Monthly Archive for Gennaio, 2009

Google blocca tutti i siti del mondo dannosi

In questo momento, alle 15.45 del 31 gennaio 2009, Google, il più importante motore di ricerca del mondo, è completamente BLOCCATO da qualche tipo di bug che impedisce l'apertura di qualsiasi sito indicizzato al suo interno come potenzialmente DANNOSO.
Ogni sito tramite ricerca da Google è IRRAGGIUNGIBILE, anche, paradossalmente, Google stesso. L'intera rete mondiale è potenzialmente "dannosa" ed irraggiungibile tramite motore di ricerca. Il mondo si ferma.

La pagina che esce ad ogni ricerca

La pagina che esce ad ogni ricerca

Chiave: Google

Chiave: Google

Chiave: Barack Obama

Chiave: Barack Obama

Chiave: Ciccsoft

Chiave: Ciccsoft

A noi ci piace il Bimbo Merdo #2

Un mese con iPhone

Potevo esentarmi dal recensire il prodotto più cool degli ultimi tempi in esclusiva (si fa per dire) per voi? No, infatti. Dopo un mese di utilizzo piuttosto intensivo dell'iPhone dopo gradito regalo nataliero, ecco le mie personalissime impressioni sul chiacchierato melafonino (in due puntate, per non ammorbarvi troppo tutto in una volta e per non perdere troppe lettrici donne).

Partiamo dal principio: Apple iPhone è un telefono, chiamiamolo così, uscito sul mercato nel gennaio del 2007. Il giorno dopo la sua presentazione scrissi un lungo pezzo dove esprimevo i miei dubbi in merito e analizzavo i pro e i contro sulla base delle primissime impressioni. Bene, facciamo che se avete letto quell'articolo ve lo dimenticate completamente ok? iPhone è oggi un telefono assai diverso dalla sua versione d'esordio sia perchè nel mentre è uscita una seconda versione che ne corregge alcuni problemi e ne migliora la dotazione tecnica, sia perchè da luglio 2008 è possibile installarci sopra oltre 15000 applicazioni da un apposito Store online in continua espansione, rendendo di fatto infinite le potenzialità di questo terminale. Se prima iPhone era un telefono oltremodo elegante dalle funzionalità innovative ma limitate, oggi è un dispositivo mobile che fa pure troppe cose: telefonare è quasi la cosa più banale e scontata ma va detto che anche in quello svolge il compito in maniera davvero eccellente.

ASPETTO ESTERIORE: è un terminale elegantissimo e al contempo assai delicato. Non è certo l'ideale al mare o in montagna, in generale in vacanza o per chi fa una vita molto movimentata e disordinata. Il vetro di cui è composto il display anteriore è esposto ad ogni possibile graffio e il retro in policarbonato lucido oltre ad attirare ditate a non finire si graffia al primo appoggio sul tavolo. Quindi: custodia obbligatoria. In pelle, in silicone, di stoffa, ne vendono di ogni foggia e colore e fanno diventare meno cool il telefono ma sicuramente molto più usabile. iPhone è venduto in due colori: nero, con capacità da 8 GB (non espandibili) o bianco con capacità da 16 GB, per un prezzo di poco superiore ma sicuramente più conveniente come rapporto capacità/prezzo. In dotazione ci sono le solite cuffiette bianche che conosce bene chi ha un qualsiasi iPod, ma hanno in più un microfonino a pulsante integrato nel filo, da utilizzare per rispondere alle chiamate e per cambiare le canzoni durante l'utilizzo come lettore musicale.

FUNZIONI BASE: iPhone è governabile interamente con il touch screen ed è privo di tastiera a parte l'unico tasto Home, che permette di ritornare alla schermata principale con le icone dei programmi installati, chiudendo qualunque applicazione. La tastiera (di tipo qwerty estesa come su un computer) è virtuale, disegnata sullo schermo, e manca quindi di ogni tipo di feedback tattile dato dalla pressione di un tasto come nei normali telefoni. In bici, in auto, in condizioni di mani impegnate o di emergenza, diventa difficilmente utilizzabile senza guardare il display e serve comunque almeno una settimana di pieno utilizzo prima di impratichirsi a scrivere senza errori. E' comunque utilizzabile anche con solo una mano digitando con il pollice avendo cura di "beccare" il tasto giusto. Resta forse il punto più debole dell'intero sistema rallentando un poco ogni operazione altrimenti molto semplice e progettata per essere davvero a portata di dito. L'interfaccia a pulsanti in generale è ottimamente disegnata e dall'aspetto accattivante: non ci sono paragoni con altri telefoni, dai Nokia con il loro sistema Symbian ai palmari con Windows Mobile, che appaiono obsoleti al confronto non tanto per funzionalità quanto per l'aspetto e il design del sistema operativo. Buona parte del valore aggiunto di iPhone non è tanto quello che fa ma come lo fa.

