Monthly Archive for Settembre, 2006

Page 2 of 5

Terzismo

Il sito che state leggendo è, secondo le votazioni da poco terminate dei Macchianera Blog Awards 2006, il terzo miglior blog collettivo d'Italia.
Sono in momenti come questi che bisogna ringraziare la mamma che ci ha fatto così funky, salutare gli amici e i parenti e dire che non ci siamo montati la testa eccetera. Tra l'altro mica si vince niente e mica vale una ceppa un premio che viene assegnato da un'Autorità peraltro in concorso. Risate. Però in qualche modo dobbiamo valorizzare questo riconoscimento che ci riempie di viril orgoglio...
Per farvi capire, metti che viene un alieno sulla Terra, e cade in Italia, diciamo a Roma, ferma un passante per strada e si informa:

Alieno: Ciao, scusa mi sai indicare quali sono i migliori blog collettivi qui nel vostro paese?
Passante: Mmm...direi Macchianera.
Alieno: Capisco. E se non ci fosse Macchianera quale sarebbe il "migliore"?
Passante: Zero in condotta, quello che raccoglie le frasi delle note disciplinari buffe che i professori assegnano a scuola, ci han fatto pure un libro pensa un po'!
Alieno: Bellissimo. E dimmi, se non ci fosse nemmeno questo chi sarebbero i migliori in Italia?
Passante: Beh...cazzo se non ci fosse NEMMENO questo allora sarebbero proprio quelli di Ciccsoft!
Alieno: Figo! Suona bene, ci andrò! Grazie Uomo.

Vuoi mettere la soddisfazione di essere i terzi migliori in "qualcosa", in Italia? 🙂

La scuola italiana

Tanti costi, pochi risultati - l'Ocse boccia la scuola italiana
(link)

Siamo alle solite, l’ennesimo articolo che si interroga sui mali della scuola italiana. Disponendo del digitale terrestre, spesso e volentieri incontro simili dibattiti anche su rai Edu, canale quasi dedicato a questo genere di tematiche.
Esiste una costante, negli articoli di cui sopra e nelle trasmissioni del canale dedicato, oltre che in numerose altre pubblicazioni. La costante è che tutti, da molti anni, si interrogano sul perchè dei seguenti punti:

• bassa scolarizzazione a tutti i livelli
• resa insufficiente se paragonata a quella di altri paesi
• scarsa competitività

E naturalmente, la scuola italiana è vista come Moloch che a fronte dei risultati di cui sopra, spende decisamente troppo.
Esistono in verità altri due motivi conduttori che caratterizzano le riflessioni giornalistiche su questo tema:

• Non viene mai (e sottolineo mai) richiesto il parere degli alunni.
• Non viene mai (e sottolineo mai) messa in dubbio la professionalità degli insegnanti.


Qual è il motivo di tutto ciò? E’ presto detto: prima di tutto il nostro sistema scolastico considera gli alunni come soggetti minorati privi di diritti, primo dei quali quello di un’istruzione moderna e interessante che permetta loro di costruirsi come persone libere, critiche e in grado di orientare la propria vita futura attraverso scelte, responsabilità e intelligenza, e non come vasi destinati ad accogliere nozioni imbecilli e noiose calate da un cattedra.
In secondo luogo la nostra classe insegnante (generalizzo, ovviamente, ma le cifre sono basse signori, molto basse) è professionalmente impresentabile.
Lo ripeto: professionalmente impresentabile per un paese moderno.
Inutile quindi, come sostiene l’ennesimo articolo, spalmare le vacanze dei professori lungo tutto l’anno invece che concentrarle nei tre mesi (tre mesi!!!) estivi. Inutile ipotizzare un aumento di ore di istruzione (a fronte degli scandalosi programmi didattici che ci sono attualmente: a che servirebbe studiare 100 ore in più di Dante o Manzoni o di matematica?). Inutile inserire altri due milioni di computer obsoleti nelle aule (tanto, la maggior parte dei professori non li sa usare e quei pochi che lo sanno usare tecnicamente, non li sanno impiegare didatticamente). Inutile scopiazzare la modellistica dei test per la valutazione di derivazione anglosassone (tanto, la maggior parte dei professori, non sa valutare i discenti con queste metodologie, ma dirò di più: l’intero sistema, basato sui due punti elencati sopra, NON è compatibile con questo genere di sistemi di valutazione). Inutile infine far finta di insegnare l’inglese dalle elementari quando i docenti non sanno l’inglese. Inutile, inutile, inutile.
Fino a che non ci sarà un ricambio dell’attuale classe insegnante (salvando le eccellenze, naturalmente, processo misurabilissimo questo, checchè ne dicano i docenti, e per forza!), e fintanto che non ci si renderà conto che gli alunni hanno il diritto di essere formati e i docenti il dovere di formarli, fintanto che non si romperà l’ennesima lobby (che di questo si tratta), il problema non si risolverà. State bene. Cyrano.

