Author Archive for Rachele

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Onestà intellettuale non si vende al mercato.

C'è una sostanziale differenza tra il festival del cinema di Venezia finito a Settembre a Venezia e la festa del cinema che si sta svolgendo Roma in questi giorni.
Venezia ha ricevuto dal Governo la ragguardevole somma di15 milioni di euro. Roma ne ha ricevuti 300 milioni.
Qui di fatto da Prodi i soldi si son visti solo per finanziare il Mose, pompino gratuito bipartisan, e un bel taglio di fondi a Cacciari che si è permesso di dire che quel progetto fa acqua da tutte le parti.

Cacciari l'ha presa con filosofia, commentando che la differenza sta nel fatto che a Roma hanno il Papa. E Veltroni. [Le malelingue poi dicono che là Veltroni ha pure Berlusconi, qualcuno sa perchè]
Solo la smettessero di dire che è "solo" una festa e che "non c'è nessun tipo di competizione".
Verità è che anelano da anni a "farci la zucca", come si dice da queste parti, e se il governo li aiuta ancora un po' come sta strenuamente cercando di fare visto la nostra scarsa tendenza alla paritocrazia, può anche darsi che ce la facciano. Avessero il buongusto di dirlo ad alta voce almeno la cosa avrebbe quasi una parvenza onesta.

La fiera degli specchietti per le allodole.

[Ovvero la Rachele si diletta a parlare di economia, di politica e di cosa farebbe lei per un mondo migliore.]

Non posso entrare nel merito di questioni  troppo tecniche, non sarebbe nelle mie capacità, tuttavia se sento dire che il vero problema dell'Italia è l'evasione fiscale mi ritrovo a chiedermi cosa faccia questa  benedetta Finanziaria per combattere l'evasione fiscale a parte il dare la possibilità a chi studia di costringere con argomenti più validi il proprio padrone di casa palazzinaro a fargli un contratto regolare d'affitto.
La risposta è nulla.
La cosa più ridicola è che ci sta un tale per cui riaprirei d'urgenza i manicomi (che si ritrova a fare il ministro della Giustizia) che si è messo a far notare la tragedia di quei poveri tre gatti sopra la soglia dei 70.000 euro.
Quelli, i tre gatti, ovviamente nessuno li ha interpellati.
Ma a rigor di logica sopra i 70.000 euro, ci stavano prima e ci rimangono anche adesso, continueranno a pagare, un pochino di più forse, ma non inizieranno certo ad evadere per risparmiare 1.000 euro all'anno,  (poi è tutto proporzionato se uno ci fa caso, non è che se uno dichiara 71.000 paga come quello che ne dichiara 81.000 insomma, gli espropri proletari son ben altro)
Comunque nel regno dell'evasione son sicurissima che chi li dichiara si può permettere di pagarli.
Fin qua tutto bene, dicono che i conti son quel che sono e un piccolo sacrificio lo si fa volentieri.
Ma per stanare quelli che ne prendono tre volte tanti senza dichiararlo che si fa?
Nulla, ovvio.


Mastella urlerebbe alla rivoluzione comunista, immagino, se solo si provasse a fargli scucire tre euro in più.
Però bisogna ammettere che detta così suona parecchio come una presa per il culo, insomma, a far pagare un po' di più chi già pagava erano capaci tutti sinceramente.
Lo facevo anche io senza una laurea in economia.

A fare dei sani tagli nel pubblico, in quei posti dove si percipiscono stipendi di comodo, a licenziare chi di fatto non lavora per offrire nuovi posti a giovani che magari s'impegnerebbero se solo gliene venisse offerta la possibilità, insomma a fare della buona pulizia in tutti gli organi statali dove c'è gente che da decenni non fa un cazzo, ecco, a fare quello nessuno ci pensa.
Perchè è il problema della gestione di certi lavori pubblici in Italia. Ci muoiono su quelle poltrone, senza dare forza lavoro in cambio. In Italia non c'è verso ditagliare il pubblico neppure quando diventa un enorme cancrena mangiasoldi.
Impossibile, il cugino dell'amico del fratello della tizia che Ciccio si scopa dev'essere tutelato.