La parte telefonica è ben organizzata: la rubrica si scorre facilmente con le dita, si sincronizza con i contatti della rubrica del computer e permette di salvare dei numeri preferiti sempre pronti a portata di mano. Durante la chiamata lo schermo si spegne avvicinandolo all'orecchio mentre si parla, grazie a dei sensori di prossimità che fanno risparmiare parecchia batteria. Il suono è limpido e il volume alto rispetto la media.

La versione per iPhone di Ciccsoft

La navigazione su internet è garantita dalla connessione 3G o Wifi e dal browser Safari Mobile, davero notevole per velocità e resa delle pagine web. Orientando il telefono in orizzontale lo schermo ruota grazie all'accelerometro presente e si naviga in modalità "landscape" così da avere una maggiore larghezza del display e poter leggere più in grande il testo. I siti vengono caricati esattamente come nel browser normale di un computer, quindi minuscoli inizialmente ma con un piccolo tocco di due dita si possono zoomare su un punto preciso per leggere o vedere le foto, si possono utilizzare i form, i link e i menu a discesa come se si navigasse su un piccolo computer dove al posto del mouse si hanno le dita. Unico neo l'assenza di un plugin per Flash, che inficia la visione di ogni sito con contenuti animati sviluppati con tale tecnologia, comunque priva di molto senso su un display ridotto e tendenzialmente in uso per siti-vetrina da godere su un monitor appropriato. La velocità di navigazione è impressionante con iPhone di seconda generazione: con la mia sim Vodafone e il piano dati "Vodafone Pack per iPhone" raggiungo spesso velocità in download che superano il megabit, quindi paragonabili ad una delle prime adsl di qualche anno fa. Per un dispositivo portatile che si connette ovunque è una comodità non da poco. Tempi di attesa quindi piuttosto ridotti e possibilità di fruire il web quasi come in un computer. Anche l'uso delle mail beneficia della connessione di ultima generazione 3G: spedire e ricevere messaggi grazie al client di mail integrato è davvero semplice, con possibilità di sincronizzare la posta con il proprio computer e configurare la propria casella anche per l'invio e la ricezione di allegati. Scattando una foto con la fotocamera integrata di iPhone (piuttosto scarsa ma in condizioni medie di luminosità in esterni più che sufficiente) è possibile infatti oltre che salvarla in memoria, allegarla ad un messaggio di posta da spedire in pochi secondi a qualunque indirizzo o perchè no, pubblicarla sul proprio blog, o su un social network. Si riesce ad aprire e visualizzare, ma non modificare, anche file di Word, Excel e Powerpoint mentre possiamo allegare dal telefono solamente file di immagini, il che può essere un po' limitante e si spera venga migliorato in futuro.

L'uso degli sms è curioso e inizialmente potrà far storcere il naso ma si rivela utile per usi intensi: i messaggi vengono accorpati per conversazioni a seconda del destinatario (una funzione che ricorda la webmail di Gmail) così da archiviare un'unica voce per ogni persona con la quale abbiamo scambiato messaggi e visualizzare per ognuno una sorta di mini chat con fumetti di botta e risposta, molto gradevoli nell'aspetto. Non si possono inviare mms, carenza irrilevante per molte persone in America, dove il sistema non è molto diffuso, e più sentita in Europa dove comunque i costi rimangono elevati. Supplisce tale carenza l'uso delle mail, che se si ha un piano dati incluso con il telefono sono gratuite e comode per inviare immagini, ma il ricevente dovrà avere la possibilità di consultare la mail dal telefono e quindi avere un telefono abbastanza recente. Altra carenza più grave è l'impossiblità di inoltrare un sms e di fare copia incolla di porzioni di testo. Si tratta di gravi lacune nel sistema di messaggi che tocca dirlo è ridotto all'essenziale nonostante l'aspetto elegante: i migliori software di correzione automatica, scrittura e archiviazione restano quelli dei telefoni Nokia.


