Monthly Archive for Giugno, 2006

Cofferati chiude bottega

Ordinanza firmata: fra qualche giorno gli alimentari, le pizzerie e i kebbabari (solo i take-away) delle due zone "calde" (Via del Pratello e Piazza Verdi) dovranno chiudere alle 21, due-tre ore prima rispetto ad ora. Che vendano o meno alcolici non conta. Alla sensata obiezione che la bibite gassate non fanno ubriacare il geniale assessore ha replicato con un paradigmatico "e ci va lei a controllare che non le vendano?". No, dovrebbe andarci i vigili, gli stessi controlleranno il rispetto dell'orario capestro, caro assessore.

La scelta della giunta Cofferati per "combattere il degrado" è ingenua, inutile ed inefficace.

Non risolve il problema perchè nessuno vieta ai gli ubriaconi organizzati di comprare una buona "scorta" di alcolici alle 20.59, perchè quelli con più voglia di camminare possono andare 500 metri più in là a rifornirsi.
Come se non bastasse la genialata è anche più che vagamente discriminatoria perchè colpisce esclusivamente esercizi commerciali gestiti da Extracomunitari (quelli operosi che pagano le tasse), anche quando questi non hanno mai venduto alcun tipo di bevanda alcolica nei loro locali per scelta religiosa, per evitare problemi o per senso di responsabilità e lucidità, due caratteristiche ignote al sindaco di Bologna.
Tranquilli (almeno fino all'inverno, "poi si vedrà") i pub e i ristoranti/pizzerie (quelli degli italiani che votano e s'incazzano) che sono nelle stesse zone e che possono rimanere aperti a vendere tutto l'alcol (a quattro volte il prezzo di un alimentari) che desiderano fino alle 3 del mattino.

Insomma, puoi ubriacarti, puoi stare in giro fino alle 3 del mattino ma devi potertelo permettere. Gli studenti ricchi sono più responsabili?

D'altraparte quando non sai/non vuoi dire/non puoi dire chiaramente nemmeno cosa stai combattendo diventa inevitabile fare solo confusione. Eh sì, perchè il "degrado", questo mostro pantagruelico, cos'è? Di cosa stiamo parlando? Della sporcizia? Della micro-criminalità? Dello spaccio? Dell'ubriachezza molesta? Oppure del fatto che i 50 mila studenti fuorisede ed in sede scelgono di andare a passare la serata, specialmente d'estate, nei due luoghi di ritrovo più comuni?

La misura adottata lascia pensare che il "degrado" sia proprio questo: la massiccia presenza di giovani che bevono un paio di birre in piazza.

E allora basta ipocrisia: la soluzione c'è, si chiama "coprifuoco".

E basta con ‘sto federalismo!

Il risultato del referendum sulle modifiche costituzionali e federalismo ha rimesso la palla al centro. Purtroppo.
Nel centro-sinistra già si strofinano le mani al pensiero di poter perdere i prossimi quindici mesi a pensare al regionalismo, al federalismo e all’assetto politico istituzionale del Paese. Naturalmente anche i centristi (di qualsivoglia specie e natura) non vedono l’ora di cambiar nulla partorendo topi attraverso montagne. Per tacer della destra, ormai oltre la soglia della vergogna, che perde pezzi come rotativa impazzita e che grazie ai prossimi, imminenti litigi governativi, potrà recuperare una sua visibilità di contrasto, sempre indecente, ma almeno di contrasto.
E siamo sempre allo stesso punto: come si può parlare di regionalismo (federalismo o devolution) in un Paese come questo? Sinceramente, c’è qualcuno che ha il coraggio di pensare che il regionalismo (o quell’altra roba lì) possa risolvere i problemi di un Paese allo sfascio? metà del paese, il nostro meridione è in una crisi perenne, fuori della legalità, in pieno sottosviluppo: mi meraviglio come Al-Qaeda non c’abbia già fatto un pensiero. E questi pensano al federalismo e si stupiscono che quello che rimane del paese li manda a fare un giro. Eppoi, che cosa se ne fanno i Lombardo-Veneti del federalismo, qualcuno se l’è mai chiesto? Sperano di agganciare sviluppo e globalizzazione? Ma le avete mai viste, voi, le piccole realtà produttive del Lombardo-Veneto? Scusate se generalizzo, ma dico, ma vi sembrano gente in grado di competere con la modernità?


