Ma guarda chi c’è a …

Ma guarda chi c'è a lezione...

Giovedì 18 dicembre il Politecnico di Milano ha ospitato Gino&Michele: Zelig, Smemoranda, "Le Formiche"... insomma i genitori della comicità, di quel cabaret che ha reso famosa Milano in Italia per la sua comicità per la capacità di ridere ed esorcizzare quel mito di una città seria e grigia, che ha esportato la comicità milanese nel resto della penisola. L'aula non proprio gremita guarda un video con dei filmati blob inediti dalla nascita del Derby (locale storico) con interviste a tanti personaggi che hanno fatto nascere il cabaret d'avanguardia. Per citarne qualcuno tra i tanti, Diego Abatantuono, Lino Toffolo, Massimo Boldi, Enzo Iannacci, Cochi Ponzoni e Renato Pozzetto... poi Aldo Giovanni e Giacomo Claudio Bisio ... il filmato è stato introduttivo al loro intervento, per comprendere le ragioni di come mai proprio a Milano e in quel periodo. Gino è categorico: «...Milano è l'unica metropoli d'Italia. Negli anni '60 si sentiva la forte emigrazione dal sud... Milano era la sola città dove le contraddizioni tra nord e sud, ricchi e poveri, borghesi e proletari saltavano facilmente all'occhio; ricordo la prima pizzeria a Milano in Corso Vittorio Emanuele nel 1962, i napoletani non sapevano che cosa ne sarebbe nato poi, avevano solo bisogno di portarsi con se le loro tradizioni; ora a Milano cè una pizzeria ogni metro...è chiaro che Milano era la sola città dove la comicità era mista, eterogenea...» Lo Zelig, dalle prime esperienze in un ambiente raccolto dove massimo 80 persone hanno un contatto quasi diretto con gli attori su quel palcoscenico molto prossimo al pubblico, fino al boom ed al debutto in televisione! Paolo Rossi: «...ricordo anche il tipo di clientela, di pubblico...era tutto diverso, anche la criminalità era diversa (folcloristica la definisce n.d.r.)! i locali stavano aperti anche fino a notte tarda, alcuni aprivano solo di notte aspettando che quegli attori andassero a cena, che quegli attori si davano appuntamento alla trattoria difronte...e li proseguire con il loro show per pochi intimi... era li dove nascevano le battute e le gag da proporre poi...» ... insomma la città è cambiata e con lei sono cambiati anche gli attori che devono soddisfare il pubblico, quello televisivo che vuole risate assicurate... sono cambiate anche le situazioni in cui nascevano alcuni dei più memorabili schetch, le differenze tra nord e sud si vivevano come ora le viviamo tra italiani ed extracomunitari... è cambiato tutto rispetto allora, e la comicità si evolve. Cambiano le situazioni ma l'anima del cabaret riamane sempre la sottile ironia con la quale si scherniscono situazioni, modi di dire, atteggiamenti dove capita di riconoscersi e quindi di sentirsi forse un po partecipi sia come vittime che come attori. Una lezione intressante, curiosa con due personaggi che stanno regalando sorrisi in un periodo dove ridere non è poi così facile.

(foto sopra: Michele Mozzati e Gino Vignali)

0 Responses to “Ma guarda chi c’è a …”


Comments are currently closed.

Buffet

Le migliori foto di LondraNote sparse su alcune cose curiose
trovate a Londra

Le migliori foto di Berlino Do not walk outside this area:
le foto di Berlino

Ciccsoft Resiste!Anche voi lo leggete:
guardate le vostre foto

Lost finale serie stagione 6Il vuoto dentro lontani dall'Isola:
Previously, on Lost

I migliori album degli anni ZeroL'inutile sondaggio:
i migliori album degli anni Zero

Camera Ciccsoft

Si comincia!

Spot

Vieni a ballare in Abruzzo

Fornace musicante

Cocapera: e sei protagonista

Dicono di noi

Più simpatico di uno scivolone della Regina Madre, più divertente di una rissa al pub. Thank you, Ciccsoft!
(The Times)

Una lieta sorpresa dal paese delle zanzare e della nebbia fitta. Con Ciccsoft L'Italia riacquista un posto di primo piano nell'Europa dei Grandi.
(Frankfurter Zeitung)

Il nuovo che avanza nel mondo dei blog, nonostante noi non ci abbiamo mai capito nulla.
(La Repubblica)

Quando li abbiamo visti davanti al nostro portone in Via Solferino, capimmo subito che sarebbero andati lontano. Poi infatti sono entrati.
(Il Corriere della Sera)

L'abbiam capito subito che di sport non capiscono una borsa, anzi un borsone. Meno male che non gli abbiamo aperto la porta!
(La Gazzetta dello Sport)

Vogliono fare giornalismo ma non sono minimamente all'altezza. Piuttosto che vadano a lavorare, ragazzetti pidocchiosi!
(Il Giornale)

Ci hanno riempito di tagliandi per vincere il concorso come Gruppo dell'anno. Ma chi si credono di essere?
(La Nuova Ferrara)

Giovani, belli e poveri. Cosa volere di più? Nell'Italia di Berlusconi un sito dinamico e irriverente si fa strada come può.
(Il Resto del Carlino)

Cagnazz è il Mickey Mouse dell'era moderna e le tavole dei Neuroni, arte pura.
Topolino)

Un sito dai mille risvolti, una miniera di informazioni, talvolta false, ma sicuramente ben raccontate.
(PC professionale)

Un altro blog è possibile.
(Diario)

Lunghissimo e talvolta confuso nella trama, offre numerosi spunti di interpretazione. Ottime scenografie grazie anche ai quadri del Dovigo.
(Ciak)

Scandalo! Nemmeno Selvaggia Lucarelli ha osato tanto!
(Novella duemila)

Indovinello
Sarebbe pur'esso un bel sito
da tanti ragazzi scavato
parecchio ci avevan trovato
dei resti di un tempo passato.
(La Settimana Enigmistica)

Troppo lento all'accensione. Però poi merita. Maial se merita!
(Elaborare)

I fighetti del pc della nostra generazione. Ma si bruceranno presto come tutti gli altri. Oh yes!
(Rolling Stone)

Archivio