Facevo notare al Socio, e lui stesso se ne stupiva sul suo blog, come l'offerta musicale del nostro unico e apprezzatissimo festival musicale estivo si sia clamorosamente ampliata in silenzio negli ultimi giorni. Non so voi, ma io l'ho scoperto ieri e francamente sono rimasto di sasso nel vedersi aggiungere ai Baustelle, Giardini di Mirò, Sigur Ros, Flaming Lips, Eels, due concerti GRATUITI come quello degli Afterhours e dei dEUS in luglio.
E mica al palasport o allo stadio. Mica nell'area attrezzata in periferia o alla festa dell'unità di Casa dei Diavoli: no, in piazza Castello, centro preciso del diamante estense. Per certe piccole cose Ferrara stupisce ancora. Poi vabbè siam senza lavoro, ma ascoltiamo buona musica. Se venite da queste parti in quelle occasioni fate un fischio che ci si incontra per una birretta.
Va anche detto, come osservava giustamente il Socio dopo i miei entusiasmi iniziali, che il concertone dei Sigur Ros il 4 luglio cozzerebbe con un'ipotetica Semifinale dei Mondiali di Calcio, sperando l'Italia sia in qualche modo presente. Scenari possibili:
CASO A - L'Italia alle 23 circa si guadagna l'accesso alla finale mondiale. Si scatena la festa per le strade di Ferrara come è sempre avvenuto per le grandi occasioni. Il Castello Estense è preso d'assalto da orde di tifosi con le bandiere e i clacson. Ragazze bellissime sfilano ignude su carri giganti inneggiando al Pupone, pittate di azzurro e oro e cantando tutte le strofe dell'inno di Mameli a squarciagola.
Nel mentre in Piazza Castello, proprio a fianco, i Sigur Ros inviano cori deliziosamente eterei e malinconici allo sparuto pubblico presente, fatto di giovani pallavoliste e mogli cui non interessa la partita, magari con marito costretto al fianco munito di radiolina come da fantozziana memoria. I Sigur Ros, la cui nazionale di calcio islandese non è buona nemmeno per il torneo parrocchiale, sono costretti a smettere per il frastuono e lasciano Ferrara dove non faranno mai più ritorno.
CASO B - L'Italia dopo essere rocambolescamente giunta ad un passo dalla gloria, cade rovinosamente in semifinale ai rigori dopo un incontro soffertissimo. A sbagliare dal dischetto è proprio Totti, uomo simbolo di un Belpaese pallonaro che da oggi non ha più senso di esistere a seguito anche degli scandali arbitrali. I tifosi delusi, si riversano in Piazza Castello dove ascoltano attentamente le melodie malinconiche dei Sigur Ros. Si registra un tutto esaurito improvviso e l'intera piazza si stringe in un abbraccio collettivo cantando Olsen olsen a squarciagola.
Allietati dalla partecipazione del popolo ferrarese, il gruppo islandese esegue l'Inno di Mameli per quartetto d'archi cantato in urgopinnico. La gente è rapita dall'esecuzione che si protrae per oltre venti minuti, poi presa dallo sconforto fa ritorno alle proprie case piangendo in silenzio con sommo dolore.
Comunque vada, il 4 luglio vale la pena essere a Ferrara.
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