Così come è impossibile impedire che il ginecologo mi chieda 60 euro senza ricevuta e 120 con.
Rispondo brevemente a due prevedibili e faziose domande che potrebbero essermi rivolte: "Perchè non lo denunci?": perchè a Venezia ce ne sono tre in croce, una volta eliminati quelli nessuno sarebbe più disposto a visitarmi e spargerebbero la voce anche al resto della categoria, con buona pace dei diritti del malato.  "Perchè vai dal privato?": perchè al pubblico mancano fondi, e forze lavoro di chi preferisce lavorare in studio, li ho chiamati a Settembre e avevano posto a Novembre, se non tiravo fuori quei sessanta euro probabilmente in questo momento il mio utero avrebbe divorziato da me.
Ma allargare la possibilità di aprire studi privati a nuove leve magari più aggiornati e capaci al fine di abbassare le tariffe e renderle competitive per snellire le liste d'attesa del pubblico (facilitando chi non può permettersi un privato) e guadagnarci tutti "un po'", ovviamente incentivando chi fa sempre le ricevute?
Anche questo banalissimo ragionamento, applicabile a moltissime categorie è ovviamente impraticabile in quanto l'evasore in Italia va sempre tutelato.

Insomma, basterebbero pochi accorgimenti di questo tipo per risanare l'economia italiana, assieme a lezioni di educazione civica obbligatorie per poter usufruire del diritto di godere di qualche piacevole beneficio, tipo "Niente partite se non dimostratedi avere dichiarato almeno un po' questa settimana"
Ma nella felice Italia certe categorie sono sacre, certe altre sono sacrificabili, tendenzialmente i pochi che pagano le tasse.

Ma adesso è arrivata la miracolosa tassa sui SUV che risolverà tutti i problemi di traffico ed inquinamento.
La classica tassa farlocca per guadagnare coi SUV oltre che sulle tasse sul carburante anche sul bollo.
La sottoscritta tasserebbe oltre ai SUV anche le seconde o terze macchine per nucleo familiare (ovvimamente non con un bollo di 1.500 euro ma con una tassa adeguata alla fascia di reddito) ove non fosse comprovata una reale necessità. Poi  utilizzerei quei soldi per un rifinanziamento del trasporto pubblico, incentivando l'utenza ad utilizzarlo, rendendo più vivibili le strade soprattutto nei centri delle città, creando più piste ciclabili, aggiungendo corse, creando posti di lavoro in quel senso.
Farsi una camminata in più in un ambiente con meno macchine pare faccia bene anche a fisico e salute.
Ma anche questo in Italia è improponibile.
In Italia il mio biglietto del treno è aumentato del 50% in quattro anni e il servizio è andato peggiorando in picchiata, perchè in Italia nonostante tanti bei discorsi i soldi vengono usati per tutto fuorchè per migliorare i servizi. Chiunque ci sia al governo, e la cosa triste è che arrivati a questo punto se ne stanno accorgendo tutti.

Infatti i soldi pubbici in Italia vanno spesi per pagare gli appalti di grandi opere che non verranno mai portate a termine, per "risanare" bilanci che sprofondano sempre di più chiunque ci sia al governo e per il mantenimento di tutta la corte di parassiti cui accennavo prima.
In Italia non è che i soldi non ci siano, è che sono proprio investiti e utilizzati male.
Si danno appalti milionari perlavori da 30.000 euro (chi ha a che fare con la burocrazia statale lo sa meglio di me), devono mangiarci un po' tutti insomma.
Tanto pagano i comuni cittadini.

Alice
 si preoccupa per il tfr e fa bene, perchè son tristi tentativi di non far collassare su se stesso il sistema delle pensioni: Si chiede a chi giova, lei, se lo chiedono tutti quelli che han tempo di pensarci, ma la risposta è sempre quella: giova a quei pochi che ci mangiano sopra.
Ovvio, tendenzialmente servirebbe a far sì anche che i soldi del tfr vengano trattati come reali e non come "virtuali", cosa che talvolta accade in determinate forme societarie, ma là si torna al punto base: chi ha i soldi per pagare li tirerà fuori, chi invece sapeva di non averli evadeva già da quel dì.
Alice si consoli pensando che il giorno in cui saltasse il sistema delle pensioni salterebbe per tutti e gli italiani venderebbero di comune accordo palazzo Chigi e buona parte degli edifici pubblici proclamando re qualunque Berlusconi tirasse fuori di tasca sua i soldi per l'aquisto ed il risanamento globale.