ALCUNI ASPETTI NEGATIVI: già che siamo in tema di carenze gravi di questo dispositvo ecco alcune cose assai ingiustificate e che potrebbero benissimo essere implementate senza sforzi da Apple ma la loro assenza è ahimè voluta: il Bluetooth è presente ma solo per l'uso con auricolari senza fili, non essendo possibile inviare file ad altri dispositivi o cellulari. Niente scambio di file con il proprio computer oltre a quelli previsti da iTunes come musica, foto e appuntamenti, e niente scambio di foto con cellulari di amici nei paraggi. Ma c'è di più: non è nemmeno possibile, se non con programmi aggiuntivi e tramite artifici un po' scomodi, salvare sul telefono file di altri tipi scaricati dai siti web o dalla posta. Solo documenti Pdf, Word, Excel e Powerpoint, oppure jpeg ed mp3. Tutto il resto semplicemente non esiste per iPhone, che ne vede il nome ma non sa come gestirlo. Manca quindi del tutto un file manager a cartelle dove poter archiviare ogni cosa a piacere, cosa che invece è presente da anni su ogni smartphone Nokia, Palm o Windows Mobile e che per questo rappresentano una scelta più libera da vincoli seppur al momento più obsoleta nel software. Oggi iPhone rappresenta l'avanguardia nel software e nelle possibilità su un telefono cellulare, e i suoi competitor sono ben lontani da riuscire ad imitarne l'interfaccia nonostante escano device touch screen di ogni tipo, ma ogni medaglia ha il suo lato oscuro: Apple adopera su iPhone una politica molto protettiva e chiusa, di fatto opposta all'open source caro al mondo Linux che vorrebbe poter modificare e personalizzare ogni singolo aspetto di un sistema informatico, rilasciandone il codice sorgente all'intera comunità affinchè si possa proseguire ed ampliare liberamente il suo sviluppo. Vedremo nella seconda parte dell'articolo come Apple si sia mossa verso una parziale apertura agli sviluppatori, ma in modo comunque molto controllato.

Google Street View su iPhone

Google Street View su iPhone

Oltre a queste funzioni base e di utilizzo quotidiano ci sono molte altre applicazioni già presenti nel telefono alla prima accensione: fondamentali sono le mappe di Google, riprese pari pari da quelle che conosciamo sul web e dotate di un'interfaccia intuitiva e comodissima. La seconda generazione di iPhone possiede integrato anche un GPS, in grado quindi di localizzarvi in pochi istanti esattamente come un navigatore satellitare per guidarvi a destinazione o indicarvi le località intorno a voi, i ristoranti, i musei, gli alberghi o qualsiasi attività commerciale cerchiate. Ha una precisione accuratissima ma riceve il segnale solo all'aria aperta o in macchina (autobus si, treni no). In tutti i casi in cui il GPS non riceve, iPhone rileva la posizione in cui siamo dalla triangolazione della rete cellulare, quindi facendo capo al ripetitore dell'operatore più vicino, approssimando la posizione di circa 1 Km di raggio. Google maps ha inoltre da poco implementato Street View per le città principali del mondo così con pochi clic si può vedere una foto a 360° di un indirizzo preciso e muoversi con le dita per ammirare il panorama circostante. Giuro: una delle cose più sbalorditive e ben realizzate del telefono, da lasciare a bocca aperta.

C'è poi YouTube, con un player integrato gradevole e comodo per cercare un filmato dalla rete o per vedere quelli più gettonati o dei propri preferiti. Se si è sotto copertura wi-fi iPhone naviga alla velocità della vostra adsl e quindi riproduce il filmato perfettamente, con una qualità che appare paradossalmente migliore del computer per via della minor risoluzione del display di un telefono rispetto ai monitor grandi. Youtube su iPhone è davvero bello da vedere e la dimensione dei suoi filmati appare fatta apposta per dispositivi mobili dove si perde ogni granulosità o compressione video. Se si è fuori casa e si ha a disposizione la sola rete cellulare 3G, il telefono degrada la qualità del video leggermente per permettere la stessa fluidità: il filmato scorre via perfettamente con ottimo audio ma video più sgranato.

