Monthly Archive for Giugno, 2006

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Un ottimo lavoro (Cribbio!)

Il segreto di pulcinella sui deferimenti dello scandalo di calciopoli è durato poco più di 24 ore: il documento integrale è disponibile in formato Pdf su Repubblica.it, diviso in due parti.

Quello che ci ho trovato dentro è interessante, sarebbe troppo lungo parlarne, ma mi concentrerò su un "particolare" non secondario che ho trovato piuttosto curioso. (Mi viene bene il sarcasmo)
Il documento redatto dal Procuratore Federale Palazzi sulla scorta della relazione del Capo Ufficio Indagini della Figc Saverio Borrelli è costituito da una introduzione complessiva e successivamente tratta per "capitoli" le situazioni e i fatti contestati alle singole società coinvolte (Juventus, Lazio, Fiorentina e Milan) il cui accertamento ha causato il rinvio a giudizio nel processo sportivo.
L'evento certamente più rilevante dal punto di vista della cronaca è stato il deferimento di Adriano Galliani, il quale ha così finalmente deciso di dimettersi dal suo ruolo di presidente della Lega, ultimo rappresentante del "vecchio" potere calcistico ancora in carica. Incollato com'era alla poltrona dall'ordine diretto di Berlusconi di non mollare nonostante tutti fossero saltati giù dal carro ai primi segnali che lo scandalo sarebbe esploso da un momento all'altro aveva bisogno di una spintarella.
Quello che è altrettanto interessante è che il deferimento per Galliani arriva non per violazione dell'articolo 6 del Codice di Giustizia Sportiva, vale a dire l'Illecito Sportivo, ma per la violazione dell'articolo 1 del codice, vale a dire quello che impone "lealtà sportiva, correttezza e probità" a tutti i partecipanti al circo del calcio.
Il fatto non è di secondaria importanza perchè il Milan se il reato di violazione dell'articolo 6 fosse stato contestato a Galliani, che era e ne è amministratore delegato, avrebbe avuto la "responsabilità diretta" nell'illecito con conseguente (praticamente automatica) retrocessione in serie B in caso di condanna.
Infatti è proprio questo che Juventus, Fiorentina e Lazio stanno rischiando perchè la violazione di questo benedetto articolo 6 in quei casi viene contestata ai responsabili legali delle tre società: Moggi e Giraudo, i fratelli Della Valle e Claudio Lotito.
A ricevere il deferimento per Illecito Sportivo sulla sponda milanista è il dirigente Leonardo Meani, una figura di secondo piano nell'organigramma societario, e questo, in caso di condanna, significa che il Milan riceverebbe come addebito la semplice "responsabilità oggettiva", con la quale è facile sfuggire alla pena della retrocessione.

Quello che è molto strano, anzi direi paradossale, sta nelle motivazioni dei deferimenti ed in particolare su una differenza di "trattamento" che è interessante rilevare...



Uno dei tre casi per i quali la Juventus rischia la retrocessione è conseguenza dell'operato di Luciano Moggi in corrispondenza della partita Juventus - Lazio del 5 Dicembre 2004.
Riporto da pagina 44 dalla lettera di deferimento:
"- nel corso di un colloquio telefonico del 3.12.2004, alle ore 11.53, con la sig.ra A (dipendente della Juventus), Moggi mostra di essere a conoscenza degli assistenti di gara prim'ancora dell'ufficializzazione della designazione [...];
- significativo, al riguardo, è che il colloquio in questione si svolge alle ore 11.53, laddove il comunicato concernente la designazione degli assistenti di gara veniva diffuso non prima delle 12.15, come dichiarato il 19.5.2006 dal sig. Martino, ad avviso del quale, prima di tal ora, deve escludersi vi fosse una comunicazione anche solo informale;[...]
Da quanto sopra brevemente esposto risulta evidente l'illecita attivazione di Moggi al fine di alterare lo svolgimento della partita Juventus - Lazio, incidendo sulla designazione degli assistenti. Ne discende, pertanto, la responsabilità disciplinare del sig. Luciano Moggi per violazione dell'art. 6, comma 1, CGS, nonchè, in ragione del ruolo rivestito da Moggi, all'epoca Direttore generale della Juventus, la responsabilità diretta e presunta di tale società, ai sensi dell'artt.2, comma 4, e 9, comma 3, CGS."

