: Ieri ad Otto e mezzo Fassino ha detto: "Bei tempi quando c'era la Democrazia Cristiana!"
: Vorrà fare colpo sul nuovo papa
Version 3.0
E' tutto un equilibrio sopra la follia
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: Ieri ad Otto e mezzo Fassino ha detto: "Bei tempi quando c'era la Democrazia Cristiana!"
: Vorrà fare colpo sul nuovo papa
La Comunità Europea sta decidendo se imporre che sui prodotti importati da Paesi extra-CE sia presente l'indicazione della provenienza. Chi si augura che questo avvenga, e avvenga presto, può compilare il questionario proposto dalla CE sul suo sito.
Io fossi in voi lo farei. Sapevate che il prosciutto di Norcia può anche non essere prodotto a Norcia? Basta che per tre mesi della sua stagionatura abbia "respirato" l'aria di Norcia, poi che venga dalla Norvegia, dalla Cina, o da chissà dove, sempre "Prosciutto di Norcia" è.
Tutto è andato secondo copione. Nessuna sorpresa, nessuna novità, quasi un passaggio indolore all'interno della gerarchia ecclesiastica. Ratzinger favorito, entra papa in conclave e ne esce papa, alla faccia dei giornalisti che spettegolano dopo le fumate nere e dei broker che ci hanno guadagnato non poco. Sono rammaricato, dicevo qui sopra, per la scelta così scontata, quasi "banale" di una figura ormai arcinota all'interno della Chiesa. Una figura di altissimo rigore e profonda fede ma che non ha mai avuto niente a che vedere con il popolo cristiano: troppo schivo, troppo riservato e altezzoso nei modi, quasi l'opposto di quel Grande Papa con cui condivideva però la visione della cristianità nel terzo millennio. Un Papa che era sceso tra la gente, che aveva girato mezzo mondo e incontrato capi di stato, attentatori, dittatori e leader spirituali di ogni dove. Un Papa aperto all'ecumenismo a dispetto del neo pontefice Benedetto XVI così chiuso nella sua battaglia contro il relativismo dilagante.
Non interessa ora stare a fare dietrologie sulla vita di Ratzinger, scoprire che era iscritto alla gioventù hitleriana, o altre amenità ben nascoste in un armadio e prontamente spolverate dal giornalista cercascoop di turno. Ci basti il nome scelto, preso a scatola chiusa, non conoscendo affatto l'operato che magari da domani si rivelerà essere efficacissimo.
Ci troviamo con un Papa dall'aspetto austero, quasi ottocentesco nei modi, aristocratico e simboleggiante il potere ecclesiastico nelle sue più buie sfaccettature. Un Papa che parla come Schumi, e già questo suona un po' kattivo alle nostre orecchie: in queste poche ore l'abbiamo bollato scherzosamente come un piccolo gerarca tedesco che metterà a stecchetto la Chiesa. Come probabimente sarà. Tecnicamente non cambia niente nella sostanza, cambia tutto nella forma. Stessa dottrina di Wojtyla ma espressa in maniera più rigida e senza il sorriso sulle labbra: stupiva la bonarietà e l'indiscutibile fascino del Papa polacco, colpisce la compostezza e la rigidezza di Benedetto XVI. Saprà parlare ai giovani che accorrerano a migliaia a Colonia per salutarlo? Troverà punti di incontro con le minoranze religiose? Cercherà un dialogo su omosessualità, aborto e bioetica? Sono sfide aperte per un Papa eletto nel 2005 con tanto lavoro ancora in sospeso. Sono sfide che andavano assegnate ad un Papa nuovo, ad un uomo diverso, che davvero segnasse un punto di discontinuità con il passato. Sognavamo tutti un Papa sudamericano o africano, che finalmente si sarebbe occupato dei problemi del terzo mondo e avrebbe spianato la via per un rilancio moderno di tutto il clero. Nella Chiesa oggi è prevalsa ancora una volta la continuità e l'unità, per tirare avanti, dritti come un fuso, non curandosi di un mondo che va da tutt'altra parte. Per quel che può valere la mia modesta opinione, una grossa occasione persa.
Il programma della prima giornata da Papa:
- Commissionare alla Trabant la nuova PapaMobile.
- Scomunicare e possibilmente incarcerare a vita gli autori di questo blog.
- Abrogare naturalmente i Papa Boys almeno fino a quando non la smetteranno doi cantare "Giovanni Paolo".
- Sospendere immediatamente le proiezioni di "La Caduta", il film sulla caduta di Hitler, che esce oggi in Italia.
- Volare immediatamente a Torino per l'unica data italiana degli Einsturzende Neubauten che festeggiano oggi i loro 25 anni di carriera e spiegare un paio di fondamentali regolette sull'educazione al vecchio Blixa Bargeld. Poi toccherà a Wim Wenders.
