Anni di gavetta sui palchi più scalcagnati della bassa ferrarese, tra concerti impossibili, serate etiliche, maratone da venti gruppi a botta, concorsi birrosi e cosi via, una reputazione da mantenere, un contegno e un'immagine da "omino ska" da salvaguardare come musicista, artista e ragazzo.
Poi un primo maggio qualsiasi, un attimo prima di cominciare a suonare, davanti ad un centinaio di persone, la tua ragazza, tua sorella, amici vari e non oso immaginare quante altre persone che MI conoscono, sbuca un ragazzetto moro, amico strambo della suddetta sorella - 18 anni suppergiù, visto due volte in vita mia - salta sul palco con due zompi tutto garrulo, mi si avvicina e mi fa:
"Fatti dare un bacino, va. In bocca al lupo." Mi bacia sulla guancia e scende lesto, tornando da dove era venuto.
2008: il rock'n roll, per come lo conosciamo da libri e film, è definitivamente morto, o è meglio se cambio hobby alla svelta.
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