E' triste questa finanziaria, è triste constatare dalle dichiarazioni che chi sta al governo neppure l'ha letta (Rutelli in particolare che riesce ad affermare ostinatamente l'esatto contrario di ciò che è scritto), è triste che venga tutelato per l'ennesima volta l'evasore a discapito del bravo cittadino.
E per stavolta non entro nel merito della publica istruzione, che ho già le lacrime agli occhi tra risate e disperazione così.
Specchietti per le allodole vengono passati come grandi rivoluzioni.
C'è chi continuerà a intestare case ai figli per non pagargli neppure le tasse universitarie e far destinare le borse di studio a loro invece che a chi potrebbe averne bisogno.
I SUV saranno tassati e i proprietari delle barche continueranno a pagare solamente l'assicurazione (sia mai che qualche illustre nome sivedesse una supertassa sula sua preziosa barca).
I "liberi professionisti" continueranno a fare nero speculando su chi ha bisogno di risparmiare quei 50 euro.
In Parlamento continueranno a godersi il loro seppur decurtato sempre pigue stipendio e i loro privilegi, tentando di tirare in avanti il governo il tempo necessario per poter vantare il diritto alla pensione parlamentare.

Concludo con un appunto che riguarda la mia realtà da vicino.
Illy diceva su un articolo del corriere della sera dell'altro giorno che il grandissimo sbaglio di questa finanziaria è il tentativo neppure tanto velato di affossare il Nordest, in divesi modi.
I motivi sono svariati, a dirla breve e nel modo più carino che trovo, qui i poteri dei partiti pesano meno che nel Sud Italia, il voto non è propriamente prevedibile perchè si tende a votare la perona piuttosto che il partito, di conseguenza se possono segare le gambe a qualcuno, bilateralmente parlando, le tagliano a noi.
Ma il vituperato ed invidiato Nordest sarà la tomba di questa manovra finanziaria.

Prevenire è vivere

Ottobre 2006.
Campagna Nastro Rosa per la prevenzione del tumore al seno.

"Con un'adeguata ed opportuna anticipazione diagnostica le possibilità di vincere il tumore al seno sono pari ad oltre il 90%".
Basta poco, basta una visita ogni tanto, l'autopalpazione, pochi e banalissimi controlli, un'alimentazione sana, una vita regolare. Sono buone abitudini che è meglio prendere da giovani. E' una forma di cura e di rispetto per se stesse e per il proprio corpo come un'altra. E' difficile pensare di non poter "stare bene" al giorno d'oggi, la malattia viene nascosta, occultata.
C'è chi evita i controlli anche per paura di sentirsi dire che non sta bene, chi per la convinzione atavica che tutto in fondo si risolva da sè, infine c'è chi pensa che tanto non capiterà mai; il seno peraltro in una donna è una parte estremamente importante, soprattutto a livello psicologico, e l'idea che possa avere qualcosa è destabilizzante. Dette così possono sembrare motivazioni assurde, tuttavia è per cause banali come queste che i controlli al seno non sono ancora diventati una banale routine per ogni donna.
L'incidenza del cancro al seno è in costante aumento. Ed il cancro al seno, grazie a quei banali controlli, si può individuare e sconfiggere in tempi rapidi e con altissime probabilità di successo.

Non lasciamo che negligenza e disinformazione facciano più danni della malattia. Prendiamoci cura di noi.

Dicono

Fonti certe al 99% accreditano il leone d'oro al film di Crialese.
Dicono che il film sia stato molto bello e si può pensare che la presenza di un giurato che da anni auspica un leone all'Italia possa essere stata determinante.
Dalla regia la mia vicina di scrivania mi dice che il film era stupendo.

Si rivelasse vera la notizia penso che quantomeno in rai saranno felici di averlo presentato a Venezia anzichè a Roma questo film.
Vincere a Venezia, che "per definizione" è "ostica" al cinema italiano ha un suo valore simbolico. Finalmente Leone sarà felice e contento col suo Leone, e verrà premiato il lavoro di rai cinema e di 01 che da anni portano film di qualità qui al festival senza raccogliere molto. Potevano giocare in casa a Roma e han rischiato venendo a vincere qua.

La Coppa Volpi femminile sembra scontata alla protagonista di The Queen, Helen Mirren, il che, per il nuovo regolamente mette fuori concorso il film per qualsiasi altro film importante.
Per quella maschile son tre giorni che sento dare per certo Castellitto, interprete nel film di Amelio, il che significherebbe un altro riconoscimento al cinema italiano.
Per il resto potrei dire che secondo me Bobby non meriterebbe di tornare a casa a mani vuote, così come Infamous, in corsa nella sezione Orizzonti.