Il quadro è chiaro: il DG della Juventus conosceva i nomi dei guardalinee PRIMA della comunicazione, si DEDUCE da ciò che egli ha inciso sulla designazione degli stessi alterando così il risultato della gara e per queste ragioni ha commesso un illecito sportivo di cui, per responsabilità diretta, è imputata anche la società che lui rappresentava: la Juventus.

La posizione del Milan, lo dicono tutti i giornali e tutte le televisioni (soprattutto quelle del cavaliere), è più "sfumata". Nella lettera manca completamente l'analisi di intercettazioni che hanno coinvolto il suo dirigente Meani in diverse occasioni:
1. quando parla con un arbitro che ha diretto la squadra rossonera promettendogli un interessamento per un trapianto di chioma;
2. quando chiede il permesso a Galliani di "spingere" degli arbitri nelle serie inferiori per una promozione, ottenendolo con un perentorio "spinga spinga" dall'AD del Milan;
3. quando parla con il guardalinee Farneti, designato per Milan-Juventus dell'8 maggio, prima della gara facendosi ringraziare "per averlo fatto designare" e facendogli presente che i "cronografi sono pronti",
4. quando parla con Contini (guardalinee) per invitarlo a cena dopo aver "sbandierato" nella partita Milan-Brescia,
5. quando parla con Galliani che gli comunica l'esito positivo di "un favore" che Gianni Letta, allora sottosegratario alla presidenza del consiglio, ha fatto all'arbitro Paparesta con l'invio di un "dossier" riguardante l'attività professionale del "revisore contabile" Paparesta...
e via "sfumando".

L'unico caso su cui la relazione si "concentra" è la partita Milan-Chievo, per la quale risulta Meani abbia fatto pressioni in modo da ottenere la designazione di due suoi fedelissimi come guardalinee (Puglisi e Babini).
Riporto da pagina 86 dalla lettera di deferimento:
"Il Meani contatta quindi il Mazzei, che, tra l'altro, formulava per i designatori le proposte di assegnazione degli assistenti, e in due telefonate in rapida successione protesta veementemente per il trattamento subito dando carico all'interlocutore di riferire ai designatori di "non sbagliare più niente fino alla fine del campionato perchè Galliani è furibondo" e che è ora di mandare anche al Milan qualcuno "che fa il lavoro con noi" e all'argomentazione del Mazzei, secondo vui viene operata una rotazione tra gli assistenti, obietta che l'assistente Puglisi non viene designato da un anno e mezzo per partite del Milan e quindi lo richiede espressamente ed in modo estremamente deciso per il mercoledì successivo (appunto, giorno della partita Milan-Chievo), ricevendo alla fine un'esplicita assicurazione in tal senso che trova riscontro nella domenica successiva, effettiva designazione del Puglisi, unitamente al Babini. [...] il proprio forte disappunto superarono oggettivamente i limiti della doverosa correttezza nei rapporti riferibili all'attività sportiva e di ciò, del resto, sembra consapevole lo stesso Meani quando riferisce del proprio intervento ad Adriano Galliani ("dio bono altro che parlato...gli bestemmiavo parolacce di tutti i colori")"

Il quadro sembra chiaro: Meani contatta direttamente Mazzei, il designatore, e in nome dei torti subiti in passato lo minaccia, utilizzando il timore che la figura di Galliani suscita, ottenendo così la designazione mirata dei due guardalinee. D'altraparte Galliani è perfettamente informato di questi avvenimenti, tant'è che Meani riferisce direttamente a lui l'esito della chiamata. Esattamente quello che si DEDUCE abbia fatto Moggi nel caso di Juventus - Lazio: la "fraudolenta designazione dei guardalinee".
La conseguenza dovrebbe essere lineare: come nel caso della Juventus, essendo coinvolto in una designazione fraudolenta un alto dirigente, si deferisce il soggetto per illecito sportivo (art. 6) e la società rappresentata per responsabilità diretta in merito al grave illecito sportivo. E invece, siori e siore, NO.