Le altre funzioni base sono: calendario e agenda impegni (sincronizzabile con iCal su computer Mac), catalogo immagini (simile ai vari Picasa e iPhoto, in grado di mostrare vere e proprie slideshow delle vostre fotografie agli amici), fotocamera, meteo, orologio mondiale con cronometri e sveglie, calcolatrice scientifica, quotazioni di borsa e, ovviamente, l'iPod, dal design accattivante e moderno, in grado di mostrare a video le copertine dei dischi che scorrono come un jukebox, i testi dei brani, e ogni informazione possibile ed immaginabile, oltre a visualizzare film e video a tutto schermo con una ottima qualità e una fluidità totale pari all'esperienza che si ha su un computer normale. Una pecca? Non legge i Divx, che sono il formato più diffuso per lo scambio di filmati sulla rete e di fatto quindi taglia fuori tutti quegli smanettoni che vogliono guardare interi film su un dispositivo mobile: è necessario convertirli in un formato adatto con qualche software di compressione video (mov oppure mp4 con codifica quicktime H264).

Questo è quello che iPhone fa appena comprato, senza che gli venga aggiunto nient'altro che i vostri contenuti. Collegandolo al computer (Mac o Win) tramite iTunes sincronizza un po' tutto quello che può, dalla rubrica all'agenda alle foto e la musica, portando nelle vostre tasche le cose più importanti del vostro pc. Ma il bello viene solo ora: su iTunes Store, che fino a poco tempo fa era noto solo per la vendita di musica online a 99 centesimi, sono presenti da qualche mese un mare di applicazioni apposite per il telefono Apple, che ne estendono la capacità quasi all'infinito.

Nella seconda parte di questo lungo articolo, tra qualche giorno, vi spiegherò cosa si può fare e cosa no al giorno d'oggi con un telefono di ultima generazione in tasca come iPhone, e converrete con me che dopotutto c'è da rimanere a bocca aperta per come il progresso faccia passi da gigante. Stay tuned!

MMMale, molto Male. Col Tango sul Cuore, chiude anche Emme.

 

bye bye Emme

bye bye Emme

La satira non s'è mai piegata.

E allora com'è che l'ha presa sempre nel culo?
(Fricca 2057)
 
Il Male, Tango, Cuore. Da oggi, anche Emme.
L'inserto satirico de L'unità, presente? Quello che esce il lunedì?
Quello che è da un mese circa che si assottiglia sempre di più? 
Ecco, chiuso. Non c'è copertura finanziaria. 
Il direttore Saracino è stato chiaro con Sergio Staino: non ci sono i soldi.
Anche se L'Unità continua la sua lenta risalita verso il pareggio economico.
Anche se rimane(va) l'ultimo piccolo guizzo di satira nè teatrale nè televisiva, se escludiamo, vabbè, il Vernacoliere. Mica tanto che esiste(va), eh, da aprile 2007. E invece.
Chiuso.
In grande stile, però.
Compratelo, magari, oggi. Soprattutto se non l'avete comprato mai. Una chiusura col botto.
(ambientato in un ipotetico 26 gennaio 2057, nel quale Michele Serra torna a fare il direttore di giornale di satira [sarà abituato? mah] e Silvio vegeta nella formalina, mentre Stefano Disegni in pieno delirio senile racconta di questi "cazzo di anni zero". Visibilio)
 
Se avete la febbre però, e nessuno può andarvi a comprare L'Unità, allora visitate questo sito:
www.scomunicazione.it
Solo se proprio non potete comprarlo, però. 
 
Dài.
 

Non è vero ma ci voglio credere

“I believe you. I don’t understand you, but I believe you”. Non è lo stesso che pensiamo noi spettatori riguardo a “Lost”? Magistrale analisi delle prime due puntate della nuova stagione, su Serialmente.

(via Cidindon)

L’attesa è finita

C'è un giorno preciso in cui mi stuzzica un sottile piacere e sono pervaso di simpatica frenesia. Cade una volta sola all'anno ed è secondo in intensità solo al giorno in cui va in onda la season finale di Lost, in maggio: è il giorno in cui va in onda la season premiere di Lost. Ed è OGGI.

