La vecchia tata del segretario dei Ds Fassino l'ha voluto reincontrare dopo 40 anni. Fin qui niente di male, siamo esseri irrazionali. Ad esempio, se entra una falena nella mia stanza accendo appositamente la piantana alogena e attendo con pazienza il momento in cui l'insetto verrà abbrustolito dai 300 watt incandescenti della stessa. Per dire.
Tornando alla tata.
Ovviamente fare qualche telefonata, mandare una lettera, cercare di beccarlo in una manifestazione pubblica sarebbe stato assolutamente folle: l'unico tramite possibile era il marito di Costanzo e la sua trasmissione televisiva del sabato sera "C'è posta per te".
La cosa è piuttosto normale per una settantenne, televisionomane ed abbonata a settimanali di cultura quali "Oggi" (e/o a "Gente"), meno normale dovrebbe essere per un segretario di partito di sinistra (così dicono, eh) andarci. Dovrebbe, appunto.
Il fatidico incontro è avvenuto sabato scorso, su Canale 5. Non so come sia andata. Dovrò tenermi il dubbio.
Il fatto che Fassino abbia accettato l'invito non mi scandalizza. D'altra parte se già vai da Vespa una volta a settimana non esiste nessun'altra partecipazione ad una trasmissione televisiva che possa peggiorare ulteriormente la mia opinione di te.
Inutile prenderci in giro, un politico di quella (ahimè) importanza non dovrebbe fare mai niente "per caso" quando si tratta di apparire in tv e di fare dichiarazioni ai giornali. Sono convinto che questo genere di cose siano studiate a tavolino e siano inquadrate in una più vasta strategia comunicativa. Nel caso specifico c'è da augurarselo. Sarò machiavellico ma è sempre meglio un perfido manipolatore opportunista che un coglione.
Però un interrogativo turba il mio animo: se in campagna elettorale diventi, in rapida successione, credente e ospite di "C'è Posta per te" quando sarai al governo cosa puoi diventare?
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