Tanti Auguri!

Avevo pochi anni. L'età con i numeri già a due cifre, ma da poco tempo. Possiamo collocarmi in quinta elementare. Ricordo ancora la lettura nascosta, sotto le coperte. Paura di essere scoperta, perchè la mamma non voleva. Assolutamente. "Non sono letture per te", mi diceva. E buttava via i giornaletti.
Il primo numero incriminato è stato quello della bambola assassina.


Ricordo perfettamente la strana mescolanza di eccitazione e paura, vedendo il bambolotto sorridente uccidere la maestra. O forse confondo gli albi e il pupazzo c'entrava poco.
Per molto tempo sono andata in giro vestita come lui. Camicia rossa, giacca nera, jeans e scarpe uguali (ma che scarpe erano? oggi non rammento più). Non mi sedevo con la gamba sopra il bracciolo, nè esclamavo "Giuda Ballerino", ma son solo particolari.
Ho pianto molto. Ho pianto per la scomparsa di Bree Daniels e per il nostro unico amore perduto. Ho pianto per jonny Freks, per Doktor terror.
E poi ho conosciuto il mito di cthulu e Romero e Nosferatu. Insomma, gran parte della cultura cult che mi appartiene proviene proprio da Bonelli Editore... !
Oggy Dylan Dog compie vent'anni. E' poco più piccolo di me, ma ha fatto sognare intere generazioni. Frase scontata ma vera.
Non lo seguo più da quasi cinque anni. I nuovi numeri sono quasi semprep pessimi. Come si suol dire, "ha perso lo smalto". ma sono affezionata a lui, a Groucho, a Bloch.
Dylan Dog è meglio di Zagor. meglio di Diabolick. Meglio di Tex Willer.

Inutile resistere. Bastano poche parole.
"Mi chiamo Dog. Dylan Dog".
E siamo catturati per l'eternità.

Senza internet /3

- Buongiorno, lei è il signor C.?
- Si, buongiorno.
- Sono il pavimentista di PostoSperdutoInAbruzzo
- Ah salve, io sono il figlio, mio padre ora non c'è, è al lavoro
- Ok. Come posso fare per mettermi in contatto con lui?
- Può richiamare verso l'una e mezza, l'una e 45.
- Ok...ehm, perchè gli ho inviato una mail ieri ma non ha ancora risposto...
- Ah guardi, siamo senza internet a casa perchè abbiam cambiato operatore quindi mi sa che non l'ha letta...
- D'accordo, allora chiamo più tardi...magari se posso avere il suo numero di cellulare lo cerco li?
- Eh, mi spiace ma non ha il cellulare.
- Ah allora devo attendere le 13.45 mi sa.
- Eh mi sa proprio di si...mi scusi eh?
- Niente, arrivederci!
- Arrivederci.

(Non si era mai sentita così tanto la mancanza di un servizio a cui si è abituati come la connessione a internet. E non parlo solo di me. Anche la sorellina incomincia a dare segni di cedimento... Abbiamo una data: entro il 3 ottobre dovrebbe essere attiva la tanto agognata linea di NonnoLibero. In caso contrario: SPACCO TUTTO.)

Cattivo pensiero

L'Anno Zero di Santoro è stato battuto per la seconda volta dai Cesaroni.
Berlusconi è perfido. Si serve del "compagno" Claudio Amendola per continuare a perseguitarlo.

La carica degli snob

Bene, adesso ne abbiamo la prova: Pippo Baudo è uno snob. Come si permette di affermare a gran voce che "Dobbiamo smetterla con l'ordinary people" e con i reality? Non si rende conto che così facendo spiazza tutta la platea di finti intellettuali post-moderni che sopra i reality costruiscono fortune, teorie estetiche e sociologiche? Mi chiedo la blogo-sfera come la prenderà, ammesso che qualcuno se ne sia accorto, ma non preoccupatevi: Pippo Baudo da unico superstite tra i Gran Professionisti della Televisione, sarà presto riconvertito dai nostri amici Jalappas Like, in uno "che non ha mai capito niente" o in "un gran furbetto che sui reality c'è campato pure lui!". In effetti, come pretende di andare contro a questa simpatica, sexi e divertente modernità? Abbasso Pippo Baudo! Viva il reality!

State bene. Cyrano.