- Assegnare per diritto divino venti punti a Michael Schumacher in cambio dellla promessa firmata di parlare esclusivamente latino nelle interviste televisive.
- Nel tentativo di mettere immediatamente a tacere voci incontrollabili che lo vogliono un tipo un po' troppo conservatore, concedere a Vespa la prima intervista in cui si spiega che nel terzo millennio un Pontefice ha bisogno pure di un nickname con cui presentarsi su Internet.
Benedetto XVI non basta: in confidenza, "Rummenigge I".
(Frittole reloaded)
5 minuti prima che Ratzinger, il nuovo Papa, s'affacciasse dalla finestra Brachino di Studio Aperto ha detto: "Voci affidabili dicono che il Papa sarà Italiano". Fortuna che erano affidabili...
A parte questo, "Nuntio vobis magnum gaudium: habemus Papam..qui sibi nomen posuit Benedicti XVI"
A partire dalle 22 in poi si potrà:
• Ascoltare il programma con qualsiasi player
• Chiamare a voce (gratuitamente) utilizzando Skype [ scarica il programma: Win | Mac | Linux ]
• Partecipare in diretta entrando nella chat IRC (qui per gli utenti Fastweb)
• Entrare nella chat via web, anche se non si possiede un programma in grado di collegarsi a IRC.
• Cliccare qui per aprire il “telecomando” di RadioNation ed ascoltarci in sottofondo mentre ti fai i cazzi tua.
Non vi bastava il fake su Ratzinger? Ecco a voi gli Arinze boys.
Siccome Ennio Antonelli è arcivescovo di Firenze (e io amo Firenze), è perugino come me, è nato il 18/11 come me..quasi quasi..
L'ho ritrovata ieri. Senza una firma, un nome, l'indirizzo di un blog.
Solo una domanda, buttata là, su sfondo bianco.
Eppure ha funzionato.
Solo un anno, già un anno, un po' di sorrisi e un po' di malinconia.
"E di che cosa ti piace scrivere in generale, o di cosa potresti occuparti per Ciccsoft? Di solito privilegiamo post non personali anche perché siamo in tanti e ognuno più o meno ha già il suo blog per questo"
Quel "di cosa potresti occuparti" all'epoca mi terrorizzò non poco. Suonava così serio e formale... Lo rileggo adesso e penso che l'ha scritto Eugenio e sorrido tantissimo.
Ci sono affezionata a Ciccsoft, da morire, come fosse casa mia.
Per le persone che ci sono dietro, soprattutto.
La prima volta che li ho incontrati me li sono andati a raccattare in bicicletta davanti alla chiesa di S. Francesco perchè non riuscivano a trovare la mia casetta padovana. Sarò stata traumatica come mio solito immagino. La settimana scorsa l'hanno trovata da soli la strada di casa...
A volte mi viene da ridere pensando che il buon Eugenio sa cose che chi vive con me non sospetta neppure. Ma è così.
Mi hanno vista in versione lavoratrice indefessa tra gli uffici stampa del Lido, mi hanno vista piangere disperata tanto da non avere più fiato, mi hanno vista in versione brava ragazza viziata e in versione isterica con tanto di smalto nero sulle unghie.
Hanno votato per il sondaggio sul nome della sorellina, l'hanno vista sul blog appena nata, mi hanno saputa felice, mi guardano ancora adesso, mentre cerco di capire cosa accadrà domani.
Non è stato un anno facilissimo per me, i problemi hanno colpito gli affetti più cari, la famiglia. Così per me è diventato un po' più difficile rimanere la "portatrice di un sorriso" o trovare anche solo uno sprazzo di serenità, di "leggerezza".
Perchè per quanto si possa avere tutto nella vita, vedere la propria mamma che piange fa sempre male, e a quel punto non conta più quanto gli altri ti invidino la tua vita "perfetta", e il tuo carattere forte. "Show must go on", la facciata rimane salda, e si va avanti, ogni giorno un po' più soli.
E per la "portatrice del sorriso" sono stati loro ad avere sempre una parola di sostegno, o di conforto.
Sì, lo so, sono sentimentale, maledettamente. Ma non potrebbe essere altrimenti.
Perchè c'è chi ha visto oltre la ragazza carina iperimpegnata ed iperorganizzata che sembro.
C'è chi ha visto oltre qualche momento di frivolezza che ogni tanto mi concedo.
Oltre.
Per questo sono tanto affezionata a questo posto, così come ad Eugenio e Fabio. Perchè la blogosfera per me non sarebbe nulla se non ci fossero delle Persone dietro. Ho avuto la fortuna di trovarne. Sì, lo so, sono una ragazza estremamente fortunata.
Un pensiero anche a Giulia, allo zio, a Giusè, a Dark, a Simo, a Violetta, a Chiara. E ad Elisabetta, che è stata la prima.