Il caro Palazzi, che già si era prodigato nell'elencazione di varie "giustificazioni" non richieste al comportamento di Meani che agisce "maldestramente ed illecitamente per controbilanciare il potere della juve" e altre amenità, diventa improvvisamente sottile.
Secondo il ferreo procuratore la telefonata fra Meani e Mazzei non rappresenta la violazione dell'art. 6 ma del più lieve art. 1 del codice di giustizia sportiva. Ne consegue che Galliani, informato e coinvolto nella faccenda, sia egli stesso da deferire insieme al Milan per responsabilità diretta, ma sempre e solo per l'art. 1.
Infatti, l'illecito sportivo e la violazione dell'art. 6 c'è, ma non è nella designazione fraudolenta come lo era per Moggi, bensì solo nella telefonata successiva che Meani fa ai guardalinee da lui designati per la partita "istruendoli" sulle modalità di applicazione della regola del fuorigioco in quella particolare occasione.
In assenza di intercettazioni che confermino la conoscenza da parte di Adriano Galliani dei contenuti di questa specifica telefonata, che determina la violazione dell'art. 6 (alla buonora), il Milan è sì responsabile, ma lo è solo "oggettivamente" tramite il suo dirigente di secondo piano Meani e non in maniera diretta come lo sarebbe con il coinvolgimento di Galliani.

L'effetto di questa sottile distinzione (e delle numerose mancanze negli atti contestati) è che la squadra del cavaliere non deve temere la serie B.

Applausi scroscianti, donne in delirio, standing ovation e sipario.

Ricapitolando

Nelle ultime edizioni mondiali siamo arrivati:
Germania Ovest '74 - girone preliminare
Argentina '78 - semifinali (quarti, con formula diversa da adesso)
Spagna '82 - finale (vinta)
Messico '86 - ottavi
Italia '90 - semifinali (terzi)
Usa '94 - finale (persa)
Francia '98 - quarti
Corea&Giappone '02 - ottavi
Considerando "ottavi" ha già realizzato una doppietta, voglio credere che passeremo il turno (non importa se soffrendo o meno). Dopo, tutto è statisticamente possibile...

Palle mondiali/3

Vigilia da mal di stomaco per il pomeriggio più lungo della storia per il calcio che si gioca in tribunale e per il Calcio vero giocato in campo davanti a milioni di tifosi. In saletta Ciccsoft davanti alla tv, stessi uomini delle altre partite, fatta eccezione per uno, collegato per tutto il tempo della partita in videoconferenza da Milano per essere spiritualmente con noi, e sostituito fisicamente da uno dei Neuroni Pigroni ben ritrovato in extremis. Coca e birra, bandierone, tensione. Dopo l'uno a uno contro gli Usa via libera al cambio d'abito per tutti i presenti. Non più la medesima maglietta colorata di azzurro propiziatoria ma vestiario libero e c'è chi, come il padrone di casa e sorella, si veste addirittura di arrogante rosso cecoslovacco. Urge reperire maglietta arancione per l'incontro di lunedì contro l'Australia.
* * *
Galvanizzate dalla vittoria, le città esplodono ancora una volta in una pomeridiana torcida festosa, ad uffici aperti e aperitivi in corso. Si narra di giovini sbandieranti a bordo di una Punto verde, ZioEgo urlante dal tettuccio apribile con tricolore, Attimo al clacson, Scralco alle percussioni, Neurone Pigrone regista. Credo oramai di desiderare le vittorie dell'Italia solo per questo successivo momento di pura gioia bambinesca condivisa con chiunque capiti a fianco.
* * *
All'ingresso in campo di Materazzi il coro unanime grida "No! Materazzi no!" e il mio pensiero corre alla testata di questo sito, che vede svettare il difensore azzurro di spalle ai compagni, tra i simboli scelti per rappresentare la Nazionale. Quando la feci ricordo le critiche: "Hai messo Materazzi!". Mi è andata bene. Anche a lui, che quando gli ricapita tanto culo tutto in una volta? Giuro di aver anche detto: "Facciamo entrare Pippo che lui segna di sicuro di rapina", ma so che non mi credereste.
* * *
L'Australia dunque. A vederla giocare questa sera contro la Croazia pare tutt'altro che una passeggiata. Attenzione a non sottovalutare una squadra per noi inedita e molto motivata proprio perchè ha raggiunto un traguardo storico. Se poi è vero, a detta degli azzurri stessi, che la Nazionale gioca meglio e si concentra solo contro le squadre forti allora aspettiamoci pure un match soffertissimo tipico da Italietta che stringe le chiappe fino al novantesimo patendo tutto il tempo.
D'altronde se l'alternativa era la Croazia, meglio così: il derby dell'Adriatico a noi ha sempre creato problemi. Sulla carta, meglio evitare le tovaglia da picnic e giocarci l'accesso ai quarti con una squadra inedita ma comunque inferiore, aspettando che il Pupone azzecchi un cucchiaio e ci diano una seconda punta all'altezza del gravoso compito di impallinare, almeno per una volta cribbio!, la squadra avversaria.
Bene così Italietta, avanti tutta che la strada per Berlino è ancora lontana e da oggi è vietato sbagliare.