Le classifiche del 2008 rivedute e corrette

Lo so, lo so, avevamo detto che il 2008 veniva impacchettato con la nostra Compilation, quindi ritirare fuori le Classifiche di fine anno, a gennaio inoltrato, appare un tantino pedante. Ma come non dare merito al lavoro di chi non si è voluto accontentare di stilare le proprie posizioni ma è andato oltre?

Mentre si accumulavano nell'aggregatore liste su liste, Arte del Nastrone nel proprio laboratorio segretio tentava di capire quali fossero stati gli album più apprezzati nel Globo Tutto. Una folle ambizione che le ha fatto escogitare assurdi algoritmi per tenere conto dei voti di tutti noi. O quasi, ecco. Vi proponiamo in esclusiva i risultati, comprensivi delle classifiche segnalate dal nostro aggregatore ma non solo (ci sono pure quelle del DiscoBravo, tanto per ridondare...):

01. Fleet Foxes - Fleet Foxes (300 punti)
02. Portishead - Third (273 punti)
03. TV on the Radio - Dear Science (272 punti)

04. Bon Iver - For Emma Forever Ago (251 punti)
05. MGMT - Oracular Spectacular (167 punti)
06. Vampire Weekend - Vampire Weekend (142 punti)
07. Deerhunter - Microcastle (107 punti)
08. Le Luci della Centrale Elettrica - Canzoni da spiaggia deturpata (104 punti)
09. Baustelle - Amen (94 punti)
10. Fuck Buttons - Street Horrrsing (72 punti)

10 punti al primo, 9 al secondo, 8 al terzo e via così, per ogni classifica. Considerate che le classifiche erano tante, con tanti album, e poi riflettete su concetti come tempo libero e voglia di farsi del male. In ogni caso: grazie a chi si è sbattuto!

Io appartengo a chi mi paga di più

Kakà bada ai veri valoriKakà sta per essere scippato al Milan grazie a una vagonata di petrodollari, tale da far impallidire persino l'opulento Silvio. Facile ironizzare sui principi evangelici del buon Ricardino, che sarebbe ora pronto ad accettare l'esplosione del suo conto in banca grazie a cifre "immorali", eppure di morale in questa vicenda non c'è assolutamente nulla. C'è un signore particolarmente ricco che vuole una cosa, la chiede a un signore un po' meno ricco di lui, questi è (ma dai) disposto a concedergliela. Tutto legittimo, così come il desiderio di Kakà di guadagnare di più. A certe cifre forse è anche giusto vendere, considerando che potrebbe essere una delle ultime vacche grasse che innaffiano di latte nero i pascoli italiani: il Milan potrebbe cogliere l'occasione di rifarsi una squadra degna di tale nome.

L'aspetto che veramente stona in tutta la questione è la modesta caratura della destinazione di approdo, il Manchester City, noto ai più per essere la squadra tifata dagli Oasis, forse, che per le prestazioni sportive, difatti oggi si trova in zona-retrocessione. Kakà dunque non ha l'alibi che avrebbe in caso di fuga al Real Madrid (il blasone! la Storia! il palcoscenico prestigioso per regalarmi nuovi stimoli! ecc.), e la sua scelta è nuda come la ipocrisia: vado dove mi pagano di più.
E' questo il dettaglio che stona nella vicenda, anche se mi viene in mente un fanta-parallelismo con Maradona, e il suo passaggio dal Barcellona (squadra tra le più ricche del mondo) al derelitto Napoli (lottava per non retrocedere) nel 1984, per la cifra di 14 miliardi di lire (più o meno 20 milioni di euro attuali). Non mi ricordo (avevo due anni) se all'epoca si gridasse allo scandalo, ci si strappasse le vesti in nome della dignità e del calcio svenduto al vil denaro. Anzi, a me è sempre sembrata una scelta molto naif, e in fondo consolante notare come anche una squadra di bassa-caratura potesse permettersi il Campione.
Oggi però parliamo di 110 milioni di euro, di un emiro che riesce nell'impresa di comprare i sogni di Berlusconi, e tutto appare più sproporzionato e sgraziato.