Ma fatemi il piacere per favore, basta con questa fola del Lombardo-Veneto che traina l’eccellenza e lo sviluppo del paese: sono decenni che siamo appesi a ‘sta storia, mentre il meridione è in mano alla mafia, il nord in mano agli scandali di ogni genere, e la classe politica incapace di intercettare la realtà. Che vogliono questi qua, si può sapere? E vogliono le strade, e vogliono pagare meno tasse, e vogliono i cinesi fuori dai coglioni, e vogliono licenziare quando gli pare, e vogliono il Made in Italy sulle scarpe delocalizzando in romania, e vogliono i lavoratori stranieri nelle fabbriche, e vogliono la svalutazione così esportano comodamente, e poi? Che vogliono ancora? Lo stipendio dallo stato? La medaglia d’oro? Ma si dessero da fare con ricerca e sviluppo, lingua straniera, etica del lavoro e ampiezza di vedute, si leggessero un libro ogni tanto, invece di passare la vita a brontolare su quanto sono sfigati, loro, la locomotiva d’Italia e la devoluzione con le mercedes.
Non sono tutti così, si potrebbe obiettare. Ok, e gli altri dove stanno? Battessero un colpo con l’eccellenza della loro attività, il prestigio dei loro bilanci in attivo (trasparenti, please), quel minimo di cultura che occorre a gestire la diversità, si facessero modello vero, una buona volta, non quello falso di antica memoria, che abbiamo visto com’è finito, fatto di sfruttamento, immigrazione, svalutazione e zero investimenti. Invece no! meglio lamentarsi e chiamare la mamma (lega), bestemmiare i negri cattivi e pensare alla devoluzione con la pistola a tappo nella tasca.
Sapete, invece del regionalismo che dovrebbe fare un governo che si rispetti? Dovrebbe far uscire il meridione dalla condizione vergognosa in cui si trova, dovrebbe liberare energie, dare mazzate alla mafia e buttarla a mare a calci nel culo, creare lavoro, legalità, cultura, spostare il baricentro sul mediterraneo, andare a parlare con i paesi del maghreb e israele, sedersi in terra con loro, aiutarli con gli aranceti, commerciare, esportare diritti e tecnologia, e importare cultura, musica, gastronomia, creare gruppi di lavoro, concedere diritti speciali e franchigie a chi è pieno di idee, straniero o italiano che sia, premiare la voglia di lavorare, un governo come si deve dovrebbe contaminarsi con l’unica area geografica che ancora può darci qualcosa, dovrebbe fare del meridione un ponte stupendo dove ci si diverte, si lavora, si fa letteratura, si guadagna, si tira tardi, si esportano modelli sostenibili, e poi vediamo dove vanno a finire la devolution e il Lombardo-Veneto, nella cui capitale (Milano) le mostre chiudono alle 19.00 e poi tutti a letto, che tristezza. La voglia di andare in svizzera, ci mancava questa, che poi chi se li prende questi, manco lavorassero bene. Tiriamo su l’italia intera, poi pensiamo al principio di sussidiarietà, a nord come a sud. E per favore, lo dico a chi sapete: è ora di cominciare a lavorare.

State bene. Cyrano.

