Monthly Archive for Maggio, 2006

Le quote rosa non servono a un tubo

Mi duole dirlo, ma Mara Carfagna ha ragione. Benchè io stesso alla vigilia potessi pensare il contrario, le recenti elezioni amministrative in Sicilia ci hanno dato la prova provata che non c'è cosa più inutile delle quote rosa.

In Sicilia si è votato con una nuova legge elettorale: sistema proporzionale con sbarramento al 5%, voto di preferenza e quote rosa, ovvero l'obbligo da parte di ogni lista di contenere il 30% dei candidati donna, posizionati nella lista alternando ad ogni nome maschile un nome femminile. Semplice e lineare.
Il risultato? Se escludiamo Rita Borsellino (alla quale proprio la nuova legge elettorale garantisce un seggio da deputato in qualità di candidato della minoranza), su novanta parlamentari eletti le donne sono tre. Si, proprio così: t-r-e.

Non è finita. Se andiamo a vedere chi sono le tre donne elette, scopriamo che due di loro fanno parte del centrodestra (Giusy Savarino, Udc e Giulia Adamo, Fi) e una soltanto del centrosinistra (Francesca Cantafia, Ds).
Altra bomba: nell'ultima legislatura - eletta senza le quote rosa - le donne erano addirittura quattro, una in più rispetto a questa eletta con le quote rosa. Ed erano tutte del centrodestra (sì, proprio così: il centrosinistra non aveva eletto nemmeno un deputato donna).

E ora - preso atto del fatto che il problema della rappresentanza femminile non deriva tanto dalla misoginia dell'attuale classe politica quanto da un'arretratezza culturale ed una concezione del potere di stampo medievale e sessista, e appurato che non ci sarebbe niente di più sbagliato per il centrosinistra di pensare di essere anche minimamente differente rispetto all'altra parte - che si fa? Continuiamo a delirare di quote rosa o facciamo un passo indietro e ricominciamo tutto da capo?

Guarda un po’ se dobbiam ringraziare Mastella

Se mettono Mastella alla giustizia
Uno, giudicheremo Mastella da quel che farà.
Due, possiamo già giudicare chi ce lo mette.
(Luca Sofri, 16 maggio e in altre occasioni nei giorni precedenti)

Caso Sofri, Mastella annuncia: "La grazia ad Adriano Sofri entro quest'anno" (Repubblica, oggi)

La febbre del sabato sera

Estate!L'inverno è freddo, l'aria pungente penetra tra i sottili varchi della sciarpa e ti scarica addosso tutto il peso di un gennaio troppo lungo per vederne anche solo la fine. Eppure arrivano quelle due o tre orette dove inizi a picchiettare le mani in tasca, il tacco delle scarpe sussulta sul pavimento unto di birra, le note dei bassi si infrangono sugli scogli della tua malinconia e infilza la tua timidezza con un tridente sonico. La mareggiata diventa poi tempesta e inizi (con basso senso del pudore) a mulinare braccia e gambe. Un fenomeno tipico degli inverni metropolitani, dove esiste sempre un posto per riscaldare il tuo cuore "rock&roll". Poi capita che sugli alberi ricompaiano le foglie e le giornate si allunghino, la Natura sembra dirti che non hai più bisogno del rockettino per muovere il sangue nelle vene. Di fianco agli alberi rinvigoriti scorgi locandine minacciose, un susseguirsi di inaugurazione preoccupante, che ti fa sospettare che Madre Natura abbia in realtà siglato un accordo sottobanco con le discoteche della zona. L'estate si porta via il tuo adorato rockettino, democratici e ripetitivi accordi che fanno muovere chiunque, dal tamarro unz unz allo skaboy fino ad arrivare agli algidi ascoltatori di "buona musica". Irrompono drammaticamente sulla scena le discoteche all'aperto, che non so nelle vostre zone ma qui fanno l'autentica parte del leone per quanto riguarda la scena dei locali musicali, peraltro già abbastanza carente con il solo Renfe a proporre qualcosa che non sia dance/house/lounge/bleaurch. Sono ambienti eleganti, esotici, sinuosi, luccicanti: ecco i Giardini Sonori adagiati lungo la riva del Grande Fiume, ecco Villa Selmi che si staglia nelle poetiche lande del Polesine, ecco il Barracuda che morde il Lido di Spina. Il cielo stellato sopra di noi, attorno l'imporsi delle tendenze musicali, che si possono in breve suddividere nel filone house e nel tragicomico divampare del Latinoamericano, con corsi annessi (il rockettino invece fa ballare ippopotami e gazzelle, è democratico, per l'appunto). Ti ritrovi a questo bivio musicale, assetato di musica perchè è estate, è vita, ma nessuna delle due opzioni ti entusiasma, anzi, la voglia di proseguire dritto per i prati ti solletica. Dunque mi rivolgo a voi, giovani abitanti della Bassa, esiste un'alternativa a questo mesto scenario di "situazioni", come le chiamano i bravi pierre? Voglio il rockettino: non importa quale, che sia indie o commerciale, degli anni venti o sessanta, che sia laccato o spettinato, basta che sia musica e non "location", basta che sia anche d'estate, chè l'inverno è lontano ma io sento un pò freddo lo stesso.

