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E' tutto un equilibrio sopra la follia
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Invece il sito in questione è il solito specchietto per le allodole, si chiamaCashcow.it e promette regali tecnologici fantasmagorici in cambio di un piccoloacquisto iniziale. Perderò qualche riga per spiegarvi il meccanismo, se avetepazienza. Il funzionamento è chiaro: per entrare nel gioco bisogna acquistare unAlterOto, "una simpatica mascotte che notifica tramite un sensore luminoso lechiamate, gli sms e quant’altro concerne ogni invio e ricezione sia in entratasia in uscita dal cellulare". L'oggettino, dalle nostre parti anche noto come "squillabrilla",è costituito da un sensore, un led luminoso e un minuscolo orsacchiotto diplastica e viene normalmente venduto dai distributori automatici al prezzo di 1euro. Sul sito in questione costa invece 35 euro e il motivo è presto chiarito. Con l'acquisto si ha infatti diritto a essere inseriti in una lista dinominativi in attesa di ricevere un regalo a scelta tra quelli proposti:telefonini, palmari, portatili e videocamere digitali. Mettiamo ad esempio chedopo aver acquistato il gadget scelga di ricevere un cellulare Nokia. Il mionome finirà nella lista d'attesa cronologica di tutti gli utenti chehanno richiesto questo regalo. Ci sono due liste per ogni prodotto: quellaappena menzionata e un'altra nota come "lista nuovi membri" dove man manovengono inseriti i gonzi che si uniscono all'allegra brigata. Quando la listanuovi membri (il cui numero di posti varia secondo il valore del regalo) èpiena, il primo della lista cronologica riceve il premio come promesso.
Vi siete già persi, non è vero? Banalmente un utente compra un pendaglio per 35euro, con un sovrapprezzo esorbitante, si mette in lista di attesa e quandoaltri 9, 29, 39 utenti vanno a completare la lista di attesa, il primo della sualista si becca il regalo. Poi la lista si svuota e il gioco ricomincia e unavolta piena il regalo andrà al secondo in lista. Ovviamente i malcapitati nelleposizioni più inferiori riceveranno il regalo a occhio e croce tra sei anni.Ogni utente mette fuori quindi una quota di denaro per pagare il regalo aqualche fortunato che si trova in cima alla lista. Dove sta il trucco? Nessuntrucco: è esplicitamente dichiarato che con il pagamento si ha dirittoesclusivamente a ricevere l'AlterOto, niente di più. Eppure.
Eppure si legge che c'è una società che gestisce dal suo magazzino il materialetecnologico regalato, secondo le disponibilità, ma ovviamente tale ditta non èmenzionata e nessun recapito è fornito chiaramente sul sito. Allora ilsottoscritto, che vuol capirne di più, si muove da solo.
Soltanto un nome è citato esplicitamente sul sito, come referente dei pagamentiche avvengono esclusivamente via carta prepagata PostePay: Lucia C.
Faccio un whois sul dominio cashcow.it e cosa scopro? Scopro un secondo nome,Filomena S., responsabile del sito e di cui sono presenti oltre chel'indirizzo anche i recapiti telefonici. Finalmente inquadriamo l'operazione inun contesto, grazie all'elenco telefonico online. Le ragazze vivono aNapoli, a Sant'Antimo precisamente, ma c'è di più: laprima è proprietaria di un noleggio dvd, e la seconda vive 100 metri più avanti,nella stessa via. Amiche? Colleghe? Forse.