Gli scienziati affermano: un litro di Whiskey e un piatto di peperoni prima di andare a dormire, possono aiutare a metterci in contatto con gli alieni

alien connectionDa quando i racconti di Jules Verne hanno fatto bisboccia nel nostro inconscio collettivo, dopo la goliardia radiofonica di Orson Wells, che costò la vita a molti, la gente non smette di affascinarsi agli alieni, con tutta se stessa.
Centinaia di università si dedicano a studi alienanti, molti centri seri fioccano come cipster, in tutto il mondo. Si sono costruite gigantesche orecchie radioelettroniche per sentire qualche boutade degli alieni, per capire il loro modo di approcciare l'altro, per sentire se gli alieni cercassero altri "alieni" (si è sempre gli alieni di qualcuno), per capire se bestemmiano o se sanno fare gli scioglilingua o ordinare una pizza al telefono imitando Gillo Pontecorvo.
Dopo innumerevoli miliardi gettati in polvere, un piccolo gruppetto di scienziati, ha scoperto un modo molto più dualcore ed economico per mettersi in contatto con gli alieni:

"Fino ad ora l'errore che abbiamo commesso è stato puramente metodologico; si era convinti che per mettersi inAndrew Rotfl contatto con gli alieni abbisognasse colmare la distanza fisica, concetto la cui stupidità è inversamente proporzionale alla distanza che toccherebbe coprire, in caso di galassie sperdute.
Bisogna mettersi in contatto non spazialmente o temporalmente, ma trovando una dimensione comune, dove le regole spazio-tempo sono belle che buggerate."
Questa è l'autorevole opinione di Andrew Rotfl, un astrofisico fino a pochi giorni fa famoso solo per aver corso nudo a Vienna con una marmitta in testa.

"Abbiamo scoperto che bere un litro di whiskey e mangiare un piatto di peperoni, immediatamente prima di mettersi a letto, in molti casi, con persone predisposte dal punto di vista alienante, favorisce un contatto extraterrestre! Abbiamo già registrato le opinioni di moltissimi uomini, compreso il mio, che raccontano di lunghi colloqui avuti con alieni di tutte le razze e religioni. Presto i nostri studi saranno divulgati integralmente, per ora, vogliate gradire solo queste mie modeste anticipazioni."

Il metodo Rotfl, com'è stato definito in onore del suo inventore, è nato un po' per caso. Il professore, dopo aver letto un libro di William Blake Huxley, con prefazione di Cioran, stava studiano su se stesso quali effetti l'alcool potesse riservare a un astrofisico di chiara fama a venire (l'episodio della marmitta chiarisce molto, ma non tutto); poi un giorno si corica dopo aver bevuto un litro di whiskey in un sol boccone, mangia dei peperoni arcipepati, e si sveglia raccontanto incontri ravvicinati del terzo tipo da tutte le parte.

"Ecco, io voglio profondamente sconsigliare atti emulativi di questo genere. Occore un'assistenza preparata, un controllo continuo, dacché l'indigestione è sempre dietro l'angolo, così come  il coma etilico, e poi, non si sa mai con quali alieni si ha a che fare, per cui proibisco severamente ai dilettanti di mettere a repentaglio la loro vita solo per concedersi un'avventura o per chissà quale morbosa curiosità."

Tre anni di Ciccsoft

Presero dapprima una scatola vuota per pochi soldi. La riempirono di sogni e di idee. Di parole e di fotoricordo. Chiamarono gli amici, da ogni dove. Prepararono il vestito buono, le luci, la musica e gli addobbi, come si conveniva alle grandi occasioni. Poi la cosa sfuggì un po' di mano e prese tutta un'altra piega. E che piega, signori.

Tre anni sono tanti, e a guardarsi indietro viene il torcicollo per quanto a lungo bisogna restare voltati a rileggere cumuli di lettere e parole riversate da queste parti. La cosa che impressiona di più è la continuità con la quale siamo riusciti a produrre opinioni, pensieri ed idee, anche banali, da pubblicare giorno dopo giorno. Mi avessero detto che almeno una cosa nella mia vita, l'avrei portata avanti per tre anni con costanza e quotidianità non ci avrei mai creduto. Se poi si considera che tra alti e bassi, chiusure e riaperture momentanee, questa baracca funziona ormai da sei anni e mezzo allora c'è da restare davvero a bocca aperta. Il tutto senza vedere mai una lira, e sgobbando effettivamente sempre e soltanto in due, nei ritagli di tempo che ormai sono diventati occupazione principale, riducendo il resto, quello importante davvero, a ritaglio. Ma la passione che io e Fabio ci abbiam messo e continuiamo a metterci è quello che ci spinge a continuare, è quello che ci diverte, e che ci tiene vivi. L'idea di non avere nessun punto fisso, di poterci davvero divertire usando il mezzo, come e quando vogliamo, facendo e disfando una materia informe fatta di bit e ossimorico spazio illimitato da riempire di cose.