Quilting = arte?

quilter.gifSo che siamo in clima mondiale e che un post su una riflessione artistica non sarà molto considerato, ma sento lo stesso il bisogno di esprimere i miei dubbi e di ricevere pareri in proposito.
Studiando sociologia dell'arte, ho appena letto un paragrafo sul quilting, l'arte delle trapunte. Questa attività è molto diffusa in America, nelle piccole comunità e si tramanda di generazione in generazione, viene svolta prevalentemente da donne, giovani e vecchie. Non ha nessuna velleità artistica, le trapunte servono per scaldarsi, ma uno dei più importanti sociologi dell'arte, le eleva a opere d'arte. Certamente differiscono dai quadri di Rembrandt o di Picasso, ma secondo lo studioso presentano molte affinità con alcuni pittori contemporanei.
Sinceramente non riesco a convincermi che una trapunta possa essere un'opera d'arte. Io amo l'arte contemporanea, mi affascinano gli artisti che usano oggetti quotidiano per le loro opere,  ma dietro a una coperta non noto niente, l'unica domanda che può suscitare è: sarà calda? L'unica sensazione che può trasmettere è quella di calore. Basta per considerla un'opera d'arte?
Eppure appenderla al muro non è come appendere un quadro? Dopotutto nel Rinascimento non appendevano arazzi alle pareti? L'arte degli arazzi è famosa in tutto il mondo, nel castello Sforzesco di Milano un'intera sala è dedicata a questo tipo di opere. Cosa cambia tra un arazzo e una trapunta?
Forse il disegno: associamo il primo a scene di caccia o a episodi della Bibbia, mentre nelle trapunte americane ci sono solo disegni geometrici. Ma anche artisti contemporanei usano disegni geometrici, per esempio Mondrian.

Ci sono tanti motivi per giudicare il quilting arte. Ma...
il dubbio rimane, questo è arte?

Upgrade for Referee 1.0

La patch di prossima uscita permetterà di aggiungere nuove categorie alle cause che generano una caduta in area avversaria di un giocatore. Alle categorie base

1) ha perso l'equilibrio a causa di un contrasto non regolare (quindi è rigore)
2) ha simulato
3) gli è venuto un malore

verranno aggiunte le seguenti:
4) ha perso l'equilibrio a causa di un contrasto regolare
5) è semplicemente inciampato

Questo impedirà, per esempio, che G.Asamoah, durante l'81° minuto di Brasile-Ghana, venga espulso in quanto facente giustamente parte della nuova categoria 5 e non della 2. Inoltre l'update impedirà all'arbitro di estrarre almeno un cartellino rosso per ogni esecuzione.
Warning: un bug all'interno dell'update permette a certi worm di trasferirsi dalla categoria 4 alla categoria 1. Per alcuni di questi il problema verrà presto risolto, altri sono difficili da rimuovere e bisognerà usare una specifica plugin.