Forse, sono solo supposizioni, l'oggetto in vendita come AlterOto altro non èche uno dei gadget che spesso sono in vendita negli stessi videonoleggi e dunquemerce che transita di frequente tra le mani della sig.a Lucia. Inoltre essendoun oggetto del valore di circa 1 euro, viene acquistato per meno di quella cifrae rivenduto a 35, con un conseguente guadagno spropositato. I regali, ovvio adirsi a questo punto, vengono pagati con i soldi degli acquirenti ed acquistatibanalmente in un centro commerciale della zona, fingendo la presenza diun'organizzazione più articolata. Dieci persone pagano l'oggetto: 350 euro con iquali in parte viene acquistato un cellulare per un fortunato primo nominativo ein parte si ha un ritorno economico notevole. Nominativo che nessuno ci vieta dipensare sia in realtà un conoscente o un complice, il quale riceve la merce, lafotografa e scrive un commento entusiasta sul sito per dimostrare che è tuttovero e poi restituisce il tutto per riutilizzare l'oggetto. Un po' come il giocodelle tre carte lungo la strada, dove il compare attira i pirla di passaggio,giocando lui stesso.
Attenzione dunque alle offerte di questo tipo che non hanno apparentemente nulladi illegale ma subdolamente danno l'illusione di poter ottenere dei premispendendo pochi soldi. La sensazione che si rischia di ottenere è banalmentequella di aver fatto un regalo a qualcuno che nemmeno conosciamo, mentre le duesignorine sopracitate se ne andranno in vacanza alle Maldive con i vostririsparmi, chiudendo il sito da un giorno all'altro, non avendo verso di voinessun obbligo di chiarimenti o risarcimento. A casa mia, comunque, continuiamoa chiamarle TRUFFE.
Per le donne arriva la pillola «trimestrale»: in vendita entro la fine dell'anno, consente di avere le mestruazioni solo una volta ogni tre mesi.
'Fantastico!', viene da dire. Ma onestamente non so che effetto mi farebbe vivere con una donna che ha scazzi, mal di testa, crisi depressive per 15 giorni consecutivi mentre ti gira per casa con indosso dei pannoloni giganteschi.
Ho visto tre film con Leonardo Di Caprio. Romeo + Juliet, Prova a Prendermi e l'ultimo, ieri sera, l'infinito The Aviator. (NO, non ho mai visto Titanic). Nel primo l'avevo trovato insopportabile, nel secondo simpatico e affabile. Nell'ultimo mi è risultato indifferente, ma non è questo il punto: ho notato un filo di connessione tra i tre diversissimi personaggi dei rispettivi film. Sono tutti "personaggi", per l'appunto, molto marcati, nient'affatto banali, innervati e percorsi da fremiti e passioni. Personaggi difficili e allo stesso tempo "facili" da caratterizzare per un attore. Sono passionali e nevrotici, per cui Di Caprio si è servito di due maschere: quella dell'invasato ed entusiasta, che contagia e si autocontagia dei suo fremiti, e la parte oscura delle forti personalità, il lato nevrotico, che porta a ingrugnire il viso e corrucciare la fronte, ed ecco che la crisi nervosa è lì, inscenata e servita. Un pò come cucinare lasagne e carbonara, piatti noti e quasi scontati, perchè sai che saranno buoni e, se ben cucinati, ottimi. Piatti che presentano già nella loro natura, il talento. Ma io vorrei vedere un cuoco cimentarsi in un semolino, in un piatto banale e monotono, e vedere se riesce a tirarne fuori una prelibatezza. Mi viene così in mente uno dei miei attori preferiti, Jim Carrey, buffone di corte che ha saputo essere grande anche in ruoli drammatici ma non solo. Ha saputo creare espressioni credibili e allo stesso tempo pregnanti anche in personaggi mogi, privi di mordente e assolutamente "umani" come in questo capolavoro e pure nella mite espressione di un ignaro Truman Burbank. Vorrei vedere Di Caprio interpretare ruoli e situazioni piatte e senza nerbo, situazioni normali e non le solite storie di eroe, prima di definirlo un grande attore. Che poi non mi interessava tanto sapere se Di Caprio è da Oscar o meno, quanto esaltare Jim Carrey, che non è mai abbastanza, e chiedermi se le grandi tragedie e le grandi passione bastino per decretare e mettere alla prova la bravura di un attore.
: D'ora in poi tutti con le catene in auto.
