Sky ha dichiarato che utilizzare lo streaming è illegale. Allora che venga a casa mia a dimostrarmelo, mentre guardo gratis tutte le partite che la Rai non trasmette.
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E' tutto un equilibrio sopra la follia
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Sky ha dichiarato che utilizzare lo streaming è illegale. Allora che venga a casa mia a dimostrarmelo, mentre guardo gratis tutte le partite che la Rai non trasmette.
ANSA-Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha ribadito la sua denuncia di brogli elettorali dichiarando che sarebbero sparite molte schede bianche, soprattutto nelle regioni del sud. I sindaci delle regioni sotto accusa si sono giustificati dicendo:"Ah erano schede? Pensavamo che fossero delle lenzuola!".
ANSA-Secondo il New York Times centinaia di militanti di diversi paesi furono reclutati da Al Zarqawi per essere addestrati al terrorismo. Nella lista figurerebbe anche il nome di Don Badget Bozzo, il quale era intenzionato a farsi esplodere nella sede milanese dell'arcigay.
Vi piacerebbe gironzolare per il mondo e potervi collegare gratuitamente in ogni dove con il vostro portatile sfruttando qualche connessione senza fili lasciata aperta dal palazzo vicino? Certo molti enti per privacy o per sicurezza sono costretti a criptare il segnale wi-fi per evitare intrusioni nelle loro reti, ma se provassimo a pensare con una filosofia completamente inversa a livello di utenze casalinghe, un po' come quella, vincente, che sta alla base del peer to peer e dei sistemi per la condivisione di file e musica su internet?
Mettiamoci d'accordo: tu a casa hai una connessione adsl senza fili e la lasci aperta, cioè non cripti il segnale, così io posso connettermi alla rete usando la tua banda se dovessi trovarmi nella tua zona, io a casa mia farò la stessa cosa.
La diretta RAI si apre alle 17.15, ben quarantacinque minuti prima del fischio d'inizio della partita inaugurale. Come vuole la tradizione, a differenza delle cerimonie d'apertura delle Olimpiadi, quelle dei mondiali di calcio non le fila nessuno. La stessa Rai opta per chiacchiere in studio, collegamenti con inviati, reclàme.
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Sarà, ma a me la spiegazione non convince per niente.
Pizzul manca. Pesantemente. Passi per la Germania e il TostaRica... ma quando lunedì seguirò il primo match dell'Italia mondiale senza Bruno scoppierò in lacrime.
L'arbitro Tombolini è l'ospite d'onore di queste trasmissioni Rai per i Mondiali. In studio sforna perle di saggezza altrimenti inspiegabili come nell'intervallo del primo tempo, quando ci fa notare come "l'arbitro utilizzi le linee di rasatura del campo di gioco per stabilire i fuorigioco". Sempre il Tombolini, si è aperto un blog dove racconta i mondiali dal suo punto di vista. Il sito personale inoltre, merita una visita, dove specialmente nella sezione "fashion" sfiora il grottesco. Che uomo. Che arbitro.
Per quasi un mesetto, avevamo avuto la sensazione che con questo PresDelCons non ci saremmo divertiti come con l'altro. Per fortuna non è così: racconta le barzellette e gli scappano dette le cose esattamente come al coetaneo di Arcore. Ah, l'età...
Cara Mara Venier, la Rai ti sostituisce con Lorena Bianchetti. Fabrizio Del Noce dice che lei "è un volto molto adatto a Raiuno soprattutto la domenica pomeriggio dalle 14 alle 16, una fascia particolarmente protetta. Ha lavorato con Corrado, canta, balla. Ha le carte in regola per condurre un programma. E poi ho sempre voluto lanciare volti nuovi: se alle persone non si offrono mai chance..." (dal corriere.it del 6/6/06). Il discorso non fa una piega; a parte il ballo, il canto, il volto nuovo e le offerte di chance, ovviamente. Cara Mara Venier, a te risulta che "Del Noce ha parlato con il mio agente Lucio Presta che mi ha riferito cose molto gravi: che io non farò più Domenica in perchè il Vaticano avrebbe esercitato forti pressioni chiedendo il mio allontanamento; e perchè ho condotto una serata per Walter Veltroni. Due ragioni inaccettabili" (dal corriere.it del 6/6/06). Del Noce ha smentito e visto che c'era ha ricordato i problemi della tua Domenica in: "il caso Zequila-Pappalardo, poi l'invito a Melissa P., gli ascolti non sempre ottimi". Cara Mara Venier, anche se fosse vero che il Vaticano non ti vuole, che vuoi che sia. Mi sembra che le ingerenze vaticane su cui discutere siano ben altre. E allora goditi la luna di miele e arrivederci in tivù (ma non è obbligatorio).
