Monthly Archive for Febbraio, 2005

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Che palle, Valentino!

Sei tornato anche quest'anno Valentino. Con il tuo carico di baci Perugina e cellulari in promozione, puntuale piombi il 14 febbraio a rompere le palle a tutti gli innamorati. Si, sto parlando con te, vescovo di Terni, potevi morire un po' più in là, tipo verso maggio che non ci sono feste? Così costringi invece il pirla di turno a sperperare congrue sommette appena ricevute a Natale per regalare l'anellino d'oro bianco alla dolce metà oppure il vestitino che le sta così bene e la fa semprare magra come vuol sentirsi dire.
Ma suvvia, non vorrei passare per maschilista o menefreghista. Non sono cinico fino a questo punto, quindi vorrei chiarire. Io il giorno di San Valentino, accidenti a lui, lo cancellerei proprio dal calendario. Per quell'illusione che dà ogni anno alle coppiette felici di volersi ancora più bene del solito su imposizione altrui, che importa se proprio ieri sera avevi litigato furiosamente? Per quella sensazione di amaro in bocca che lascia alle coppie non più fresche che guardano gli altri con un pizzico di invidia e per un giorno si sforzano di essere gentili con il proprio partner tra sorrisi di rame e svogliate carezze. Per quel sapore di rabarbaro che lascia infine in bocca ai single di turno, e la consapevolezza di essere sempre e comunque sfigati, perchè al mondo ci dovrà pur essere qualcuno che ci apprezzi per come siamo, no? E' San Valentino cretino, e tu sei ancora single, quindi no: nessuno ti caga di striscio.
E poi, stammi ad ascoltare Valentino, avrai pure fatto un sacco di opere buone in vita tua, avrai protetto gli innamorati che so io, ma ti stanno prendendo in giro. Ti sfruttano. Robe che non si fa in tempo a mettere via i panettoni e subito ci bombardano con le pubblicità dicendoci che è ora di fare acquisti perchè tra breve ricorre l'anniversario della tua morte. Ne vai fiero? Io mica tanto. Fossi in te chiederei almeno i diritti per l'uso della tua immagine o che si giri una fiction sulla tua vita, per il disturbo.
Un'ultima cosa, poi ti lascio riposare almeno fino al prossimo anno: qui c'è gente che ha bisogno Valentino. Io a San Gennaro non ci credo, quindi fammi la grazia tu, almeno quest'anno, che qui sono quattro anni ormai che non si festeggia e, giuro, non è mica colpa solo mia! Che poi un'idea ce l'avrei pure, tu che dici? Uh? Grazie Valentino, lo sapevo che sotto sotto eri uno figo.

i dialoghi tra Si e No

: Oggi in 7 città ci sarà il blocco totale delle auto.
Potranno circolare solo le polveri sottili.

Stesso posto stessa ora?

Poi succede che uno è sempre pieno di impegni e non trova cinque minuti per fare un salto a salutare. Succede che per un motivo o per l'altro sia fuori la sera oppure indaffarato in chissà quale improbabile attività inderogabile (tzè!). Così passano i giorni, le settimane e nonostante non si faccia che pensare tanto ad una persona non hai modo di sentirla vicina per troppo tempo. E allora sai cosa faccio? Te lo dico qui, davanti a tutti: al diavolo le feste, al diavolo gli impegni e qualsiasi altra cosa. Stasera ci vediamo al solito posto, alla solita ora e non ce n'è per nessun altro. Porta le Forbici che io porto il Proiettore. Due birrette e un sedile faranno il resto, e il freddo sarà soltanto un problema secondario.