C'è da dire che quest'anno qui si lavora troppo per poter raccogliere in giro notizie, ma arrivassero altre voci si provvederà ad aggiornarle.

--- edit ---

Potrei iniziare ad avere qualche dubbio su Castellitto, non lo vedo tornare.
E se è tornato non l'ho visto.

Edit2:
Mio padre mi comunica che secondo tradizione ha vinto un film cinese.
A Crialese è andato l'argento.
Leone avrà un Leone meno carino, però in Rai oggi festeggiavano lo stesso, ed è quello l'importante.
Il mio informatore dalla sala stampa mi dice che peraltro il cinese meritava.

Il festival è finito e da domani la stampa tornerà ad occuparsi di noi solo in caso di acqua alta o per parlare dell'orrido Mose.
Qualcuno l'ha definito un festival sottotono, vista la scarsa presenza di attori Hollywoodiani. Io posso solo dire che il terzo anno di fila che la qualità dei film in concorso e fuoi concorso è più che soddisfacente, e la giuria si dimostra all'altezza del compito.
Per l'ultima sera tutti lasciano da parte i veleni e le maldicenze sul presunto asse Berlusconi-Veltroni sulle decisioni di Medusa, si tolgono i tacchi, si mettono le scarpe da ginnastica e si va chi a riposare, chi in gita per Venezia con la famiglia e chi in giro per l'ultima notte di bagordi.
E per qualche istante, stanotte, tra le quattro e le cinque, dopo le feste e prima delle partenze, Venezia sarà solo nostra, di noi veneziani che desidereremmo gustarne la pace, ogni tanto.
E domani si ricomincia da capo.
Che qui la giostra non si ferma mai.

Com’è triste guardarti morire

Prende il via la 63° edizione del festival del cinema a Venezia.
Ma quest'anno dietro i lustrini si respira non più il sapore decadente di una città immobile nel tempo, ma il triste gusto di una lenta morte programmata.
Di giorno è impossibile passeggiare per Rialto, per le zone vicino a S.Marco, per l'Accademia e lungo la Strada Nuova, dappertutto vagano orde di turisti spesso organizzati in gruppi capitanati da guide più o meno improbabili.
Una volta gli abitanti si rifugiavano per le "sconte", le stradine, le scorciatoie, le calli strettissime e labirintiche dove i turisti avevano paura ad inoltrarsi.
Adesso li trovi ovunque, quasi irritati verso noi cittadini che li facciamo spostare per entrare nelle nostre case mentre loro bivaccano allegramente seduti sulla nostra porta d'ingresso.
Di fondo, per loro, siamo un semplice impiccio allo sviluppo di una città totalmente a misura di turista.

E' cambiato moltissimo da quando ero bambina.
E ogni tanto ho voglia di piangere seduta all'Abbazia pensando che probabilmente i miei figli non muoveranno i loro primi passi su questi "masegni", in mezzo alla Storia.
Ci sono talmente tante cose da sapere sui piccoli luoghi di Venezia che non basta una vita per narrare le storie dei popoli che qui han trovato riparo.
Eppure non le racconta più nessuno.
Popolo di commercianti per definizione hanno deciso di ucciderci con le nostre stesse mani; tutti i soldi che girano a Venezia grazie al turismo serviranno ad ammazzarci.
L'ha scritto Bianchin, pochi giorni fa, il nostro problema non è l'acqua alta, a quella ci siamo avvezzi da centinaia d'anni.
Il problema di noi, pochi superstiti, è che contiamo meno del due di bastoni quando la briscola va a spade.

Se così non fosse non avrebbero rifinanziato la Grande Opera che qui nessuno vuole.
Grande Opera peraltro inutile e rischiosa per la città che verrà costruita e mai utilizzata per paura di qualche disastro causato da eventuali danni, vedete se non sono profetica.
Se così non fosse non ci terrebbero vincolati a Mestre.
Se così non fosse bonificherebbero Marghera e ne farebbero un nuovo polo commerciale invece di continuare ad avallare lo sciacallaggio turistico.
Basterebbe poco per invertire la tendenza, basterebbe pensare ai cittadini e non pensare a Calatrava.
Basterebbe incentivare chi investe su Venezia come luogo di vita, di produzione e di cultura invece che agevolare chi vende maschere fabbricate a Taiwan e vetri fabbricati in Cina.
Basterebbe investirci, soldi "puliti".
Eppure  nessuno ha il coraggio di farlo.
E la sensazione è che il giorno in cui la mia generazione sarà abbastanza "adulta" per poter fare "davvero" qualcosa sarà troppo tardi.

