Nel 2004, la Rai aveva chiuso uno stravagante bilancio 2004 con un utile netto di oltre cento milioni di euro (qui il testo ufficiale della relazione bilancio). A questo proposito, il senatore di Alleanza Nazionale Michele Bonatesta aveva dichiarato tronfio di soddisfazione:
Oggi, il direttore generale della Rai Alfredo Meocci dichiara:
I motivi di questo disastro? Secondo Meocci, il tracollo sarebbe da imputare ad un canone troppo basso e agli elevati costi della struttura Rai. Una crisi strutturale quindi, nessuna responsabilità del vecchio o del nuovo Cda.
Al di là del delirio sul canone (Mediaset vede da anni i propri utili moltiplicarsi in maniera esponenziale, pur cedendo negli ascolti e non chiedendo alcun pagamento agli spettatori) sarebbe chiaro persino al più orbo dei ragionieri che nelle cifre dei bilanci Rai qualcosa non funziona come dovrebbe. O forse - nell'Italia delle truffe, dei bilanci truccati e dei "passa da dietro" - anche i numeri sono diventati opinioni, senatore Bonatesta?
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