Notizie dal mondo

ANSA-Il presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo ha dichiarato che per ridurre il cuneo fiscale è necessaria una terapia d'urto. Il pornodivo Rocco Siffredi si è detto concorde ed ha aggiunto:"Quando si trova un buco gli si dà una bella botta e non ci si pensa più!".

ANSA-Dopo la proposta dei quotidiani "Libero" e "la Padania" di nominare Umberto Bossi senatore a vita, il giornale "Topolino" ha chiesto di assegnare il ministero dell'economia a Zio Paperone e "Caccia e pesca" ha preteso l'affissione di una trota salmonata in ogni scuola, a fianco del crocefisso.

L’ultimo giorno

L'ultimo giorno suona sempre un po' come
[Yesterday]
qualcosa di triste.
E' inevitabile: anche questo
ultimo giorno
da ventiduenne
mi suona un po' triste:
un altro anno se ne va.
L'ultimo giorno da ventiduenne.
Che importanza ha? Nessuna.
Il condannato conta
i giorni che lo separano
dalla fine.
L'ultimo giorno di libertà
l'ultimo giorno di vita
l'ultimo giorno di vacanza
l'ultimo giorno di lavoro.
L'ultimo giorno dell'anno.
Nel mio caso invece
non finisce mica nulla.
Domani avrò compiuto
concluso
finito
vissuto
un anno in più.
Cifra peraltro più simpatica di quella attuale
il ventitrè.


Sempre avuto passione per le cifre dispari.
Che importa?
Un conto era
l'ultimo giorno da diciassettenne
quando capivi che
diamine!
qualcosa da domani sarebbe cambiato.
Magari pure
l'ultimo giorno da diciannovenne
perchè poi scattava il due davanti
e qualcosa dal giorno dopo sarebbe cambiato.
Ma da ventidue a ventitrè
cambiano soltanto
un paio di lettere
se escludiamo
il cappello sulla e.
L'ultimo giorno da ventiduenne
lo passo così
sotto questo tramonto rosa scuro.
A ricordare che per quanto
lo rigiri tra le mani
ultimo giorno
proprio non è
e da domani
(forse)
viene il bello.
Anche se
tutto per ora
sembra procedere nello stesso
immutabile modo
da lunghi anni.
A parte
ovvio
le ragazze
le stronzate con gli amici
il rock'n roll...

Grazie, valà.