Così m'appresto ad assistere per l'ennesima volta al Carnevale mediatico generato dal Festival, quel Festival che una volta aveva un nome e ora sta diventando un teatrino grottesco, dove i film migliori passano in sordina a vantaggio dei lustrini.
Finito tutto di noi si tornerà a parlare solo per mostrare i turisti giapponesi camminare scalzi nell'acqua alta.
E la morte continuerà a farsi strada lentamente.

Per passare il tempo

Un giochino per capire quante possibilità avete di farvi assumere dalle autorità aereoportuali.
[Vanity Fair]

E’ la guerra, soltanto la guerra.

Ed è una nuova strage degli innocenti.
Sono del parere che in questo momento dovrebbe semplicemente prevalere la vergogna collettiva.
La vergogna di Israele che non poteva non sapere di un eventuale uso di scudi umani, volendo accettare quella tesi.
La vergogna di quella parte di mondo che condanna Israele nascondendo dietro le parole "necessaria missione di pace" l'operato dei propri contingenti.
La vergogna di un sistema dove le vite innocenti vengono utilizzate come "merce di scambio".
La vergogna di un'Europa che ha ancora bisogno dei "buoni" e dei "cattivi", che cerca un mostro da condannare, che preferisce non vedere le sfumature, e che vuol lavarsi la coscienza dalle sue responsabilità.
E a chi gestisce tutto questo, da una parte e dall'altra manca il rispetto per i morti, per la vita. perchè il motivo per cui questo conflitto esiste e la situazione in Medio Oriente è così tesa è che in fondo "fa comodo" a tutti.
Anche all'Italia, che è in assoluto il terzo esportatore di armi in Medio Oriente subito dopo la Russia e la Cina.
Oggi nessuno ha il diritto di considerarsi "buono", oggi dovremmo semplicemente vergognarci, dell'ipocrisie del nostro paese, di chi ci guida e di chi si ostina ad essere convinto di essere immune da tutto questo schifo.
Un po'  di quel sangue l'abbiamo sparso anche noi

La scarsa informazione è una brutta bestia.

Pochi sanno che in Italia dopo il ghetto di Roma è toccato a Padova (serve registrazione) essere sfregiata, ieri notte.
Purtroppo la notizia è uscita solo sul corriere, peraltro ben nascosta, senza richiami in prima pagina. Perfino il Gazzettino sembra omettere colpevolmente la cosa.
Nessuna edizione di nessun quotidiano online riporta l'accaduto.
Secondo la sottoscritta non è un bel segnale.
E, purtroppo ultimamente sono troppi ad usare un antisemitismo neppure troppo velato come scusa per attaccare la politica di Israele.
Bisogna scindere signori, scindere.
E non dite che sono "i soliti quattro idioti".
Sappiamo tutti quanti che così non è.

Su ru486 e affini

Ultimamente se ne fa un gran parlare, nel bene e nel male.
Ginecologi che procurano cocktail di farmaci che danno effetti simili vengono alternativamente osannati o considerati alla stregua di assassini a sangue freddo.
Spesso chi è a favore del cosidetto "aborto farmacologico" ne parla senza la minima cognizione, ignorando i dolorosissimi effetti collaterali, il peso supportato dall'organismo per riassorbire e smaltire il farmaco ed il trauma psicologico, che, intervento o non intervento, inevitabilmente rimane.
L'aborto farmacologico è doloroso quanto uno spontaneo e nel caso di non completa espulsione di tutto ciò che è da espellere si deve procedere lo stesso al raschiamento dell'utero (come quando dopo il parto una bara sulle goccette, per intendersi, il principio è lo stesso).
Solo che adesso viene presentato come rimedio miracoloso in un'Italia dove abortire per una donna è diventato un iter umiliante ed estremamente complicato.
In un'Italia dove a son di presentare l'astinenza come il metodo più sano per la prevenzione delle gravidanze non viene fatta una corretta educazione sessuale, dove non sono solo gli adolescenti ad ignorare i più banali metodi di contraccezione.
E quel che mi da più fastidio è vedere chi marcia sopra un problema enorme e si nasconde dietro un dito. Anche il rimedio farmacologico dovesse essere migliorato, ottimizzato e tutto il resto basterebbe rendere la sua distribuzione umiliante come lo è adesso per una donna recarsi in un consultorio se il suo non è un caso "disperato".
In Italia siamo a livelli in cui se ti si rompe un preservativo devi aver paura di sostenere lo sguardo di disprezzo del ginecologo che potrebbe rifiutarsi di firmarti la ricetta per la pillola del giorno dopo.
Il problema, purtroppo, è alla base.