Se basta poco a fare Unione

Così finalmente abbiamo un nome con cui chiamarvi. Banale ma c'è, e questo è bene. Un nome perlomeno meno cretino di GAD, FED o quant'altro, che ricordavano più gruppi anarco insurrezionalisti oppure ipotetici partiti d'oltralpe che non un'alleanza di partiti per le elezioni regionali. Vi possiamo identificare meglio, noi politicanti e mezze calzette, così come le anziane signore di paese, che delle vostre sigle non sapevano che farci, rigirandosi la scheda elettorale tra le mani. Viva la semplicità.
Abbiamo un logo che vi rappresenta, forse quanto di peggio si poteva partorire modificando il file ulivo96.jpg con Photoshop ma vi avranno fatto credere che l'inflazionatissima bandiera della pace sia ancora di moda e richiami significati profondi. Il colore verde fa a pugni con il resto e l'arcobaleno ricorda effettivamente i servizi parlamentari RAI oltre che i loghi delle emittenti commerciali locali.
Abbiamo un primo accenno di intesa, e non è poco. Almeno per una settimana potremo quasi pensare che l'entusiasta Bertinotti davvero si stia rimboccando le maniche per essere propositivo nei confronti di tutta la coalizione, in vista di un'alleanza più solida per il 2006, passata la pagliacciata delle primarie in stile americano dall'esito scontato. Tempo un paio di settimane e con l'inizio della campagna elettorale vera e propria torneranno nervosismi e incomprensioni di sempre,  cercando di mantenere una facciata di apparente serenità e cordialità come ogni periodo pre-elettorale.
Non abbiamo però le idee. Non abbiamo un programma, una linea politica di fondo. Mentre si è litigato sul nome, sul simbolo, su chi doveva stare con chi e quali persone erano da candidare, nessuno ha messo sul tavolo uno straccio di pensiero politico. Il vero senso di ogni consultazione elettorale si va così perdendo nella costruzione di un evento, al pari delle finali di campionati di calcio, o di sèguiti attesissimi di film da premio oscar, piuttosto che nella formulazione di proposte concrete che il cittadino possa soppesare e premiare con il proprio voto. Ogni elezione si basa negli ultimi anni più sulla forma che sulla sostanza, dilapidando i patrimoni dei partiti in sondaggi, cartelloni facsimile da entrambi gli schieramenti e martellanti campagne demagogiche in televisione. Se riusciamo a costruire personaggi dal nulla, creando falsi eroi da domenica pomeriggio in tv, siamo capaci anche di creare politici a misura d'uomo, che non facciano tanto il loro mestiere seriamente, ma che sappiano in realtà solo vendersi come ciarlatani o marionette ripetendo frasi semplici e banali. La gente ora vuol capire tutto di quello che il politico fa, senza in realtà conoscere nulla in materia. Vince chi la spara più grossa, o sa convincerti meglio, dovesse anche spedirti un libro fotografico su quanto ha fatto di bello direttamente nella cassetta della posta.
In vista delle regionali, il cui esito a mio avviso seguirà il trend negativo per l'attuale coalizione di Governo, non potremo parlare mai di un successo pieno per la neonata Unione finchè non verranno messe in gioco forze vere, idee nuove e programmi realmente di sinistra, per ridare vigore ad una spenta Italietta ridotta a caricatura su ogni quotidiano estero. Trovato il nome, scelto il logo, ora però lasciamo che oltre agli slogan e ai proclami di facciata lavorino veramente gli uomini, con il cervello e prima di tutto con il cuore.

i dialoghi tra SI e NO

:  in vista delle elezioni regionali sia il centrosinistra che il centrodestra hanno ritrovato unità e accordo.
: alla fine l'amore trionfa sempre.

La morale immorale

Prendo spunto da questo post di attimo (che condivido, no al matrimonio ma sì alle coppie di fatto) per proporvi un articolo di Sissunchi..che la pensa in maniera diversa da noi. (*)

"Ormai è da parecchio tempo che si parla delle unioni tra le coppie omosessuali e nei vari dibattiti, lascio da parte l'opinione della Chiesa, mi stupisco di sentire e di leggere la non considerazione del lato umano, il non sentire mai parlare di AMORE. Si parla di morale, di buon gusto, di natura o contro natura. Quello che per noi coppie eterosessuali è scontato, per le coppie gay è una conquista: negare un'unione civile è morale? È morale che alla morte di uno dei due se non si è fatto testamento, l'altro venga malamente sfrattato? E non ci sta solo il valore dell'immobile, ma il calore degli oggetti, dei ricordi, l'amore condiviso in quelle mura, perduto perché non si è nessuno. È morale, perché non si è parenti riconosciuti dalla legge, non poter assistere in ospedale, in rianimazione, la persona amata?Divisi da una porta, lontani nella fine... questo è immorale. A noi è concesso decidere dove vogliamo seppellire il nostro caro, la persona che amiamo, decidere fiori, poter accarezzarli per l'ultima volta, a loro spesso no.

