Questo certo non ci priva di un centimetro di mondiale, ma è una sorta di trojan horse gettato nelle sublimate arterie del nostro sogno sportivo: il popopopo, il riff adottato come l'inno della nazionale in Germania, che tutti quelli che non pensano si tratti di una sciocchezzuola da discoteca ritiene opera indiscussa di Jack White dei White Stripes, è in realtà un plagio screanzato e senzadio, che il duetto rock ha perpetrato ai danni della FIAT, la quale non si è potuta accorgere a tempo, perché in quel periodo impegnata a fronteggiare lo scandalo trubocrash dei festini coca + trans di Lapo.
In realtà il plagio non è completo, poiché subdolamente i White Stripes hanno cambiato la nota finale di ogni strofa, creando un effetto di aquaplaning legale difficilmente perseguibile.
"Sono stati dei fottuti furbetti psichedelici," scappa da dire al direttore pubblicitario della fiat, Carlo Spezzacaverna, " noi non possiamo farci niente, se non rimpinzarci di vodka per affogare la disperazione del fregamento e consolarci di fare ascoltare nella nostra pubblicità il riff originale, composto da Maddaleno Mezzadri, con la supervisione di Apicella e Ringo Star."
Ma come mai un gruppo rock già abbastanza affermato e piuttosto tendente al miliardario, che ha recitato persino in un film di Jim Jarmush, rischia una querelle legale di proporzioni inaudite, fregando di fatto un jingol a una multinazionale multi potente? Non sarebbe stato meglio per i White Stripes, che ripetiamo, non vivono certo sotto i ponti con le toppe al joypad, pagare i diritti di riproduzione e poter eseguire il jingol in un loro brano, in santa pace?
E' l'inizio della morte per il popopopo? Speriamo tutti in coro di no.
4 Responses to “Scandalo plagio mondiale: il popopopo è solo un riadattamento puerile di un jingol fiat!”