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Caduto in basso

Ivan Basso confessaLa cattiva notizia è quasi presentata come buona notizia. Ivan Basso, il più forte ciclista italiano, ha ammesso che sì, effettivamente è compromesso nella famigerata inchiesta sul medico spagnolo Fuentes, quest'ultimo particolarmente ghiotto di globuli rossi di sportivi. Il sangue del più forte ciclista italiano veniva mandato a svernare in Spagna, ma la vera notizia non è tanto il coinvolgimento di Basso in pratiche dopanti, quanto l'ammissione di colpa. Sta tutto in questo scarto l'evidenza di quanto il ciclismo sia ormai affondato nelle paludi del doping: il vero scoop non consiste nel beccare il ciclista con le mani nella marmellata (tale è la consistenza del sangue dei corridori, peraltro), quanto l'onestà di una confessione. Seppure tardiva e, soprattutto, costretta, l'ammissione di Basso merita fiducia. Concordo con Farfintadiesseresani, quindi, che non solo non abbandona Ivan, ma rilancia:

Questo blog, in ottemperanza al dettato del presidente federale, della propria coscienza (oddìo, il blog ha una coscienza? Diciamo "della coscienza del suo autore") e degli dèi del ciclismo calmo continua, inesorabilmente e ora più che mai, a tifare Basso.

D'accordissimo, ma non sui tempi. Tornare da 2 ore di pedalata sull'argine del Grande Fiume, dopo aver assaporato la fatica della bici e il sole negli occhi, e leggere che il tuo ciclista prediletto ti ha ingannato (come fece il suo predecessore nel tifo), fa girare non solo la ruota della bicicletta. Tornerò a tifare Basso tra due anni, smaltita la retorica delusione, per applaudire nuove, vere vittorie di Ivan, tra le macerie di uno sport ormai cortocircuitato.

Buffet

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Si comincia!

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Dicono di noi

Più simpatico di uno scivolone della Regina Madre, più divertente di una rissa al pub. Thank you, Ciccsoft!
(The Times)

Una lieta sorpresa dal paese delle zanzare e della nebbia fitta. Con Ciccsoft L'Italia riacquista un posto di primo piano nell'Europa dei Grandi.
(Frankfurter Zeitung)

Il nuovo che avanza nel mondo dei blog, nonostante noi non ci abbiamo mai capito nulla.
(La Repubblica)

Quando li abbiamo visti davanti al nostro portone in Via Solferino, capimmo subito che sarebbero andati lontano. Poi infatti sono entrati.
(Il Corriere della Sera)

L'abbiam capito subito che di sport non capiscono una borsa, anzi un borsone. Meno male che non gli abbiamo aperto la porta!
(La Gazzetta dello Sport)

Vogliono fare giornalismo ma non sono minimamente all'altezza. Piuttosto che vadano a lavorare, ragazzetti pidocchiosi!
(Il Giornale)

Ci hanno riempito di tagliandi per vincere il concorso come Gruppo dell'anno. Ma chi si credono di essere?
(La Nuova Ferrara)

Giovani, belli e poveri. Cosa volere di più? Nell'Italia di Berlusconi un sito dinamico e irriverente si fa strada come può.
(Il Resto del Carlino)

Cagnazz è il Mickey Mouse dell'era moderna e le tavole dei Neuroni, arte pura.
Topolino)

Un sito dai mille risvolti, una miniera di informazioni, talvolta false, ma sicuramente ben raccontate.
(PC professionale)

Un altro blog è possibile.
(Diario)

Lunghissimo e talvolta confuso nella trama, offre numerosi spunti di interpretazione. Ottime scenografie grazie anche ai quadri del Dovigo.
(Ciak)

Scandalo! Nemmeno Selvaggia Lucarelli ha osato tanto!
(Novella duemila)

Indovinello
Sarebbe pur'esso un bel sito
da tanti ragazzi scavato
parecchio ci avevan trovato
dei resti di un tempo passato.
(La Settimana Enigmistica)

Troppo lento all'accensione. Però poi merita. Maial se merita!
(Elaborare)

I fighetti del pc della nostra generazione. Ma si bruceranno presto come tutti gli altri. Oh yes!
(Rolling Stone)

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