Le famiglie quasi sempre sono contro queste unioni e non permettono poi nulla, anzi tirano un sospiro di sollievo, l'imbarazzo della famiglia ha avuto termine, questo è morale? Si scorda l'amore, il sentimento che unisce queste persone, non credo sia maschio o femmina l'amore, non credo che conta chi amiamo, ma è l'amore, quello che rende la vita degna di essere vissuta, la negazione dei sentimenti, questa è l'immoralità. È immorale chi ferisce, chi prende i miei pensieri, chi cerca di fare le scarpe a un'altro, chi abusa della parola amore, chi nega le sue carezze e i suoi sorrisi, chi tradisce un amico. Chi decide che qualcuno dovrà morire da solo. Forse chi parla ha solo davanti agli occhi i film porno, che intanto vede, ma non è amore quello, è sesso, e i film porno sono anche eterosessuali, ma troveranno come scusante che quella è normalità... E mentre si discuterà magari per anni su cosa è morale e immorale, sul concedere o meno le unioni civili ai gay, altro amore sarà calpestato, altri sentimenti non riconosciuti, altre valigie saranno fatte... Quindi mi chiedo... è morale dare così tanto dolore?"

(*Gli articoli pubblicati su Libero sono coperti da copyright.
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Sono riprodotti in questo blog per gentile concessione dell'autrice alla sottoscritta.

Sabbie Mobili

Il 7 febbraio il presidente degli Stati Uniti George W. Bush ha presentato al Congresso la proposta di bilancio per il 2006.

Oltre alla preoccupazione per le voci riguardanti i tagli alla spesa pubblica e la cancellazione di molti programmi federali, a destare qualche sospetto è quella inerente la nuova Imposta Repubblicana sugli Armamenti Nascosti, meglio nota come IRAN.

Bush ha dichiarato che per riuscire a dimezzare il deficit degli Stati Uniti entro il 2009, i cittadini iraniani dovranno essere pronti a compiere grandi sacrifici.

Ci avete pensato? Nei più recenti aggiornamenti della lista di stati canaglia, da invadere prossimamente, la CIA ha inserito tutti i paesi confinanti con l'Iraq. E già lì stanno trivellando dovunque, scavano dappertutto, spostano tonnellate di sabbia.

L'unica volta che ho visto una cosa simile è stato nel giardino di un canile-ricovero per cani malati di Alzheimer.

Come to daddy, little girl!

Ieri sera, mentre lavoravo ad un post per il Softblog, ho avuto un'epifania.
Si potrebbe dire che, per la prima volta nella mia vita, ho visto chiaro davanti e dietro di me. C'era una sorta di luce, come in quella scena dei Blues Brothers in cui il grande John Belushi veniva illuminato da uno spiraglio di sole che era chiaramente una terminazione di Dio, o una messa in metafora dello stesso.
Io, vedevo la luce. La consapevolezza era in me. 
Io ho ventunanni, ragazzi. Le donnine da paginone centrale, e le varie supermodelle stile-Max, sono sempre state più vecchie di me. Ieri sera,  mi sono reso conto che la ragazza che vedevo sullo schermo aveva la mia età. 1983. Pazzesco. Magari un domani sono dell 85. E poi diventano dell'88. 90?

Qualcuno, non ricordo chi, mi ha fatto notare che presto guardando un culo per strada dovrò cominciare a chiedermi se é parte di un corpo minorenne o meno.
Questa consapevolezza improvvisa, mi ha travolto come un vero e proprio treno in corsa.
Sono polverizzato dalla consapevolezza. La verità annienta.
E poi.
E poi me ne vado a letto pensando a questa mia condizione di VecchioPorco in potenza e di come potrebbe essere interessante. E mi addormento. E sogno, un vero e proprio oceano di donne più giovani di me. E io pappone, Briatore's Style. Catenozzo e abbronzatura alla kryptonite.  Un oceano di carne da collezionare, "giovani donne da esibire, se permette un'espressione dei nostri tempi". Donne? Bambine. Bambine stronze e manipolatrici comunque.  Bambine crudeli che manipolano i propri Briatori. Bambine che si rivelano e che mi torturano infilzandomi con aghi da agopuntura.
Ho il terrore di addormentarmi di nuovo.
Potrebbero tornare.