Certo, se Moratti domani mi compra Messi ad una cifra pari al prodotto interno lordo della Nigeria, sarebbe una geniale e oculata gestione delle risorse.

Giardinaggio

Stefano Disegni è un disegnatore di fumetti straordinario che penso non abbia bisogno di presentazioni. Oltre alle sue mille collaborazioni e a ciò che fa per lavoro ogni tanto disegna qualcosa perchè sente la necessità di farlo e di comunicare qualcosa, un'idea, un pensiero. Quello che disegna lo manda ad un gruppo di indirizzi mail personali, che hanno la fortuna e insieme il gusto di leggere queste strip extra, potendo liberamente girarle ad amici o "farne quel che gli pare". Gli ho scritto qualche tempo fa, chiedendo se potevo avere anche io questo piacere e a quanto pare ci sono ancora cose belle e semplici a questo mondo come una risposta rapida sincera e affermativa. Ecco perchè da oggi condividerò con voi su queste pagine le belle vignette di Stefano Disegni. La prima è sul conflitto a Gaza e fa al contempo sorridere e piangere per la sua drammatica verità.

TheEgo


Malformazioni.

L’Osservatore Romano lancia l’allarme: i figli in provetta rischiano malformazione. Meglio dei vostri che nascono tutti con il peccato originale.

Buffet

Le migliori foto di LondraNote sparse su alcune cose curiose
trovate a Londra

Le migliori foto di Berlino Do not walk outside this area:
le foto di Berlino

Ciccsoft Resiste!Anche voi lo leggete:
guardate le vostre foto

Lost finale serie stagione 6Il vuoto dentro lontani dall'Isola:
Previously, on Lost

I migliori album degli anni ZeroL'inutile sondaggio:
i migliori album degli anni Zero

Camera Ciccsoft

Si comincia!

Spot

Vieni a ballare in Abruzzo

Fornace musicante

Cocapera: e sei protagonista

Dicono di noi

Più simpatico di uno scivolone della Regina Madre, più divertente di una rissa al pub. Thank you, Ciccsoft!
(The Times)

Una lieta sorpresa dal paese delle zanzare e della nebbia fitta. Con Ciccsoft L'Italia riacquista un posto di primo piano nell'Europa dei Grandi.
(Frankfurter Zeitung)

Il nuovo che avanza nel mondo dei blog, nonostante noi non ci abbiamo mai capito nulla.
(La Repubblica)

Quando li abbiamo visti davanti al nostro portone in Via Solferino, capimmo subito che sarebbero andati lontano. Poi infatti sono entrati.
(Il Corriere della Sera)

L'abbiam capito subito che di sport non capiscono una borsa, anzi un borsone. Meno male che non gli abbiamo aperto la porta!
(La Gazzetta dello Sport)

Vogliono fare giornalismo ma non sono minimamente all'altezza. Piuttosto che vadano a lavorare, ragazzetti pidocchiosi!
(Il Giornale)

Ci hanno riempito di tagliandi per vincere il concorso come Gruppo dell'anno. Ma chi si credono di essere?
(La Nuova Ferrara)

Giovani, belli e poveri. Cosa volere di più? Nell'Italia di Berlusconi un sito dinamico e irriverente si fa strada come può.
(Il Resto del Carlino)

Cagnazz è il Mickey Mouse dell'era moderna e le tavole dei Neuroni, arte pura.
Topolino)

Un sito dai mille risvolti, una miniera di informazioni, talvolta false, ma sicuramente ben raccontate.
(PC professionale)

Un altro blog è possibile.
(Diario)

Lunghissimo e talvolta confuso nella trama, offre numerosi spunti di interpretazione. Ottime scenografie grazie anche ai quadri del Dovigo.
(Ciak)

Scandalo! Nemmeno Selvaggia Lucarelli ha osato tanto!
(Novella duemila)

Indovinello
Sarebbe pur'esso un bel sito
da tanti ragazzi scavato
parecchio ci avevan trovato
dei resti di un tempo passato.
(La Settimana Enigmistica)

Troppo lento all'accensione. Però poi merita. Maial se merita!
(Elaborare)

I fighetti del pc della nostra generazione. Ma si bruceranno presto come tutti gli altri. Oh yes!
(Rolling Stone)

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