Chiariamo: che si scannino pure a sangue, non mi interessa più di tanto. Sto aspettando la finale di pallanuoto femminile e quindi non ho molto da fare. Ma ora, miei compagni di viaggio nel mondo dei blog, fermiamoci un attimo. Gli Stati Uniti hanno attaccato l'Iraq (ok, è una delle mie solite metafore del cazzo). Breve riassunto della vicenda tramite link, che non mi va nemmeno di starvi a riassumere.
Il lancio del sasso. La reazione. Dagli all'untore. La ripercussione.
Ma non sono i post in se, che mi hanno lasciato un pò basito. Quanto i commenti. Leggeteveli tutti, si è scatenato un vero e proprio assalto contro un atollo. Una singola persona accerchiata da una schiera. E a me queste situazioni impari non mi sono mai state eccessivamente simpatiche. Mi si dirà: il suddetto atollo se l'è cercata, sfociando dal virtuale a insulti personali. Bene, se si sfocia dal virtuale, le questioni si sistemano nel reale. Non si alza su un polverone virtuale. Detto ciò, non avrei scritto questo inutile post, se non avessi letto queste ultime parole: E togliti dalle palle. Un post cazzuto, ma la conclusione mi ha fatto storcere il naso. Da dove si dovrebbe togliere? Dalle palle di chi? Viva il mondo dei blog, così tanto virtuale nel non prendersi sul serio.
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