milano, Palazzo Reale
ORARI:
Lun 14.30-19.30
Mar-Mer-Ven: 9.30-19.30
Gio: 9.30-23.30
Sab e Dom: 9.30-22.30
ho un cattivo rapporto con Dalì. lo saltai a Parigi al museo dorsè perchè era chiuso e lo persi a lodra alla tate modern perchè arrivai il giorno di chiusura della mostra. io amo dalì. soprattutto perchè insieme a bunuel e garcia lorca sono stati tra gli artisti più grandi di tutti i tempi. cercherò di non perdere anche questa mostra…
In che senso “troppa gente”?
nel senso che una mostra del genere andrebbe visitata con calma, immergendosi davvero nelle opere. quando ci sono andata io non si riusciva nemmeno a camminare