Arditi! Com\'altro nomare questi baldi fiori del regime che osarono porre un imperativo categorico qui, tra le sabbie bolsceviche di Marte? Vite segnate dalla gloria, che arrivarono coll\'azione dove la lassitudine borghese non avrebbe spinto neanche la fantasia! Eroi, diciamo noi. E dileggiamo con lazzi e marziale divisa chi offenda la memoria di queste fierissime schiere. Pecchia, Pini, Barbagli, Fregghera e Santoddio: essi donarono all\'Italia un nuovo impero e per esso e per essa perirono. Fu vera gloria? La domanda, pur retrica e da noi stessi posta, egualmente ci indigna e ribolle il sangue nelle romanissime vene. Lo dica il postero, erede d\'un mondo fiacco e globale, privo del suo Duce, dove l\'industria italiana è solo merceria e la camicia nera è indosso ad ossute indossatrici. Noi restiamo alla Storia, coll\'esse maggiore, che tutta s\'annuncia e si rapprende in questa trasvolante frase: il 12 maggio 1939 Marte è fascista!