Per onorare quel residuo da bravo ragazzo che mi resta, questa mattina mi sono svegliato di buon mattino per recarmi al vicino supermercato. Per l'ottavo anno consecutivo ormai, ad aiutare nell'organizzazione del Banco Alimentare spostando pacchi e sistemando i prodotti nei vari scatoloni, pesandoli e talvolta, distribuendo alla gente in ingresso l'apposita sportina e il volantino. E la cosa più interessante resta l'osservare la reazione della gente ad una banale richiesta di aiuto per i poveri. Un pacchetto di zucchero, uno di farina, un sacco di pasta, anche solo una scatoletta di tonno, a discrezione del consumatore. Così ti capita il distinto professore universitario di mezz'età, che fa i complimenti, consegna una sporta stracolma congratulandosi con un cordiale "Stimo molto quello che fate".
Capita però pure la fascistella del vicinato, unica in una mattinata di viavai al supermercato a fermarsi apposta per polemizzare. "No 'ste cose non le faccio, perchè poi lo so come va a finire con questi aiuti! Lo sapete che fine han fatto le cose che avete raccolto l'anno scorso? Sono in un magazzino a marcire. Bella roba!", dimostrando oltre a scarsa intelligenza e rozza bassezza, di non saperne proprio nulla, sulle modalità e i tempi di distribuzione della raccolta del Banco Alimentare.
Chi l'ha creata la cultura di destra, l'intolleranza e l'arroganza tipica di questa gente? Come si può educare le nuove generazioni con tale "senso civico"? Non me lo riesco mai a spiegare.
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