Ambiguità

Difensore rudeGiovedì dunque avremmo dovuto scoprire di che pasta eravamo fatti. Idealmente, è stata lanciata questa famosa medaglia dalle due facce, ed è come se fosse caduta sul taglio. Siamo passati, ma giocando male. Siamo agli ottavi, ma grazie ai gol delle riserve. Siamo primi nel girone, ma senza avere dato un'immagine di freschezza, come nell'ormai irripetibile prima partita contro il Ghana. Terminata la prima fase, dove abbiamo incontrato squadre tutt'altro che materasso, non riesco a sbilanciarmi sul reale valore di questa squadra. Certamente, abbiamo avuto nazionali più forti, soprattutto perchè dotati di campioni risolutivi con un colpo di genio, che oggi (vedi Totti imbolsito) non abbiamo. Ma questa Nazionale non è sicuramente inferiore a tante altre che hanno fatto molta strada e sono arrivate in fondo al torneo. Siamo ambigui, dunque, molto pragmatici e con una solidissima difesa (Nesta e Cannavaro stellari), con un centrocampo sorretto dal giocatore più intelligente (Pirlo) e da portaacqua dal fiato lunghissimo (Gattuso, Perrotta). Ci manca un attacco arioso e fasce pungenti come frecce alate. Ci mancano diverse cose, ma nessuna di queste sembra essere indispensabile. Potrebbe bastare uno Zambrotta e un Inzaghi letale, per raggiungere l'insperabile. Non è tempo di bilanci, una sconfitta contro i Canguri sarebbe fallimentare, una vittoria il giusto passo avanti. Lo dico: questa squadra può farcela, ed è soprattutto in questa consapevolezza, dettata dalla Storia e da un presente di sostanza e concretezza, il primo grande successo di questo Mondiale. Siamo in corsa, nonostante le de-ferite che segnano i nostri animi, e mi sembra una buona base di partenza. Il Mondiale infatti, inizia ora.

UPDATE. Lo scorso 10 dicembre 2005, pubblicai un post a commento del sorteggio dei mondiali. Le uniche due squadre non previste sono Australia ed Ecuador, quindi 14 su 16. Mosca, passami il pendolino.

Sipario



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Lontani dall’obiettivo

Stasera tirava una brutta aria in Piazza Verdi, il cuore della città universitaria bolognese.
Ai soliti assonnati poliziotti che presidiano notte e dì la piazza, mentre in via petroni (a 10 metri) l'offerta di droghe leggere di pessima qualità cresce esponenzialmente, si erano sostituiti una trentina di celerini in assetto antisommossa. Verso le 22 un simpatico episodio di guerriglia urbana, con lancio di bottiglie, manganellate e cariche, ha animato la serata.

Dopo aver schivato un paio di enormi fuoristrada nuovi di zecca guidati da impomatati autisti che osservavano incuriositi la scena sfilando verso via San Vitale ho curiosato un po' e ho scoperto che tutto è nato dallo scontro, prima verbale poi fisico, fra i 4 carabinieri che stazionavano nella piazza e un ragazzo che aveva deciso di utilizzare un portone nella via laterale come suo personale gabinetto. Lo sfacciato urinatore non ha tollerato di essere redarguito e urlando ha richiamato gente, i carabinieri hanno furbescamente pensato di calmare le acque spruzzando dello spray urticante negli occhi di qualcuno dei presenti e uno di loro si è beccato in risposta una bottigliata in faccia.
Il passo da una bottigliata a 100 bottigliate è stato breve e la tensione è arrivata alle stelle.

Domani si riaprirà la mai sopita polemica su Piazza Verdi, sui punkabestia, sui giovani che si ubriacano e disturbano il sonno dei residenti, e le conseguenze sono prevedibili: qualche ridicolo divieto "sperimentale" placebo, zero percezione di cosa è realmente problematico e di cosa non lo è, nessuna soluzione e litrate di inchiostro e chiacchiere del solito tenore. D'altraparte da quando c'è Cofferati a Palazzo D'Accursio non si parla d'altro, al punto che fra le polemiche sul rave, le polemiche sui lavavetri, le polemiche sugli orari di vendita degli alcolici, le polemiche sulla sicurezza, le polemiche sul degrado, le polemiche sugli immigrati e via polemicando di tempo per fare qualcosa di concreto, il caro Cofferati, ne ha trovato pochissimo.

