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E' tutto un equilibrio sopra la follia
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Rallegratevi! Abbiamo finalmente la lista completa dei candidati premier per questo Paese. Ripetete a voce alta e coglietene il significato: Primo Ministro, Presidente del Consiglio, Capo del Governo italiano. Mica cotiche.
Ebbene potrete scegliere addirittura fra 12 personalità di spicco, sicuramente adattissime a guidare il Paese con sapienza ed efficienza. Esse sono:
- Silvio e Walter, evvabbè fin qui niente di nuovo. Li conosciamo entrambi fin troppo bene: uno è quello che strappa i fogli e svende il figlio, l'altro è quello che gira in pullman e prende le multe, che ha candidato un operaio, uno studente raccomandato, un vescovo, un navigatore, un pilota di formula uno, eccetera... pure il vostro vicino è coinvolto.
- Fausto Bertinotti, immarcescibile, verso la fine della carriera politica, sempre dritto come un fuso con i suoi ideali, il suo cashmere e il portaocchiali. Un Presidente d'esperienza.
- Pierferdi. Allo sbaraglio, con la Chiesa dalla sua parte, almeno quella con la C maiuscola, che il resto dei cattolici chissà dove sono finiti, un po' di qua e un po' di là. Fondamentale per votare le leggi, pecorella smarrita prossima al rientro all'ovile a urne chiuse.
- Daniela Santanchè, donna cazzuta come le facevano una volta, l'unica peraltro in corsa tra i big, e che per questo dovrebbe rappresentare da sola l'altra metà del cielo. Donna Daniela presidente assicurerebbe ministri quali Briatore, Smaila, Simona Ventura, e si configura quindi benissimo come candidata per chi vuol vivere leggero, tra reality e champagne.
- Boselli. Ah già, lo SDI che ora è diventato partito Socialista. Quello che fa campagna elettorale con le parolacce. Sono "incazzati neri", ma spariranno come lacrime tra la pioggia, come sempre del resto.
- Stefano Montanari, della lista "Per il bene comune", è uno che merita il vostro voto solo per l'intento. Lui non è corrotto, non cerca poltrone o privilegi da Casta. Non è di sinistra o di destra. Vuole il vostro bene, dei vostri figli. Uno così dovrebbe prendere il 99% no?
- Bruno De Vita, dell'Unione democratica per i consumatori, se eletto presidente, metterà una Coop ad ogni angolo, un Billa vicino allo stadio, alla farmacia, un'Esselunga a lato del benzinaio. I prezzi scenderanno per concorrenza, la frutta e il pane saranno finalmente un bene per tutti come l'acqua. Per un'Italia del benessere. Per un'Italia dalla parte di chi consuma. Ma chi produrrà più?
- Flavia D'Angeli, della Sinistra critica, è scettica su questa Sinistra arcobaleno. Lei aveva proposto falce e martello verde e tricolore per contentare tutte le anime della coalizione, ma han preferito quello stupido simbolo arlecchino. Fatela Presidente e renderà più critico il modo di far politica, senza quaraquaqua e poltrone facili. Discutiamone con lei.
- Stefano De Luca, del Pli, per chi si sente ancora liberale, ma non crede in Silvio e nella visione tutta sua di libertà tinta di azzurro. Cilindro Montanelli, da lassù, approverebbe?
- Marco Ferrando, del Pcl, se eletto presidente spazzerà via ogni dubbio. La salma di Trotsky verrà riesumata definitivamente e resa venerabile in Vaticano. I lavoratori costituiranno un governo popolare che occuperà simbolicamente il paese. Probabile l'instaurazione di un ministero per gli scioperi e un sussidio che accompagni i nuovi nati dall'età dell'asilo a quella dell'ingresso in fabbrica.
- Renzo Rabellino rappresenta infine la Lista dei grilli parlanti. Verbosità al potere. Se lo eleggerete presidente occuperà la fascia preserale dopo il tiggì parlandovi dei risultati del Governo, giorno per giorno, al posto delle estrazioni del Lotto. Beppe Grillo tornerà in tv con un varietà e condurrà Sanremo mettendo al centro tematiche sociali e letture di post ad alta voce tratti dal suo celeberrimo blog. Mantellini sarà finalmente ministro delle comunicazioni, Gianluca Neri quello degli spettacoli, Giulia Blasi delle pari opportunità. Un presidente per tutelare la rete e i suoi adepti, al grido di "più banda per tutti!".
C'è un'anomalia nel sistema politico italiano. C'è un problema maggiore di bipolarismi imperfetti e bilanciati, forse causa di tanti mali, dovuto in larga parte ai media e al fatto che ci troviamo in Italia, terra di mafia e bustarelle, spinte, appoggi, raccomandazioni. Sono i partitini, quelli da cinquepercento trepercento, esaltati dalle tv come se davvero avessero voce in capitolo su qualcosa. Spiace far notare che non cel'hanno affatto, in virtù del pugno di elettori che rappresentano. Eppure in questo Belpaese fanno crollare governi, ricattano poltrone, minacciano crisi. L'esperienza insegna di stare attenti ai ribaltoni dei politici più banderuole e nonostante ciò chissà perchè sono sempre presenti in questo o quel governo.
Due i compiti urgenti: per tv e giornali finirla di riportare al telegiornale anche la loro stupidissima opinione in merito tutti i santissimi giorni su ogni cosa, e togliere visibilità a questi politicanti buoni solo ai salotti di Vespa senza che un briciolo di costruttività venga portata da parte loro nelle sale decisionali del Governo. Per chi governa, crea coalizioni, vuol fare davvero politica: a casa i vari Mastella, Diliberto e altri semina zizzania. Un conto è far politica, un conto è governare il Paese. E per quello non c'è trippa per questa gente, punto e basta. Si ammetta che non hanno la forma mentis, non sono adatti, non sono disposti.
Mi trovavo ieri a riparare l'ennesima adsl non funzionante di un grosso operatore telefonico. A differenza del solito il cd dei driver non era sufficiente a far andare la connessione, che dopo il primo tentativo andato a buon fine ripresentava lo stesso tipo di errore e non si collegava più. Ebbene l'ho fatto e sono qui oggi a testimoniare che a volte, si badi bene a volte, serve a qualcosa. Nella finestra di errore ho cliccato sull'inutile pulsantino ? di Windows. E' comparsa una nota giallina con le indicazioni per risolvere il problema a me nuovo. Gli ho dato retta, risolvendo magicamente in zona Cesarini il problema grazie a Zio Bill. E io ingrato che ne parlo sempre male con tutti i clienti.
Al mattino suonano sveglie circa ogni due minuti. La prima, quella di mia madre, che si alza per le colazioni e il tiggì mattutino. Poi il primo richiamo di mio padre, ritardato di altri 15 minuti di crogiolamento a letto. Poi la mia, ritardata di 10 minuti in 10 minuti fino all'impossibile, tanto che alla fine mia madre spazientita si affaccia a svegliarmi chiedendomi a che metto a fare un allarme se poi non mi alzo. Infine mia sorella: che ne punta due o tre ad orari diversi ma solo una (lo sa bene lei!) è l'ultima ineluttabile ultima chiamata.
Tra le coperte tiepide e un sogno morbido, alzarsi ricomincia ad essere faticoso. E' tornato l'autunno.