Il Vangelo secondo Gattuso

mi pareva doveroso segnalarla con semplice copia e incolla
CALCIO: GATTUSO, PERUZZI? PER CAPIRLO HO PRESO AULIN.../ANSA MI DANNO FASTIDIO EX ATLETI CHE SPUTANO DOVE HANNO BEN MANGIATO
  (ANSA) - FIRENZE, 28 MAG - Rabbia Gattuso. Ma anche tanta  ironia e sarcasmo.
  Il centrocampista del Milan e della Nazionale resta fedele  sempre a se stesso e alle sue battute ormai divenute  proverbiali. E' così anche quando commenta la metafora fatta  ieri da Angelo Peruzzi a proposito degli scandali calcistici: Moggi pastore con il suo gregge composto, chi più chi meno, da  giocatori, giornalisti, dirigenti, mandato a pascolare senza che  questi si preoccupassero se l'erba che mangiavano era buona o  cattiva. ''Intanto io l'erba non la mangio, la calpesto -  precisa Gattuso -. Detto questo mi è risultato difficile capire  cosa volesse dire Peruzzi. Di barzellette ne conosco poche.  Quindi non so. Ho letto e riletto le sue parole, alla fine mi è venuto il mal di testa e ho dovuto prendere un Aulin - sorride  -. Poi me le sono fatte spiegare e ho capito quel che lui voleva  dire con questa storiella: purtroppo tutte le componenti del  calcio sono state coinvolte anche se noi giocatori, a parte  qualche problemino, siamo perlopiù puliti''.  C'è anche dell'altro che sta dando molto fastidio a Gattuso:  ''Mi dispiace e ritengo ingiusto che molti ex colleghi sputino  nel piatto dove hanno mangiato e si sono arricchiti. Chi ha  tanta esperienza dovrebbe dare consigli per cercare di uscire da  questa situazione non sparare a zero. E poi mi fa rabbia sentire  dire che tutti sapevano: ma se davvero era così, perchè  nessuno in questi anni ha fatto nulla?''. Gli fanno notare:  forse molti avevano paura. Gattuso fa una smorfia: ''Se un  giocatore ha un lungo contratto non deve avere paura perchè  questo ti rende forte''.
  Vorrebbe come tanti compagni parlare solo del Mondiale che  s'avvicina ma sa bene che gli scandali e le polemiche saranno  compagne di viaggio: ''Ormai abbiamo imparato a conviverci -  sospira - però siamo anche consapevoli che dobbiamo isolarci  per disputare un Mondiale all'altezza. Bisogna restare uniti e  andare in Germania per far ricredere tutti quelli che si stanno  sciacquando la bocca con il nome dell'Italia. Sentiamo di avere  la responsabilità di ridare un'immagine positiva al nostro  calcio e siamo certi che ci riusciremo''. Intanto si augura che l'Italia venga presa sotto gamba dalle rivali: ''Speriamo che  tutti pensino che abbiamo la testa fasciata dagli scandali così  sarà più bello farli ricredere e dimostrare di che pasta siamo  fatti. Per quanto mi riguarda io ho la testa ben conficcata al  Mondiale, voglio vincerlo. Tra l'altro ho letto che pure altre  nazionali, dal Ghana agli Usa, hanno dei problemi. Per fortuna  all'interno del nostro gruppo c'è serenità: degli scandali  parliamo ma senza che condizionino la nostra preparazione''.
  (ANSA).
  XCI 28-MAG-06 18:22 NNNN