Torno a parlare dello scandalo sul calcio dopo un paio di settimane ora che finalmente il quadro sembra completo.
Le informative dei carabinieri sono totalmente pubbliche o almeno così pare, la violazione del segreto istruttorio ha travalicato ogni limite, con la pubblicazione integrale di un dossier su L'Espresso ancora prima che questo fosse trasmesso alla Procura di Napoli che l'aveva richiesto, con tanto di numero di telefonino personale di Marcello Lippi non "oscurato".
Una forma di riconoscimento ufficiale della preminenza del giudizio "della piazza" su quello dei tribunali.
Dalle carte (credo di aver letto davvero tutto il possibile) mi sono convinto che l'inchiesta penale finirà in un nulla di fatto. L'ipotesi di "associazione per delinquere" è tirata per i capelli, lo scopo dei giudici di Napoli è chiaro: mantenere un'inchiesta ed un eventuale processo con altissima visibilità mediatica nelle proprie mani. La concorrenza della Procura di Torino e di quella di Roma si sta già affacciando all'orizzonte, difficile che un eventuale processo resti a Napoli che appare priva dei requisiti minimi di competenza territoriale.
Sono poche, fra le centinaia di telefonate registrate e trascritte, quelle che si configurano come prove non deduttive del reato di Truffa Sportiva. In particolare si tratta delle telefonate fra l'arbitro De Santis e l'ex vice-presidente della Figc Innocenzo Mazzini riguardanti le partite Lecce-Parma e Livorno-Siena del campionato 2004/05. In quelle conversazioni è proprio l'arbitro De Santis a fare chiari riferimenti sul previsto condizionamento del regolare svolgimento delle gare, non si tratta di osservazioni fatte per "interposta persona".
Su tutto il resto del materiale raccolto la giustizia ordinaria potrà fare poco, credo sostanzialmente nulla.
Quello che più interessa me, come il resto dei calciofili italiani, è l'esito del processo sportivo appena avviato dal nuovo Capo dell'Ufficio Indagini Saverio Borrelli.
Qui non si dovranno comminare anni di carcere e pene pecuniarie, ma punti di penalizzazione in classifica, squalifiche sportive, retrocessioni e revoche dei titoli assegnati. Roba seria, insomma.
Regolamenti federali alla mano la posizione di Borrelli prima, che dovrà formulare le richieste di pena, e dei giudici sportivi poi, che dovranno comminarle, è chiara.
Dovranno prendere una decisione su dove inquadrare una nuova fattispecie di comportamento, oggettivamente poco etico, che questo scandalo ha messo sotto gli occhi di tutti: pressioni, influenze, indicazioni e richieste di arbitri da inserire nelle griglie per il sorteggio (sulla cui regolarità sono stati sollevati sospetti non comprovati quindi non considerabili) e guardalinee da designare.
Alla fine, tirando le somme, di questo stiamo parlando non di un illecito sportivo chiaro e "classico" nella forma. Non ci sono telefonate in cui Moggi, tanto per fare un esempio a caso, parla con un arbitro, con un guardalinee o con un designatore per chiedere un comportamento teso a favorire la Juventus o qualsiasi altra squadra. Lo stesso vale per le altre squadre coinvolte, mi riferisco alla Fiorentina, al Milan, alla Lazio, alla Reggina e al Messina. In tutti questi casi i dirigenti di queste squadre, a volte i presidenti stessi, telefonano ai designatori o a chi per loro allo scopo di ottenere "attenzione", "un occhio di riguardo" nella scelta dei direttori di gara e/o guardalinee per loro prossime partite o si lamentano, protestano, perchè non vogliono più la designazione di direttori di gara che ritengono siano "prevenuti" nei confronti della loro squadra.
