IN LIMBO

Entr…

IN LIMBO

Entriamo nell'antro magicamente addobbato per le festività, dopo aver cercato posto per venti minuti e aver parcheggiato a 1 km dal locale, ma questa è la vita baby...siamo tanti al mondo e ci divertiamo tutti così, oh yeah! Dentro è tutto un fiorire di trentenni abbondantemente stempiati dalla brillantina che ancora spruzzano su quelle teste lucide, vestiti a festa con camicie bianche o a rombi psichedelici o a striscie sgargianti per attirare le "tipe". Il muscolo è ben in vista, la catenina luccica sotto le luci stroboscopiche e l'abbronzatura rivela una puntatina recente a Sharm El Sheik o nel caso peggiore mezzo stipendio lasciato in qualche centro di abbronzatura nella galleria commerciale più vicina a casa tua. Il resto sono giovani dall'aria più o meno scazzata o fintamente divertita, zucche vuote, truzzi semplici e facce da pirla che ricordano vagamente quella di Cassano quando manda affanculo Capello dopo le sostituzioni. Negli angoli del locale troneggiano alcune signore altezzose con chili di trucco e rosso-rossetto, che addentano pezzi di ananas da stecchini lunghissimi, brindando a champagne non si sa quale -esimo compleanno. Però sembrano divertite come non mai. C'è il rito del giro di ricognizione. Come dei perfetti imbecilli ci si accalca nella massa per cercare di passare...ma per andare dove? Tutti si spostano e tutti sono ancora li, come in un grande cerchio. Ogni tanto qualcuno incontra un essere simile a lui, con i capelli impomatati e la camicia sgargiante...si salutano festosamente:
- GRANDEEE PANTEEE!
- BELLA CISCOOO!
- Cazzo fai qui? Oh, c'è bombato di gente!
- Oh e te? Tutto bene? O comunque...che fezzo è oh? Fa schifo sta musica che stan mettendo quand'è che cominciano con la house pesa, (bestemmia)?
potrebbe essere un loro saluto tipo. E' tutto un lanciarsi saluti festosi manco avessero incontrato il loro più caro compagno di merende dell'infanzia ma la nullità dei loro discorsi si esaurisce subito dopo nel banale:
- Continuo il giro. CI VEDIAMO DOPO! (oeh!)
Una stanca barista serve cocktail a profusione mentre la gente pazientemente si mette in coda per pagare un cocarum 10-15 euro quando il pomeriggio li avevi visti alla Coop perchè c'erano i 3x2. I trentenni scafati ti passano avanti con saccenza e pagano con pezzi da 200 un paio di cocktail, ottenendo come resto lo stipendio mensile di un'insegnante in Albania:
- Offro io stasera!
- Ma no figurati, tieni i soldi!
- Eddai non rompere le palle, metti giù quei soldi!
- Ma no dai...mah...
Poi c'è il vocalist che ripete a non finire che questa sera in console c'è "niente popò di meno che" ma nessuno se lo fila e nessuno sa chi sia questo deejay dal nome accattivante ma provinciale come pochi. Allora è d'obbligo un "su le mani" per cercare di caricare il pubblico piuttosto smorto e rintronato dal caldo eccessivo e dal fumo che fa lacrimare gli occhi come una Madonnina di Civitavecchia. Le cubiste si dimenano sull'onda delle magnifiche (per loro) canzoni, ma quando poi pensi che lo fanno perchè pagate per farlo diventi triste e pensi che tutto sommato hai fatto bene a proseguire l'università. 😉 Se non altro quando parli con una persona sarai forse in grado di superare questo livello:
- ...?
- ...!
La musica è troppo alta e non riesco a sentire cosa dicono. O non stanno parlando davvero di niente?

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(La Gazzetta dello Sport)

Vogliono fare giornalismo ma non sono minimamente all'altezza. Piuttosto che vadano a lavorare, ragazzetti pidocchiosi!
(Il Giornale)

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(La Nuova Ferrara)

Giovani, belli e poveri. Cosa volere di più? Nell'Italia di Berlusconi un sito dinamico e irriverente si fa strada come può.
(Il Resto del Carlino)

Cagnazz è il Mickey Mouse dell'era moderna e le tavole dei Neuroni, arte pura.
Topolino)

Un sito dai mille risvolti, una miniera di informazioni, talvolta false, ma sicuramente ben raccontate.
(PC professionale)

Un altro blog è possibile.
(Diario)

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(Ciak)

Scandalo! Nemmeno Selvaggia Lucarelli ha osato tanto!
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Indovinello
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