L'ultimo giorno suona sempre un po' come
[Yesterday]
qualcosa di triste.
E' inevitabile: anche questo
ultimo giorno
da ventiduenne
mi suona un po' triste:
un altro anno se ne va.
L'ultimo giorno da ventiduenne.
Che importanza ha? Nessuna.
Il condannato conta
i giorni che lo separano
dalla fine.
L'ultimo giorno di libertà
l'ultimo giorno di vita
l'ultimo giorno di vacanza
l'ultimo giorno di lavoro.
L'ultimo giorno dell'anno.
Nel mio caso invece
non finisce mica nulla.
Domani avrò compiuto
concluso
finito
vissuto
un anno in più.
Cifra peraltro più simpatica di quella attuale
il ventitrè.
Sempre avuto passione per le cifre dispari.
Che importa?
Un conto era
l'ultimo giorno da diciassettenne
quando capivi che
diamine!
qualcosa da domani sarebbe cambiato.
Magari pure
l'ultimo giorno da diciannovenne
perchè poi scattava il due davanti
e qualcosa dal giorno dopo sarebbe cambiato.
Ma da ventidue a ventitrè
cambiano soltanto
un paio di lettere
se escludiamo
il cappello sulla e.
L'ultimo giorno da ventiduenne
lo passo così
sotto questo tramonto rosa scuro.
A ricordare che per quanto
lo rigiri tra le mani
ultimo giorno
proprio non è
e da domani
(forse)
viene il bello.
Anche se
tutto per ora
sembra procedere nello stesso
immutabile modo
da lunghi anni.
A parte
ovvio
le ragazze
le stronzate con gli amici
il rock'n roll...
Grazie, valà.
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