Perchè non te ne vai a dormire e la smetti di scrivere almeno questa sera? Guardati, sei magro sfatto, hai l'aria stanca, quei quattro capelli che ti rimangono sono disordinati e non sanno come stare. Fatti quella barba, non ti sei mai chiesto perchè gli uomini perbene girano rasati quando escono di casa? Potresti andare a chiedere l'elemosina ai semafori. Taci una buona volta, sempre a dare lezioni agli altri. Guardati come sei messo: hai un mare di esami davanti st'estate, tremila impegni che non riesci a incastrare, clienti incazzati che ti chiamano ogni ora, fai tardi ogni sera altro che storie. E allora? Ma che vuoi? Sei sempre in giro tu, ogni sera ne trovi una diversa: le feste, il cinema, gli happy hour, i concerti e le prove con il gruppo, gli amici del liceo, quelli della facoltà, quelli del quartiere e quelli del corso di cucito a momenti. Questa casa non è mica un albergo, trovati un lavoro, datti una regolata. Quando sei qui sei sempre dietro a sto cazzo di blog, ma che avrai mai, l'oro? Lo vuoi capire che non ci fai niente con questo sito? Pure il giornalino ti sei messo in testa di fare, non bastava il tempo che perdi qui? Basta, basta! Smettila di rinfacciarmi ogni scemenza che faccio. Queste cose le so benissimo, tu pensa per te, quand'è che trovi una ragazza e fai meno lo sciatto? Sei diventato scontroso e cinico, per me non ti si piglia nessuno. Lo dici poi te, cazzo ne sai della nostra ferrovia? Lo dico io si, toh, è arrivato il playboy della bassa, il casanova della torre estense! Non esagerare, esageri sempre. Sto solo dicendo che se la smettessi di dirmi cosa non ti va della mia vita e guardassi un po' anche la tua ti accorgeresti che alla fine non sono che due facce della stessa cartolina. Si dice medaglia, imbecille. Mi sembrava una chiusura un po' banale la frase fatta. Non sei più quello di una volta. Ecco. - disse E.
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