A capo dell’anno

Non mi è mai piaciuto troppo il capodanno. Più che rallegrarmi per l'anno che arriva, mi rattristo per quello vecchio che se ne va, con il suo carico di vita, di momenti importanti belli o brutti che siano. Dice: ma la festa, il cenone, il trenino e gli auguri con gli amici? A parte la mia atavica paura per i petardi che mi impedisce di rilassarmi e godermi la mezzanotte fin da bambino, onestamente, possiamo farla anche la sera dell'uno, il due o anche il 15 ottobre, il 27 marzo, il 3 agosto questa benedetta festa. Ogni giorno comincia un anno che termina 365 giorni dopo, ma è in fin dei conti una convenzione: trovatene una vostra se vi piace di più. Per me l'anno inizia a settembre, quando Ferrara si svuota dopo le giornate del festival dei Buskers e riaprono tutte le attività ferme per la pausa estiva.

Una cosa semplice che ho imparato con il passare degli anni è che il tempo è un unico lungo percorso e che non ci sono salti netti come quello che festeggiamo la sera del 31 dicembre. Si cresce, si va avanti, si diventa grandi e vecchi, si cambiano luoghi, persone care, abitudini, ma ogni cosa accade a tempo dovuto in una maniera lenta e continua, che il numero dell'anno non riesce ad identificare completamente. Passano gli anni e ci scordiamo di loro: in che anno era quando siamo andati quella volta al mare? E quando ci siamo divertiti ad una festa e c'era quell'amico vestito da scemo? Quando è stata l'ultima volta che ci siamo incontrati per caso in piazza e abbiamo fatto due chiacchiere? Con il tempo finiamo per dimenticare in che anni succedono le cose ma ricordiamo momenti, stati d'animo, quando siamo stati bene e quando siamo stati male. Gli anni al massimo servono alla storia per mettere paletti, ai cronisti per ricordare gli eventi che cambiano il mondo, e a segnare le date di inizio e fine di qualcosa di importante come una vita umana. Per tutto il resto non ci servono i capodanni, ci basta avere spesso momenti felici con le persone che ci sono care a farci stare bene senza l'angoscia di un bilancio a fine dicembre.

Buon proseguimento.

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(La Gazzetta dello Sport)

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(Ciak)

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Indovinello
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