Paradosso pubblicitario

[Attenzione: questo post contiene ingenuità]
Avete presente la nuova campagna pubblicitaria della Vodafone, quella con Totti che alla fine bofonchia soddisfatto Laif is nau con il cavetto del telefono in mano? Salva in zona cesarini uno spot altrimenti patetico, come sono patetici quasi tutti gli spot del resto, ma quelli dove tutti ridono felici e contenti lo sono maggiormente. Tuttavia, oltre a far sorridere il buon Pupone riesce a instillare in me un dubbio. E' lui stesso il primo a dubitare del senso di tale campagna, telefonando al mister e chiedendogli titubante se deve "tirare" o meno. Alla fine la volontà dell'allenatore si rispetta sempre e infatti (lo) tira, assecondando così il refrain della campagna. Si celebra il lancio di una tariffa, 0 cent verso tutti i numeri della rete fissa. Vodafone ci invita ad approfittarne e a staccare dalle prese delle nostre case tutti quei telefoni obsoleti, legaccio insopportabile di una tecnologia superata. Ora è tutto mobile! Ed ecco, dal nonno alla ragazzina, tutti felici a strappare via il cavo telefonico, scivolando così nel paradosso pubblicitario. Se tutti, spinti dall'entusiasmo della tariffa, ci precipitassimo a staccare il telefono fisso, finirebbe senza più nessuno cui chiamare casa, con la conseguente inutilità del nuovo piano tariffario. Viene pubblicizzata una cosa che porterebbe al collasso stesso dell'oggetto in promozione. Stacca tu, che stacco io, e dei 0 centesimi verso la rete fissa non sapremmo più che farcene, ritrovandoci ad usare esclusivamente il cellulare per invitarci reciprocamente a riattaccare quel benedetto telefono di casa obsoleto.

Grave lacuna

Gambit.JPGManca Gambit. Vi rendete conto?! Hanno completato la trilogia senza inserire uno dei protagonisti chiave, non certo al pari di Wolverine ma con Ciclope compete tranquillamente. Come se non bastasse, è sempre stato il mio personaggio preferito. Insomma, ha un potere diverso dal solito e parecchio affascinante. Per chi non lo sapesse, può iniettare energia cinetica negli oggetti, causandone anche (e soprattutto) l'esplosione. E cosa c'è di più cool che usare quel potere per lanciare carte da gioco? Come se non bastasse, ha anche una storia alle spalle misteriosa, come molti dei suoi compari. Al contrario della maggior parte di quest'ultimi, però, è sarcastico, gioca d'azzardo e fa il cascamorto con le donne. Quindi è più umano che mutante.
Perciò invito chi detiene i diritti per il cinema degli X-Men a ripensarci: non chiudete qui la faccenda, fate un quarto capitolo con Gambit (e altri interessanti personaggi). Finora avete sovente messo personaggi di contorno come Ice-Man, preferendo la spettacolarità dei poteri all'efficacia (per questo motivo avete "bruciato" Jubilee, dando il suo carattere a Rogue). Avete tra le mani la saga più complessa e metaforica della storia dei fumetti. Non commettete più errori grossolani, mi raccomando.

Le mie tesore/1

samtes.gifUna storia vera.

Sheila aveva compiuto da poco 18 anni. Come tutti i ragazzi della sua età, i genitori le avevano dato l'opportunità di prendere la patente: finalmente sarebbe potuta uscire con le amiche in totale indipendenza e avrebbe potuto recarsi più comodamente a scuola il mattino.
Sheila aveva scelto con cura l’autoscuola dove avrebbe preso lezioni di guida, e dopo appena un mese di attento studio della teoria aveva brillantemente superato il test scritto. Aveva iniziato anche le prime lezioni pratiche, con l’istruttore assegnatole, che in verità trovava piuttosto scorbutico. A parte lui, Sheila si trovava molto bene con tutti in quell’ambiente alla mano pieno di giovani e conoscenti.
Il proprietario dell’autoscuola aveva preso in gestione l’attività quando il padre era andato in pensione pochi anni prima, tuttavia non c’era giorno che il vecchio non si affacciasse a curiosare o a parlare con il figlio. Di fatto seguiva ancora attivamente l’autoscuola, sbrigando alcune pratiche burocratiche e dispensando consigli ai ragazzi. Ex campione di judo, nutriva una profonda passione per la caccia di cui amava discorrere con ogni persona gli capitasse a tiro. Era un uomo imponente, dall’aspetto per nulla attraente: capelli bianchi su un viso poco aggraziato coperto a tratti da una barba grigia mal curata; corpulento e ormai curvo dal peso degli anni indossava la stessa camicia a scacchi da giorni, a cui abbinava dei semplici pantaloni di velluto verde. Non era certo per lui, che l’autoscuola aveva quel viavai di ragazzine ad ogni ora.

