Questo vuole essere uno sfogo da "bar". Senza argomentazioni, senza approfondimento.
Solo con il senso di disgusto che sale, con la consapevolezza che tutto è sempre stato così e difficilmente cambierà.
Ieri degli esponenti della Chiesa hanno affermato che "una legge per le coppie di fatto non è affatto fondamentale".
Punto primo: sono stanca di vedere che la Chiesa può aprire bocca sulla politica. Anche Jesus disse che ciò che era di Cesare sarebbe stato di Cesare e viceversa.
Punto secondo: sono soprattutto stanca che i politici ascoltino quello che la Chiesa ha da dire, per paura di perdere elettori e soprattutto per chissà quali inciuci di danaro.
Punto terzo: non è vero che la Chiesa è potente e non si può andare contro di essa. Basterebbe, semplicemente, cominciare a far pagare l'Ici alla SuperPotenza. Scommetto che il suo predominio calerebbe. E di molto.
Punto quarto: un vescovo, un prete, il Papa stesso, non hanno le carte per poter parlare di Famiglia, di Matrimonio o di Unione di fatto. Se il Matrimonio per loro è un sacramento, nella società laica è solo un modo per tutelare i propri diritti.
Nessuna delle figure sopra elencate dovrà mai affrontare i problemi che un contratto come il matrimonio può portare. Non dovrà mai accoppiarsi, trovare una compagna, progettare una vita insieme.
E' un paradosso. Come un macellaio vegetariano.
Ora torno al mio Lambrusco, alla mia scalaquaranta e alla musica da osteria.
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