Come sempre, in questo marasma di umarells inferociti, rifondaroli cinquantenni rissosi sempre dalla parte dei ventenni casinari (peraltro all'insaputa dei ventenni stessi) e sindaci "ex-speranzedellasinistra" con pesante deficit di capacità di dialogo e mediazione, l'unico assente eccellente è sempre lui: il buonsenso.

Tipo, se vieti giustamente ad un paio di centinaia di ubriachi di urinare sui portoni, sarà ben più semplice spiegarglielo se piazzi un paio di bagno chimici in un angolo. O no?

Video al blogger

Andato come è andato il piano A, si procede con il piano B.
Per prendere parte al piano B è necessario:
- essere un blogger da almeno tre mesi;
- scrivere al mio indirizzo email (costa.francesco[at]gmail.com) segnalandomi l'indirizzo del vostro blog.
Non sarà innocente e genuino come il primo esperimento, ma potrebbe essere comunque interessante. A voi la palla.

Sedici ore

Sedici ore (di cui almeno otto notturne) è il tempo che è intercorso dalla pubblicazione delle sintesi di tutte le partite dei mondiali in uno spazio accessibile a tutti, e l'intervento di un buontempone che ha avuto la brillante idea di cancellare tutto quanto si trovava nell'account Gmail che era stato creato all'uopo.
Lo so, potevo metterli su un server o su un qualsiasi altro spazio accessibile solo a me e permettere a tutti il download. Potevo fare questo, e non sarebbe successo.
Ho voluto mettere i video su Gmail (video che non sono reperibili in rete così come li offrivo, dato che li avevo cercati  ed estratti uno per uno da Youtube) per usufruire di uno spazio enorme e di un traffico illimitato, e per permettere a chiunque volesse di migliorare il servizio, di aggiungere contributi, di segnalare altri link.
Ha funzionato per sedici ore. Poi, il simpaticone di cui sopra ha deciso di lasciare la sua firma: ha avuto su un piatto d'argento quell'opportunità di essere notato che probabilmente nella sua triste e infelice vita reale non ha mai avuto. Buon per lui. I video restano sul mio pc, e gli altri se li cerchino (e li estraggano, e li convertano).
Il suo gesto è servito per dimostrare che la legge che nel mondo reale regola i rapporti delle persone col bene comune - "quel che è di tutti non è di nessuno" - vale anche in rete. Forse a volte dovremmo farci meno illusioni a proposito.

Tutto un programma 2

Le diatribe che hanno come oggetto il programma delle coalizione di governo non sono una cosa nuova, il copione è collaudatissimo: qualche esponente del centrosinistra dice una cosa sensata, come reazione ottiene gli attacchi di tutto il centrodestra seguiti e preceduti dagli attacchi dei peggiori elementi (che non sono pochi) del centrosinistra che bollano la proposta come "non aderente agli accordi e al programma". L'ultimo caso non fa eccezione.
Un paio di giorni fa il Ministro Pollastrini ha detto di stare pensando "ad una legislazione umana e saggia per le unioni di fatto, omosessuali e non, cosa che sta a cuore a voi e a molti di noi".
Puntuale lo "stop" del portavoce di Prodi: "La linea del governo sulle unioni civili rimane quella concordata nella fase di definizione del programma di governo"

Altrettanto puntuale l'intervento della meravigliosa Binetti, la neo senatrice ruiniana della Margherita che si è guadagnata il posto animando il comitato astensionista "Scienza e Vita" sul referendum per l'abolizione della legge fecondazione assistita (grazie Ciccio Rutelli per il magnifico regalo a tutti noi), che ha esternato così: "sono stupita per il fatto che il primo atto pubblico del ministro Pollastrini di cui vengo a conoscenza sia dedicato, tra tutte le possibili destinazioni, al tema delle unioni di fatto...Questo è un tema su cui non c'é accordo su un'iniziativa da parte del governo, né se ne fa menzione sul programma dell'Unione"

Peccato che nel famigerato programma ci sia scritto (pagina 72) questo:

Unioni civili

L'Unione proporrà il riconoscimento giuridico di diritti, prerogative e facoltà alle persone che fanno parte delle unioni di fatto. Al fine di definire natura e qualità di un'unione di fatto, non è dirimente il genere dei conviventi né il loro orientamento sessuale. Va considerato piuttosto, quale criterio qualificante, il sistema di relazioni (sentimentali, assistenziali e di solidarietà), la loro stabilità e volontarietà.