*   *   *

Sheila aveva la sua lezione di guida alle 14. Nonostante avesse più volte protestato non c’era stato verso di ottenere un orario più comodo per recarsi in autoscuola. Pazientemente la ragazza era venuta fino a lì ogni volta con la sua bicicletta rosa pallido, attraversando la città sotto il sole, con la pioggia o con il vento in faccia a scompigliarle i lunghi capelli castani.
Ad attenderla anche stavolta c’era il suo istruttore e come spesso accadeva, il Vecchio, fermo sull’uscio a godersi il tepore del primo pomeriggio come una lucertola che cerca sempre il sole sui muri arsi in terracotta. Sheila appoggiò la bicicletta al muro dell’edificio, assicurandola con una robusta catena rossa.
Ti stai facendo proprio carina – le disse all’improvviso il Vecchio approfittando di un momento in cui l’istruttore era rientrato a prendere alcuni fogli.
Uh…g-grazie. – rispose educatamente Sheila arrossendo vistosamente a capo chino.
E’ fortunato il tuo ragazzo… - insistette l’uomo recitando con tale battuta un vecchio e logoro copione da abbordaggio cinematografico.
Tornò l’istruttore, la ragazza salutò il vecchio non senza un pizzico di sollievo e partirono per la loro mezz’ora di guida quotidiana. Sheila non diede troppo peso agli apprezzamenti da poco ricevuti.
Il giorno seguente tornò nuovamente verso le tre del pomeriggio, ma l’autoscuola era insolitamente deserta. Sheila guardò dentro più volte poi decise di attendere davanti alla porta. Nemmeno due minuti più tardi comparve il Vecchio.
Buongiorno carissima! – esclamò con il sorriso sulle labbra – sei pronta per la tua guida? Oggi c’è molto caldo, spero che il tuo istruttore non ti faccia attendere troppo. A proposito, come ti trovi con lui? E’ un po’ burbero ma credo sia un ottimo insegnante.
In effetti mi rimprovera spesso…certo, a volte è colpa mia che mi faccio spegnere la macchina o sbaglio ad inserire le marce ma spesso è eccessivo nei modi… – ammise timidamente Sheila.
Mi dispiace. Se ti va qualche volta posso farti lezione io… Oggi ad esempio avrei un po’ di tempo, possiamo partire anche ora. Vuoi?
Va bene, possiamo fare così per oggi, non credo che nessuno se la prenda se per una volta seguo i consigli di un guidatore diciamo…più esperto! – scherzò Sheila sorridendo.
Facciamo così, mi aspetti per dieci minuti, ti dispiace? Devo sbrigare alcune cosucce, vediamoci…uhm…può andar bene laggiù all’angolo a fianco al bar? Dieci minuti d’orologio e sarò da te. Non scappare eh? – ammiccò il Vecchio.
D’accordo. Ma non sarà troppo di disturbo se perde un po’ del suo tempo con me? – rispose Sheila educatamente.
Nessun problema signorina. Dammi solo dieci minuti.
Il Vecchio rientrò e la ragazza si avviò pensierosa verso l’angolo della strada. Perché quei dieci minuti di attesa? Come mai era stata allontanata senza spiegazioni? Forse il Vecchio aveva qualcosa da nascondere. Ma no suvvia, una semplice telefonata di lavoro. O forse, concluse Sheila, gli si era staccata la dentiera e doveva provvedere in qualche modo con una nuova striscia d’adesivo. Oppure soffriva di prostata, o il suo parrucchino stava clamorosamente cedendo… Sheila sorrise, pensando a quello strano omaccione misterioso.
Il sole era ancora alto nel cielo quando il Vecchio la colse immersa nei suoi voli pindarici. Sheila si lasciò sfuggire un gridolino di sorpresa constatando che l’aveva raggiunta a bordo della sua Renault 4 rossa anziché con la consueta macchina dai doppi comandi in uso nella scuola.
Salta su, che si parte! – esclamò l’uomo tirando giù il finestrino.
Ma…come mai questa macchina? – si preoccupò Sheila.
Per dare meno nell’occhio…in teoria non potrei fare lezioni di guida…ma per stavolta farò un’eccezione. Vieni, guido io fino a fuori città dove c’è una zona tranquilla per fare tutti i pasticci che vuoi. Anche se ti fai spegnere la macchina là non ci sarà nessuno a suonarti il clacson alle spalle impaziente.
Uhm…va bene. – assentì dubbiosa Sheila.
L’uomo guidò senza dire una parola attraverso il traffico della città recandosi rapido verso la tangenziale. Era nervoso: ad ogni cambio di corsia accelerava bruscamente e non esitava a mandare al diavolo gli altri conducenti che gli ostruivano il passaggio. Sheila guardava le vie che le erano familiari allontanarsi poco a poco per far spazio al degrado dei palazzi di periferia e poi alla prima campagna.
Dove stiamo andando? – sbottò ad un certo punto rompendo il silenzio.
Ti porto dalle mie tesore… - esclamò sorridente il Vecchio.
Tesore? – chiese incuriosita Sheila?
Non ebbe risposta. L’uomo imboccò dalla tangenziale uno svincolo stretto che conduceva ad un paese vicino. Nel giro di un paio di minuti svoltò in una stradina sterrata che portava verso la campagna aperta.
Quando guiderò io? – chiese Sheila come un bambino spazientito che attende il regalo promesso dai genitori.
Niente paura! Siamo praticamente arrivati. – la rassicurò il Vecchio con la sua solita aria bonaria. A Sheila stava incominciando a stancare quel tono. Dove diavolo la stava portando? E perché aveva accettato di seguirlo senza alcun motivo? Al diavolo la sua anima candida di diciottenne…