Quello che è evidente e solare è la commistione, la vicinanza, la manovrabilità, la disponibilità dei designatori ad assorbire queste pressioni, a giocare su due o tre tavoli contemporaneamente allo scopo di accontentare volta per volta la squadra che "si fa sentire" di più, preservando con spregiudicati bizantinismi equilibri politici e di potere interni incancreniti dalla convergenza di forti interessi economici intorno al mondo del calcio.
Resta da stabilire, e non sono i bar dove ci si ammazza a mani nude per un litigio i luoghi preposti per questa decisione, se questi atteggiamenti siano da inquadrare come "Illeciti Sportivi", vale a dire violazioni dell'Art. 6 del Codice Sportivo alle quali consegue la penalizzazione in punti, la retrocessione e la revoca dei titoli sportivi per le squadre coinvolte, o come comportamenti che ledono "la probità e la lealtà sportiva", vale a dire violazioni dell'Art. 1 del Codice Sportivo per le quali sono previste squalifiche, anche a vita, dei dirigenti ritenuti colpevoli.
Nel momento in cui si sarà deciso questo, e il verdetto in merito non è scontato, tutte le squadre "colpevoli" dovrebbero essere punite in una maniera più o meno uniforme.
Per chiunque sia vagamente lucido è difforme dalla realtà dei contenuti delle chiamate intercettate la "classifica dei cattivi" che i giornali si sono divertiti a fare con scarisissima imparzialità e nella quale la Juventus è invariabilmente piazzata al primo posto. Tanto per fare un esempio è chiaro quello che si vuol far dedurre con l'equilibratissimo dossier di Repubblica nel quale non risultano intercettazioni che non coinvolgano Luciano Moggi.
Non è dalla deduttiva ricostruzione a posteriori e a senso unico delle moviole postume e dei risultati ottenuti che si attribuiscono le responsabilità in sede di giudizio, dovrebbero bastare i 9 mesi e le 10mila pagine di intercettazioni a provare l'illecito.
Per ora l'unica cosa che si è stabilita per certo è che, comunque la si voglia chiamare questa "cosa", tutte le squadre coinvolte ne sono protagoniste.
E' giunto nelle sale il sequels di Eyes Wilde Shot (2). Ir film è come fose che la vita vista dagli occhiali di Sandra Mondaini. Un firm molto romanticismo. Si apre con la Mondaini e Pasquale Squitteri in atteggiamento più che esplicito su un tavolo, poi Maradona, poi Luisito Suarez, mentre in cucina Vianello tiene la contabilità. Un film pieno di stranezze turbosatana (una su tutte la scena in cui la Mondaini fa il bagno nella cocaina, che sembra stranita, finché non spunta dalla droga la zampa di un gorilla). Damon Alban dei Blur rapisce la sbirulina, poi se ne innamora, passa 9 settimane di sesso e subbuteo, poi la mondaini lo uccide nel sonno, incitata da Giorgio Tosatti in completo sadomaso e con la dentiera di dracula. Scappa con il giornalista in california, fora un pneumatico, Tosatti muore travolto da una valanga di chiodi, la mondaini diventa una campionessa di snowboard sessuale, sposa Hulk Hogan, poi, a sua insaputa, sposa un cyborg, che però è della polizia, viene arrestata, ma con uno stratagemma fa secco il cyborg, annegandolo in un bagno di cocaina, dopo avergli fatto credere che l'America era stata distrutta. Intanto, Damon Albarn non è morto, torna, vorrebbe sconvolgerla di schiaffi, ma se ne rinnamora e la sposa in quattro e quattrocchi. Il film finisce con loro in un torbida scena di sesso sul tappeto elastico, mentre Vianello tiene sempre la contabilità. Un film divertente, da vedere con tutta la famiglia.
Ho finalmente dato l'esame che mi trascinavo in sospeso da Natale.
Hanno finalmente riasfaltato la mia via, che era più buche che non.
Non succedeva da almeno 16 anni, che io sappia.