Tutte queste sirene pessimistiche sulla crisi secondo me sono eccessive e deterrenti, anche perchè poi facciamo come quelli che a forza di dire una cosa che non esiste, va a finire che la cosa succede. E' vero che alcune aziende hanno chiuso, altre hanno ridotto di molto l'organico e altre ancora si tengono in piedi sulla cassa integrazione, però bene o male tutto procede. Chi aveva i soldi prima li ha ancora, chi non li aveva non li ha neanche adesso. Voglio dire, abbiamo visto il Po pieno ma anche il Po vuoto, non è la prima volta che ce la passiamo un pò così così, e fare le vittime non serve.C'è poi la gente che ci marcia sopra, vedi gli operai della Fiat che vanno a protestare mentre Marchionne si appresta a chiudere l'affare del secolo, cioè l'acquisizione di Chrisler. Voglio dire quest'uomo, sta facendo qualcosa che potrebbe risollevare di molto il Pil dello stato, allora a che serve protestare, dovresti essere contento. Allora vuol dire che sei il primo tu a pensare che la crisi non ci sia, sennò saresti favorevole a certe misure che possono essere solo benefiche.E' fuori discussione che spesso e volentieri sono stati i giornali ad alimentare certe credenze, perchè certa stampa palesemente di parte ha approffittato di qualche piccolo segnale per innescare falsi allarmismi; noi invece ci siamo sempre preoccupati di sottolineare i segnali positivi e adesso come adesso possiamo dire di aver avuto ragione. Anche quelli che vogliono dire che adesso tutto costa di più, è vero, però è colpa dell'euro. Se non fossimo entrati nell'euro non ci sarebbero state tutte quelle speculazioni che alla fine hanno fatto schizzare il prezzo del prodotto finito alle stelle. Io dico che un pò di crisi i commercianti se la meriterebbero visto quanto ci hanno mangiato sul cambio euro-lira. Però non è mai bello augurare il male alla gente; l'Italia sta bene, dà solo qualche colpo di tosse ogni tanto.