Questo matrimonio non s’ha da fare?

Chiariamo: il matrimonio è un sacramento della Chiesa Cattolica. E' un fatto religioso, che prevede la sacra unione tra un uomo e una donna che si amano. Se una persona professa fede cattolica, è normale e (quasi) scontato che si attenga alle norme stabilite di quella religione. Se io gioco una partita di calcio, le rimesse laterali le batto con le mani, non con i piedi. Quando si ritiene di appartenere a una comunità, si tenta di rispettarne gli ideali e i principi. Per cui io non ci trovo nulla di così scandaloso se un cattolico (vedi Buttiglione in passato, vedi Prodi ieri) non ritiene giusto che si celebrino matrimoni tra gay. Come trovo giustissimo e doveroso che ci si batta per garantire la possibilità che coppie gay abbiano tutti gli stessi diritti delle coppie sposate. Ma chiedere di arrivare davanti a un altare, non sarebbe coerente: da quello stesso altare si leggono le parole della Bibbia e del Vangelo, dove non è previsto che il matrimonio religioso venga celebrato da persone dello stesso sesso. La religione, per chi ci crede, non si piega alle nostre pur rispettabilissime pieghe esistenziali, anzi in genere è il contrario. Se trovo una contraddizione tra il mio sentire umano e i principi della mia fede, semmai è la fede che viene ad incrinarsi e porta a interrogarmi, magari ad allontarmi da essa: tentare di piegare la religione ai nostri voleri non ha senso, perchè vorrebbe dire che la religione è un'entità creata da noi stessi e come tale plasmabile a nostro piacimento. Non dico che non sia così, dico che chi ci crede non può comportarsi in questo modo, mentre chi non crede, se ne deve fregare dei matrimoni e di tutte le messinscene di preti e fedeli. In poche parole, si tratta di un discorso di coerenza. Esistono gay credenti che si sentono discriminati? Se sono credenti perchè non rispettano le norme previste dalla religione in cui credono? Ma sto scivolando in un discorso di fede che è troppo personale, privato e soggettivo, per poter stabilire un comportamento univoco da seguire: esistono modi diversi di affrontare le contraddizioni del cattolicesimo. Tra gli altri, esistono modi passivi, ovvero quello di prendere per buono solo quello che ci fa comodo e tralasciando il resto, e tanti saluti alla coerenza, e modi integralisti coi quali poi si finisce per passare, giustamente, per bigotti e reazionari. Per dirimere l'intricata questione, basterebbe separare il concetto di matrimonio religioso da quello civile, magari, e aprire quest'ultimo a chiunque ne voglia farne uso (essendo lo Stato un organismo laico, privo dunque di arbitrarie o teoretiche discriminazioni). Che è più o meno quello che ha detto Prodi, cercando un compromesso, perchè è così che si mettono d'accordo comunisti e centristi, col compromesso, ed è solo mettendo d'accordo quei nullafacenti che stanno oggi all'opposizione, che si vince e si spodesta il nano, teniamocelo bene a mente. Però poi qualcuno si straccia le vesti e grida alla vergogna, e dice che per un "pirla" (cito dai commenti al post) del genere non voterà mai. E allora tanto vale tenerci al governo i fascisti xenofobi che si riempiono la bocca con parole come culattoni, finocchi e sporchi islamici di merda.