Ci farebbe piacere vedere crescere nel prossimo anno ancora di più questo giocattolino, grazie ai contributi degli autori, dal primo all'ultimo arrivato, e grazie alla fiducia dei lettori che si è fatta via via crescente. Ci farebbe piacere perlomeno essere all'altezza di ciò che voi vi aspettate da noi, che sia cazzeggio o impegno serioso nell'osservare il mondo che ci circonda e che intrecciandosi con la nostra vita personale ci ha fatto riempire, senza pretese di strafare, pagine e pagine in questi tre anni. A voi, a noi e a chi capiterà da queste parti e vorrà far parte del gioco, l'augurio di un buon proseguimento all'insegna del buon umore. Auguri Ciccsoft.

Ma tu guarda

- Scopro con un pelo di malinconia che non c'è più il Deejay Time. Io ero un "Amico della Cassettina".

- I vicini di casa della madre di Woland, sono quei due imbecilli che non vogliono rimandare in bietolorussia la bambina, sennò si ammazza porella. Com'è piccolo il mondo.

il Viaggio

I biglietti sono nel portafoglio. Lo zaino è pronto, sul letto, in attesa di essere preso tra le braccia.
L'ansia del Viaggio. Ogni volta il treno si trasforma in un grande veliero ed io divengo un Ulisse irrequieto, con lo sguardo lungo, verso l'altrodove (era Buzzati che ne scriveva sempre, dell'altrodove?).
Non è importante la meta. E' il percorso, che conta. ma è una frase scontata, lo so.
Chissà perchè spostarsi è tanto importante. Chissà perchè i chilometri prendono una consistenza eterea, quasi spirituale.
Chissà perchè il cammino esterno è pari a quello interno. Più lontano vado, più immensamente felice divengo.

E' quasi ora. Niente cartoline. Niente telefono.
Un piccolo baratro, tra me e la realtà.
Buona permanenza o Strada, ovunque voi siate.

Buffet

Le migliori foto di LondraNote sparse su alcune cose curiose
trovate a Londra

Le migliori foto di Berlino Do not walk outside this area:
le foto di Berlino

Ciccsoft Resiste!Anche voi lo leggete:
guardate le vostre foto

Lost finale serie stagione 6Il vuoto dentro lontani dall'Isola:
Previously, on Lost

I migliori album degli anni ZeroL'inutile sondaggio:
i migliori album degli anni Zero

Camera Ciccsoft

Si comincia!

Spot

Vieni a ballare in Abruzzo

Fornace musicante

Cocapera: e sei protagonista

Dicono di noi

Più simpatico di uno scivolone della Regina Madre, più divertente di una rissa al pub. Thank you, Ciccsoft!
(The Times)

Una lieta sorpresa dal paese delle zanzare e della nebbia fitta. Con Ciccsoft L'Italia riacquista un posto di primo piano nell'Europa dei Grandi.
(Frankfurter Zeitung)

Il nuovo che avanza nel mondo dei blog, nonostante noi non ci abbiamo mai capito nulla.
(La Repubblica)

Quando li abbiamo visti davanti al nostro portone in Via Solferino, capimmo subito che sarebbero andati lontano. Poi infatti sono entrati.
(Il Corriere della Sera)

L'abbiam capito subito che di sport non capiscono una borsa, anzi un borsone. Meno male che non gli abbiamo aperto la porta!
(La Gazzetta dello Sport)

Vogliono fare giornalismo ma non sono minimamente all'altezza. Piuttosto che vadano a lavorare, ragazzetti pidocchiosi!
(Il Giornale)

Ci hanno riempito di tagliandi per vincere il concorso come Gruppo dell'anno. Ma chi si credono di essere?
(La Nuova Ferrara)

Giovani, belli e poveri. Cosa volere di più? Nell'Italia di Berlusconi un sito dinamico e irriverente si fa strada come può.
(Il Resto del Carlino)

Cagnazz è il Mickey Mouse dell'era moderna e le tavole dei Neuroni, arte pura.
Topolino)

Un sito dai mille risvolti, una miniera di informazioni, talvolta false, ma sicuramente ben raccontate.
(PC professionale)

Un altro blog è possibile.
(Diario)

Lunghissimo e talvolta confuso nella trama, offre numerosi spunti di interpretazione. Ottime scenografie grazie anche ai quadri del Dovigo.
(Ciak)

Scandalo! Nemmeno Selvaggia Lucarelli ha osato tanto!
(Novella duemila)

Indovinello
Sarebbe pur'esso un bel sito
da tanti ragazzi scavato
parecchio ci avevan trovato
dei resti di un tempo passato.
(La Settimana Enigmistica)

Troppo lento all'accensione. Però poi merita. Maial se merita!
(Elaborare)

I fighetti del pc della nostra generazione. Ma si bruceranno presto come tutti gli altri. Oh yes!
(Rolling Stone)

Archivio