PALLONI GONFIATI Il calcio visto da Luca Cuoghi
CHI VA IN BIANCO E CHI VA IN ROSSO
Domenica 14 dicembre è stato il giorno dell' Intercontinentale, mai come in questa occasione cosi' "mediaticamente" sentita, forse per la presenza del Milan berlusconiano o forse per la mancanza di una squadra italiana in questa competizione da sette anni, sta di fatto che la giornata di campionato è passata in secondo piano.
Al Milan la maglietta bianca portafortuna, già vincente in due occasioni, questa volta non è bastata cosi' i rossoneri sono stati affondati dalle astuzie del "matador" del diavolo (leggi Velez qualche anno fa): mister Bianchi più che da una squadra a mio parere modesta.
Galliani si è dovuto risparmiare la "passeggiatina" per il campo di Yokohama, certo ha pagato la sua presunzione del prepartita, ma farà bene a preoccuparsi di una squadra, quella rossonera, apparsa poco lucida forse per il lungo viaggio o forse per un calo inatteso del suo centrocampo; del resto rimane una sconfitta bruciante, ma pur sempre di rigore, quell' arma a doppio taglio che tanto bene aveva portato in Champions e che non sempre rispecchia la legge del più forte.
Questa battuta d' arresto influirà molto sul futuro rendimento stagionale della truppa di Ancelotti, stabiliremo poi se positivamente o negativamente, comunque per tenere il passo della Roma in campionato e mantenere lo scettro europeo, sarà necessaria una dimostrazione d'orgoglio nei prossimi impegni.
Venendo alla giornata di campionato si può dire che fino a sabato la Roma era considerata straripante e forte da ogni punto di vista, ciò che non aveva ancora dimostrato era quella dose di cinismo che consente alle grandi squadre di mettere in casaforte i tre punti anche quando i propri funamboli non sono in condizione e la squadra non gira; dopo la sofferta vittoria contro il Modena i giallorossi hanno sfatato l'ultimo tabù.
In casa Juve i campanelli d' allarme hanno smesso di suonare, ma fossi in Lippi prima di parlare di crisi rientrata o mai esistita aspetterei qualche confronto in cui la difesa venga nuovamente posta sotto pressione; buone risposte giungono invece dal ritrovato ambiente nerazzurro, dove il lavoro dell'ormai "esorcista" Zaccheroni oltre al gioco sembra aver portato anche la continuità.
Se, come ho detto, il Milan a Tokio è andato in bianco, in Italia c'è qualcuno che va in rosso: è il caso dell' impero economico della famiglia Tanzi e ,di conseguenza, del Parma. Il morbo che aveva colpito Cecchi Gori a Firenze e, fortunatamente senza gravi conseguenze fino ad ora, Cragnotti a Roma sta per mietere una nuova vittima. Tutti si augurano che il Parma non scompaia ma per tutti i tifosi ducali si prospettano tempi molto bui.
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