Cos'è che non ho capito bene?

G-mondiali

Brevemente, chè gioca la Spagna. Qui siam generosi, e allora si è pensato di rendere disponibili alla collettività i filmati delle sintesi di tutte le partite dei mondiali. Dove stanno? In un account Gmail:

    username: goalsworldcup
    password: germany2006

I video sono in formato flv. Si aprono con il magico VLC, programma che consiglio a tutti: leggerissimo, facile da usare e compatibile con tutti i formati multimediali esistenti. Se proprio non potete fare a meno del formato avi, la conversione è semplice e veloce con Total Video Converter.

Le chiavi di casa sono alla portata di tutti: come potete immaginare, il gioco funziona finchè tutti coloro che entrano e scaricano i video lasciano tutto così com'è. E' l'occasione buona per dimostrare come il popolo di internet (e dei blog) sappia essere mediamente più civile ed educato di quanto si possa riscontrare nella vita reale. Buona visione!

Buffet

Le migliori foto di LondraNote sparse su alcune cose curiose
trovate a Londra

Le migliori foto di Berlino Do not walk outside this area:
le foto di Berlino

Ciccsoft Resiste!Anche voi lo leggete:
guardate le vostre foto

Lost finale serie stagione 6Il vuoto dentro lontani dall'Isola:
Previously, on Lost

I migliori album degli anni ZeroL'inutile sondaggio:
i migliori album degli anni Zero

Camera Ciccsoft

Si comincia!

Spot

Vieni a ballare in Abruzzo

Fornace musicante

Cocapera: e sei protagonista

Dicono di noi

Più simpatico di uno scivolone della Regina Madre, più divertente di una rissa al pub. Thank you, Ciccsoft!
(The Times)

Una lieta sorpresa dal paese delle zanzare e della nebbia fitta. Con Ciccsoft L'Italia riacquista un posto di primo piano nell'Europa dei Grandi.
(Frankfurter Zeitung)

Il nuovo che avanza nel mondo dei blog, nonostante noi non ci abbiamo mai capito nulla.
(La Repubblica)

Quando li abbiamo visti davanti al nostro portone in Via Solferino, capimmo subito che sarebbero andati lontano. Poi infatti sono entrati.
(Il Corriere della Sera)

L'abbiam capito subito che di sport non capiscono una borsa, anzi un borsone. Meno male che non gli abbiamo aperto la porta!
(La Gazzetta dello Sport)

Vogliono fare giornalismo ma non sono minimamente all'altezza. Piuttosto che vadano a lavorare, ragazzetti pidocchiosi!
(Il Giornale)

Ci hanno riempito di tagliandi per vincere il concorso come Gruppo dell'anno. Ma chi si credono di essere?
(La Nuova Ferrara)

Giovani, belli e poveri. Cosa volere di più? Nell'Italia di Berlusconi un sito dinamico e irriverente si fa strada come può.
(Il Resto del Carlino)

Cagnazz è il Mickey Mouse dell'era moderna e le tavole dei Neuroni, arte pura.
Topolino)

Un sito dai mille risvolti, una miniera di informazioni, talvolta false, ma sicuramente ben raccontate.
(PC professionale)

Un altro blog è possibile.
(Diario)

Lunghissimo e talvolta confuso nella trama, offre numerosi spunti di interpretazione. Ottime scenografie grazie anche ai quadri del Dovigo.
(Ciak)

Scandalo! Nemmeno Selvaggia Lucarelli ha osato tanto!
(Novella duemila)

Indovinello
Sarebbe pur'esso un bel sito
da tanti ragazzi scavato
parecchio ci avevan trovato
dei resti di un tempo passato.
(La Settimana Enigmistica)

Troppo lento all'accensione. Però poi merita. Maial se merita!
(Elaborare)

I fighetti del pc della nostra generazione. Ma si bruceranno presto come tutti gli altri. Oh yes!
(Rolling Stone)

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