Quattro anni e molte vicissitudini dopo mi ritrovo nuovamente davanti alla televisione per seguire l'intera cerimonia di apertura delle Olimpiadi (voto 7).
Se ad Atene (9) ha prevalso la commozione questa volta per tutta la prima parte della cerimonia ha prevalso lo stupore per la coordinazione (10) quasi militare che ha caratterizzato le coreografie volte a ripercorrere per "fotografie" la storia e la cultura cinese.
Tuttavia quest'eccesso di precisione ha reso il complesso piuttosto freddino.
Nessuna contestazione di alcun tipo, non un capello fuori posto né un fischio a Hu Jintao (2) che se la godeva beato come niente fosse.
Eterna la sfilata delle delegazioni, retoricissimo il commento dei telecronisti RAI (6); un po' triste la sensazione che ogni singolo gesto fosse pilotato (5), dagli applausi alle delegazioni degli stati meno fortunati ai fasci di luce agitati ritmicamente da parte del pubblico.
Nel complesso la tanto decantata parte coreografica della cerimonia per quanto spettacolare a me è sembrata una dimostrazione forte, "bellica", di un regime (2) che in questo momento può parlare di "Cina del mondo" solo in virtù della potenza economica e numerica che rappresenta.
Leggendo qua e là peraltro mi sa tanto che i giornalisti inviati racconteranno concordi tutti la stessa pappardella (4), non che ne dubitassi ma speravo in qualche colpo di scena.
Da oggi il via alle gare che la sottoscritta seguirà compulsivamente immergendosi come ogni quattro anni nello spirito olimpico reso forse un po' meno olimpico dal contesto.
5 Responses to “Olimpiche emozioni (l’ho rubata dalla rai)”