: E guai a chi lascia a casa lo sky pass.
Sono stato nella piazza degli Eroi che è l’immagine di un’epoca gloriosa della storia ungherese. Nel 1896 vennero aperte in questa piazza le Celebrazioni per il Millennio. Un esempio straordinario di questo orgoglio nazionale è il Monumento al Millennio. Il suo colonnato raffigura statue degli uomini illustri ungheresi, e la grande colonne centrale è sormontata da una statua dell’arcangelo Gabriele. Alla sinistra della piazza abbiamo il museo delle Belle Arti che adesso ospita una mostra sul Tiepolo, alla destra la galleria d’arte, che è la sede più grande del paese per le esposizioni artistiche. Oltre la piazza una serie di laghi naturalmente ghiacciati su cui è allestita la scuola di pattinaggio sul ghiaccio.
Tanto perché poi qualcuno dice che "io ce l'ho sempre con le ferrovie" voglio raccontarvi questi eventi realmente accaduti, cose che sinceramente son della serie "mi aspettavo di tutto, ma questo no".
Ieri mattina ero alla stazione di Assisi per prendere il treno. Non avendo l'abbonamento per il mese di gennaio, devo comprare i biglietti. Ma il tipo che dovrebbe vendermeli non c'è, né al bar né all'edicola. La biglietteria automatica non funziona. Fortuna che l'edicola della stazione vende anche i biglietti (ma solo quelli della tratta regionale), perché quest'uomo, che dopo 10 minuti è riapparso dal nulla, è subito andato a far colazione al bar. Provo a timbrare il biglietto ma nessuna delle 4 macchinette obliteratrici funziona: mi metto in fila allo sportello, ho davanti una turista che parla solo inglese. Dopo 2-3 minuti di attesa, finalmente qualcuno lo chiama e gli dice che la fila si sta allungando; arriva, ma non sa una parola d'inglese. Per questo io, che devo aspettare ancora il treno 15 minuti (non era in ritardo, ma vista la scarsità di pulman devo arrivare alla stazione 35 minuti prima che il treno arrivi) decido di fare da interprete tra i due, altrimenti ancora starebbero a discutere non capendosi. Arriva il mio turno "Guardi, gli dico, io ho timbrato il biglietto, ma 3 macchinette non funzionano e 2 non hanno l'inchiostro per cui faccia qualcosa lei, io la multa non voglio prenderla" "AH, IO NON POSSO FARCI NIENTE"
"Come no? Ma almeno mi scriva qualcosa, che ne so..data-ora e timbro delle FS" "Non posso farci niente, guardi..c'è un'altra obliteratrice in fondo alla stazione, vada lì. E' lontana e non la usa mai nessuno, quindi dovrebbe funzionare. Tanto il treno prima di 15-20 minuti non arriva, ha tutto il tempo no?" "Sì, sì, ok..comunque guardi, c'è la macchinetta automatica che dovrebbe dare i biglietti che è rotta" "AH IO NON POSSO FARCI NIENTE" (Scusi, ma allora che cavolo ci fa qui?!, penso, ma non glielo dico..con certa gente è inutile perdere tempo). Mentre torno verso la stazione al caldo (per quanto può essere calda una stazione con due porte perennemente aperte e senza riscaldamento, lo vedo che chiacchiera un po' con quello che pulisce i marciapiedi e i bagni della stazione e va a dare due calci e una manata sulla macchina dei biglietti (credo sarebbe stato meglio se non c'avesse fatto niente) poi torna fuori, altra chiacchierata con il tizio che sta pulendo il marciapiede, e quando torna si stupisce pure che non ci sia quasi più nessuno ad aspettarlo.
Per fortuna arriva il treno (in orario) che mi porta via allibita. Mentre parto, l'occhio mi cade sulla fila di gente che pazientemente aspetta di poter comprare un biglietto per chissà quale destinazione. Probabilmente li troverò ancora lì al mio ritorno.