(1 - segue)

Fantascemenze politiche

prodidubbio.jpgSi disputa una partita. Finisce 1 a 0 per la squadra di casa. Gli avversari non ci stanno: il gol non c'era. Allora spiegano: noi ora riguardiamo il filmato della partita, e se ci accorgiamo che il gol non è regolare, si rigioca. La squadra di casa secondo voi cosa pensa? E' chiaro che purtroppo rigiocheremo: figurati se il gol risulterà regolare secondo il loro modesto giudizio.

Sulle elezioni politiche mi pare quasi sia la stessa cosa. Viene costituita una "Giunta per le elezioni" (ma da quando in qua?) con lo scopo di riconteggiare i voti, presieduta da Forza Italia. Come potrebbe andare a finire il riconteggio? Verrebbe costituita tale giunta se non ci fosse la minima speranza per il Polo di ribaltare un risultato dato ormai per scontato? Ovvio: no.
Nel caso di colpi di scena, ovviamente sarebbe il caos. L'Unione a quel punto non accettarebbe il verdetto, si procederebbe ad un nuovo estenuante riconteggio sotto la supervisione della protezione civile e a ferragosto saremmo ancora a discutere su chi ha vinto. Il colpo di coda del Caimano potrebbe essere più palloso e lungo del previsto.