Italia Si, Italia No, Italia Gnamme

PuponeGrottesco colpo di scena finale: il rigorino all'ultimo minuto ci porta tra le prime otto squadre del mondo, consentendoci di evitare altresì pericolosi supplementari contro la volenterosa (e nulla più) Australia. Ci regala un'altra serata per rimpinzarci di pizza, birra e dilemmi sulla formazione, come abbiamo assistito nel surreale collegamento pre-partita nella quale le telecamere stringevano sulle facce scurissime dei pedatori azzurri. Troppa tensione, mi veniva da dire osservando la diretta televisiva eccessivamente ansiogena. In quei momenti, quando fior di critici dibattono sulle questioni tattiche e di schieramento come se ci stesse giocando la vita in una partita a scacchi con la morte, colgo tutta la dimensione tragicomica della questione "Calcio" e ancor più del sistema "Italia", e osservo con lo sguardo misto tra rassegnazione e compatimento, come farebbe una madre di fronte al bimbo scapestrato ma che in fin dei conti gli vuole bene lo stesso. Crescerà è solo un modo per esorcizzare l'inevitabile immaturità che lo accompagnerà nel corso degli anni. La stessa espressione di compatimento la riservavo per i volti sudati e fieri di Lippi e i giocatori intervistati dopo la sveltina consumata negli ultimi secondi di partita. Dichiarazioni pompose, squadra con le palle per citare Zambrotta, quando invece si è assistito a una partita dove abbiamo sprecato quello che siamo riusciti a creare, dove abbiamo non dico  sofferto, ma assecondato un certo andazzo. Dove ha vinto più il Destino, quasi vendicandosi dello stregone Hiddink che potè beneficiare di copiosi doni arbitrali in terra coreana. Il fuoco di artificio finale solleva un grande polverone, che nasconde alcune dolorose verità. Lippi potrà anche fregiarsi di aver ragione grazie ai risultati dalla sua parte, ma ha sostanzialmente perso la brocca in due giorni, prima in conferenza stampa e poi nelle scelte della formazione. Quell'Inzaghi in panchina è stata una rinuncia incosciente, quel Del Piero in campo un'occasione mancata, l'ennesima, dall'Achille autoproclamatosi. Totti non è per niente tornato in forma, nonostante abbia tirato un rigore come si deve, e la Nazionale ha giocato a mio avviso una partita talmente arrendevole da sembrare quasi un atteggiamento voluto. Se non lo fosse, ci sarebbe da preoccuparsi seriamente per il proseguio del mondiale, ma un rigoruccio all'ultimo secondo trattasi di coincidenza paurosa, sono segni divini che potrebbero far ben sperare: si rischia tuttavia di sfociare nel paranormale, e sospendo il giudizio in attesa di nuovi miracoli. Resta l'incredulità per una vittoria agguantata in modo improvviso, una lattina ammaccata che schizza improvvisamente bollicine, anidride carbonica che fino a quel momento aveva intossicato la mente del ct, i muscoli dei giocatori e il cuore dei tifosi incollati allo schermo. E poi boom!, esplode, in modo terribile per i canguri ed esaltante per questa piccola Italia popolata da "schifosi" abitanti, per citare il leghista Speroni.
Qui mi collego all'altra Italia che ha vinto, quellla che è andata a votare, e ha votato no. Si è dimostrato che il referendum non è affatto uno strumento che non funziona più, come sentenziavano i corvacci dopo il fallimento del quesito sulla fecondazione assistita. Se la materia viene resa comprensibile (e questa volta l'hanno sì tentato di fare, ma in modo torbido, approssimato e superficiale, con lo scopo di portare a casa i voti del Si) e se i partiti e i vari mostri sacri che guidano il popolino (chiesa casa tele cosa) allora una buona parte di italiani (di più al nord) muove il culo fino alla cabina elettorale, votando, e anche qui non c'è da stupirsi, per partito preso, come alle precedenti politiche dove anche in quel caso l'affluenza alta fece "scalpore". Se ne deduce la voglia di affermare la propria posizione, l'intransigenza di chi è in ogni caso stanco e vuole difendere il proprio cortile, e magari allargarlo pure. Un paese testardo e miope, un paese calciofilo e qualunquista, un paese spaccato e unito, forse, solo dal ciucciotto di Totti.

Notizie dal mondo

ANSA-Adriano Galliani ha comunicato le dimissioni dalla presidenza della Lega calcio con una lettera nella quale ha ribadito la sua "estraneità da ogni addebito". Immediata la conferma degli ex-designatori Bergamo e Pairetto:"Galliani ha sempre pagato tutto!".

ANSA-Elisabetta Gregoraci avrebbe fornito prestazioni sessuali al portavoce di Gianfarnco Fini, Sottile, in cambio di un ruolo in alcuni programmi televisivi. Ieri al gran premio del Canada, il compagno della showgirl, Flavio Briatore, è stato scambiato per il simbolo di un'altra scuderia: la Toro Rosso.

Caldezio e Borgheroli

Ed ora andatevene in Svizzera e toglietevi dalle palle, che dobbiam guardare le partite.

Questioni di statistica.