Questioni di statistica.

I blogger hanno sponsorizzato i radicali, i radicali han fatto un buco nell'acqua.
I blogger hanno sponsorizzato i quattro sì al referendum per la procreazione assistita e l'affluenza è stata ridicola.
I blogger hanno sponsorizzato Scalfarotto e l'Italia ancora adesso si chiede chi sia Scalfarotto.
I blogger hanno sponsorizzato la rosa nel pugno che secondo loro doveva fare strike di tutto e tutti alle elezioni e i risultati sono stati leggermente diversi.
I blogger erano convinti che Prodi vincesse con un margine molto ampio e si è visto come è andata.
I blogger hanno sponsorizzato il no al referendum confermativo.
Se statistica non mente non ci sarà bisogno di aspettare lo spoglio.

Buffet

Le migliori foto di LondraNote sparse su alcune cose curiose
trovate a Londra

Le migliori foto di Berlino Do not walk outside this area:
le foto di Berlino

Ciccsoft Resiste!Anche voi lo leggete:
guardate le vostre foto

Lost finale serie stagione 6Il vuoto dentro lontani dall'Isola:
Previously, on Lost

I migliori album degli anni ZeroL'inutile sondaggio:
i migliori album degli anni Zero

Camera Ciccsoft

Si comincia!

Spot

Vieni a ballare in Abruzzo

Fornace musicante

Cocapera: e sei protagonista

Dicono di noi

Più simpatico di uno scivolone della Regina Madre, più divertente di una rissa al pub. Thank you, Ciccsoft!
(The Times)

Una lieta sorpresa dal paese delle zanzare e della nebbia fitta. Con Ciccsoft L'Italia riacquista un posto di primo piano nell'Europa dei Grandi.
(Frankfurter Zeitung)

Il nuovo che avanza nel mondo dei blog, nonostante noi non ci abbiamo mai capito nulla.
(La Repubblica)

Quando li abbiamo visti davanti al nostro portone in Via Solferino, capimmo subito che sarebbero andati lontano. Poi infatti sono entrati.
(Il Corriere della Sera)

L'abbiam capito subito che di sport non capiscono una borsa, anzi un borsone. Meno male che non gli abbiamo aperto la porta!
(La Gazzetta dello Sport)

Vogliono fare giornalismo ma non sono minimamente all'altezza. Piuttosto che vadano a lavorare, ragazzetti pidocchiosi!
(Il Giornale)

Ci hanno riempito di tagliandi per vincere il concorso come Gruppo dell'anno. Ma chi si credono di essere?
(La Nuova Ferrara)

Giovani, belli e poveri. Cosa volere di più? Nell'Italia di Berlusconi un sito dinamico e irriverente si fa strada come può.
(Il Resto del Carlino)

Cagnazz è il Mickey Mouse dell'era moderna e le tavole dei Neuroni, arte pura.
Topolino)

Un sito dai mille risvolti, una miniera di informazioni, talvolta false, ma sicuramente ben raccontate.
(PC professionale)

Un altro blog è possibile.
(Diario)

Lunghissimo e talvolta confuso nella trama, offre numerosi spunti di interpretazione. Ottime scenografie grazie anche ai quadri del Dovigo.
(Ciak)

Scandalo! Nemmeno Selvaggia Lucarelli ha osato tanto!
(Novella duemila)

Indovinello
Sarebbe pur'esso un bel sito
da tanti ragazzi scavato
parecchio ci avevan trovato
dei resti di un tempo passato.
(La Settimana Enigmistica)

Troppo lento all'accensione. Però poi merita. Maial se merita!
(Elaborare)

I fighetti del pc della nostra generazione. Ma si bruceranno presto come tutti gli altri. Oh yes!
(Rolling Stone)

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