Scenari possibili:
1) Napolitano scioglie le camere e indice nuove elezioni mettendola in quel posto ai Ds che l'hanno voluto Presidente. Berlusconi si candida e vince, di poco, diventando di nuovo premier. Nel paese scoppia una sanguinosa guerra civile.
2) Napolitano traccheggia e chiede ulteriori verifiche sul voto. Una nuova commissione presieduta da toghe rosse conferma la vittoria del centrosinistra.
3) Napolitano prende atto della sconfitta politica del centrosinistra, tuttavia, poichè comunistaccio, dopo un nuovo giro di consultazioni affida nuovamente l'incarico di formare il governo a Romano Prodi che conferma tutta la squadra all'infuori di Mastellone che viene silurato per salvare la faccia.
4) Napolitano scioglie le camere e indice nuove elezioni. Il centrodestra candida Casini che vince le elezioni grazie all'appoggio della Chiesa e dei democristiani scontenti di un mese di governo Prodi. Per lo shock il Presidente della Repubblica ci lascia le penne. Al Colle gli subentra Silvio Berlusconi. Nel paese scoppia un'improvvista ondata teocon. Vespa è eletto senatore a vita. Invasione di cavallette dalla testa doppia. Mal di pancia generalizzato. Conati sparsi.

Buffet

Le migliori foto di LondraNote sparse su alcune cose curiose
trovate a Londra

Le migliori foto di Berlino Do not walk outside this area:
le foto di Berlino

Ciccsoft Resiste!Anche voi lo leggete:
guardate le vostre foto

Lost finale serie stagione 6Il vuoto dentro lontani dall'Isola:
Previously, on Lost

I migliori album degli anni ZeroL'inutile sondaggio:
i migliori album degli anni Zero

Camera Ciccsoft

Si comincia!

Spot

Vieni a ballare in Abruzzo

Fornace musicante

Cocapera: e sei protagonista

Dicono di noi

Più simpatico di uno scivolone della Regina Madre, più divertente di una rissa al pub. Thank you, Ciccsoft!
(The Times)

Una lieta sorpresa dal paese delle zanzare e della nebbia fitta. Con Ciccsoft L'Italia riacquista un posto di primo piano nell'Europa dei Grandi.
(Frankfurter Zeitung)

Il nuovo che avanza nel mondo dei blog, nonostante noi non ci abbiamo mai capito nulla.
(La Repubblica)

Quando li abbiamo visti davanti al nostro portone in Via Solferino, capimmo subito che sarebbero andati lontano. Poi infatti sono entrati.
(Il Corriere della Sera)

L'abbiam capito subito che di sport non capiscono una borsa, anzi un borsone. Meno male che non gli abbiamo aperto la porta!
(La Gazzetta dello Sport)

Vogliono fare giornalismo ma non sono minimamente all'altezza. Piuttosto che vadano a lavorare, ragazzetti pidocchiosi!
(Il Giornale)

Ci hanno riempito di tagliandi per vincere il concorso come Gruppo dell'anno. Ma chi si credono di essere?
(La Nuova Ferrara)

Giovani, belli e poveri. Cosa volere di più? Nell'Italia di Berlusconi un sito dinamico e irriverente si fa strada come può.
(Il Resto del Carlino)

Cagnazz è il Mickey Mouse dell'era moderna e le tavole dei Neuroni, arte pura.
Topolino)

Un sito dai mille risvolti, una miniera di informazioni, talvolta false, ma sicuramente ben raccontate.
(PC professionale)

Un altro blog è possibile.
(Diario)

Lunghissimo e talvolta confuso nella trama, offre numerosi spunti di interpretazione. Ottime scenografie grazie anche ai quadri del Dovigo.
(Ciak)

Scandalo! Nemmeno Selvaggia Lucarelli ha osato tanto!
(Novella duemila)

Indovinello
Sarebbe pur'esso un bel sito
da tanti ragazzi scavato
parecchio ci avevan trovato
dei resti di un tempo passato.
(La Settimana Enigmistica)

Troppo lento all'accensione. Però poi merita. Maial se merita!
(Elaborare)

I fighetti del pc della nostra generazione. Ma si bruceranno presto come tutti gli altri. Oh yes!
(Rolling Stone)

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