I blogger hanno sponsorizzato i radicali, i radicali han fatto un buco nell'acqua.
I blogger hanno sponsorizzato i quattro sì al referendum per la procreazione assistita e l'affluenza è stata ridicola.
I blogger hanno sponsorizzato Scalfarotto e l'Italia ancora adesso si chiede chi sia Scalfarotto.
I blogger hanno sponsorizzato la rosa nel pugno che secondo loro doveva fare strike di tutto e tutti alle elezioni e i risultati sono stati leggermente diversi.
I blogger erano convinti che Prodi vincesse con un margine molto ampio e si è visto come è andata.
I blogger hanno sponsorizzato il no al referendum confermativo.
Se statistica non mente non ci sarà bisogno di aspettare lo spoglio.

Paura/2

Sms di Vodafone appena arrivato: "SPORT * Mondiali - L'allenatore dell'Australia è stato l'artefice del miracolo Corea nel 2002."

Menagrami.

Paura

urloman.jpg R: Io voto si.
F: Io voto no.
R: Va bè...
F: Perchè voti si?
R: Io ci tengo che rimanga la costituzione.

Buffet

Le migliori foto di LondraNote sparse su alcune cose curiose
trovate a Londra

Le migliori foto di Berlino Do not walk outside this area:
le foto di Berlino

Ciccsoft Resiste!Anche voi lo leggete:
guardate le vostre foto

Lost finale serie stagione 6Il vuoto dentro lontani dall'Isola:
Previously, on Lost

I migliori album degli anni ZeroL'inutile sondaggio:
i migliori album degli anni Zero

Camera Ciccsoft

Si comincia!

Spot

Vieni a ballare in Abruzzo

Fornace musicante

Cocapera: e sei protagonista

Dicono di noi

Più simpatico di uno scivolone della Regina Madre, più divertente di una rissa al pub. Thank you, Ciccsoft!
(The Times)

Una lieta sorpresa dal paese delle zanzare e della nebbia fitta. Con Ciccsoft L'Italia riacquista un posto di primo piano nell'Europa dei Grandi.
(Frankfurter Zeitung)

Il nuovo che avanza nel mondo dei blog, nonostante noi non ci abbiamo mai capito nulla.
(La Repubblica)

Quando li abbiamo visti davanti al nostro portone in Via Solferino, capimmo subito che sarebbero andati lontano. Poi infatti sono entrati.
(Il Corriere della Sera)

L'abbiam capito subito che di sport non capiscono una borsa, anzi un borsone. Meno male che non gli abbiamo aperto la porta!
(La Gazzetta dello Sport)

Vogliono fare giornalismo ma non sono minimamente all'altezza. Piuttosto che vadano a lavorare, ragazzetti pidocchiosi!
(Il Giornale)

Ci hanno riempito di tagliandi per vincere il concorso come Gruppo dell'anno. Ma chi si credono di essere?
(La Nuova Ferrara)

Giovani, belli e poveri. Cosa volere di più? Nell'Italia di Berlusconi un sito dinamico e irriverente si fa strada come può.
(Il Resto del Carlino)

Cagnazz è il Mickey Mouse dell'era moderna e le tavole dei Neuroni, arte pura.
Topolino)

Un sito dai mille risvolti, una miniera di informazioni, talvolta false, ma sicuramente ben raccontate.
(PC professionale)

Un altro blog è possibile.
(Diario)

Lunghissimo e talvolta confuso nella trama, offre numerosi spunti di interpretazione. Ottime scenografie grazie anche ai quadri del Dovigo.
(Ciak)

Scandalo! Nemmeno Selvaggia Lucarelli ha osato tanto!
(Novella duemila)

Indovinello
Sarebbe pur'esso un bel sito
da tanti ragazzi scavato
parecchio ci avevan trovato
dei resti di un tempo passato.
(La Settimana Enigmistica)

Troppo lento all'accensione. Però poi merita. Maial se merita!
(Elaborare)

I fighetti del pc della nostra generazione. Ma si bruceranno presto come tutti gli altri. Oh yes!
(Rolling Stone)

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