My two cents on download

Penso che la cosiddetta pirateria abbia assunto ormai considerevoli dimensioni anche nel settore cinematografico. Su questo blog è stata fatta un analisi dei 30 film candidati agli Oscar 2005 nelle varie voci e categorie (sono stati esclusi i documentari e i film in lingua straniera). Di questi trenta, ben venticinque girano tranquillamente in rete con tanto di link sui dati delle copie in circolazione, ovvero i famosi file .nfo sempre più particolari e accurati. Addirittura due i film la cui release date ufficiale è stata successiva a quella su internet ("Hotel Rwanda" e "The Sea Inside"), pazzesco!. Ora io non so se per il settore cinema possano valere le stesse considerazioni di quello musicale (definite spesso drammatiche dagli addetti al settore) in merito al download, nel senso che se io mi scarico un album musicale a 320 di bitrate, beh me lo godo già abbastanza bene e non è il caso di comprarmene una copia per apprezzarlo meglio. Nel caso dei film penso sia leggermente diverso, perchè il fascino e la qualità della visione in sala sarà superiore alla pur buona resa di un impianto casalingo e un supporto divx. Poi magari fra qualche anno chi lo sa... E' indubbio però che il p2p dei film causa comunque dei danni al mercato sia cinematografico e ancor più nell'home video. Cito a caso due divx: "Ocean's 12" e "Garden State". Se non li avessi scaricati sarei andato a vederli tutti e due al cinema; avendoli visti ho tirato le somme e garantisco che "Garden State" lo andrò a vedere in sala, anche se per me sarà una seconda visione, per godermelo meglio. Il succo dei miei 2 cents sulla questione è che il mondo del cinema sta incominciando ad avere i primi danni, qualche anno dopo l'industria musicale, ma ritengo che saranno di minore entità.

Buffet

Le migliori foto di LondraNote sparse su alcune cose curiose
trovate a Londra

Le migliori foto di Berlino Do not walk outside this area:
le foto di Berlino

Ciccsoft Resiste!Anche voi lo leggete:
guardate le vostre foto

Lost finale serie stagione 6Il vuoto dentro lontani dall'Isola:
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I migliori album degli anni ZeroL'inutile sondaggio:
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Camera Ciccsoft

Si comincia!

Spot

Vieni a ballare in Abruzzo

Fornace musicante

Cocapera: e sei protagonista

Dicono di noi

Più simpatico di uno scivolone della Regina Madre, più divertente di una rissa al pub. Thank you, Ciccsoft!
(The Times)

Una lieta sorpresa dal paese delle zanzare e della nebbia fitta. Con Ciccsoft L'Italia riacquista un posto di primo piano nell'Europa dei Grandi.
(Frankfurter Zeitung)

Il nuovo che avanza nel mondo dei blog, nonostante noi non ci abbiamo mai capito nulla.
(La Repubblica)

Quando li abbiamo visti davanti al nostro portone in Via Solferino, capimmo subito che sarebbero andati lontano. Poi infatti sono entrati.
(Il Corriere della Sera)

L'abbiam capito subito che di sport non capiscono una borsa, anzi un borsone. Meno male che non gli abbiamo aperto la porta!
(La Gazzetta dello Sport)

Vogliono fare giornalismo ma non sono minimamente all'altezza. Piuttosto che vadano a lavorare, ragazzetti pidocchiosi!
(Il Giornale)

Ci hanno riempito di tagliandi per vincere il concorso come Gruppo dell'anno. Ma chi si credono di essere?
(La Nuova Ferrara)

Giovani, belli e poveri. Cosa volere di più? Nell'Italia di Berlusconi un sito dinamico e irriverente si fa strada come può.
(Il Resto del Carlino)

Cagnazz è il Mickey Mouse dell'era moderna e le tavole dei Neuroni, arte pura.
Topolino)

Un sito dai mille risvolti, una miniera di informazioni, talvolta false, ma sicuramente ben raccontate.
(PC professionale)

Un altro blog è possibile.
(Diario)

Lunghissimo e talvolta confuso nella trama, offre numerosi spunti di interpretazione. Ottime scenografie grazie anche ai quadri del Dovigo.
(Ciak)

Scandalo! Nemmeno Selvaggia Lucarelli ha osato tanto!
(Novella duemila)

Indovinello
Sarebbe pur'esso un bel sito
da tanti ragazzi scavato
parecchio ci avevan trovato
dei resti di un tempo passato.
(La Settimana Enigmistica)

Troppo lento all'accensione. Però poi merita. Maial se merita!
(Elaborare)

I fighetti del pc della nostra generazione. Ma si bruceranno presto come tutti gli altri. Oh yes!
(Rolling Stone)

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