Al Sinatra ci si poteva incontrare davvero chiunque, dal compagno di classe in uno stato di ubriachezza che non avresti mai osato immaginare al bulletto da sala giochi che indossava il bomber 365 giorni all'anno ma le ragazze volevano andare tutte con lui, dal nerd di turno che se ne stava tutto il tempo a navigare in internet sfruttando le pionieristiche postazioni web all'interno del locale a te che non te ne fregava un cazzo della disco perché te la menavi da punk ma poi un salto ogni santa domenica lo facevi e sotto sotto ti piaceva pure un sacco.
Federico, sulle colonne del suo giornale libertario (o liberticida?) apre a freddo uno squarcio enorme sulle Nostre Domeniche di 10 e passa anni fa. Un altro secolo, in un luogo destinato a rimanere negli annali di buona parte della Meglio (e Peggio) Gioventù Ferrarese. Pure io, ebbene sì, ho calcato le piste del Sinatra, uscendone ogni volta con le mie polo spiegazzate grondanti sudore e malinconia per il mancato tacchinaggio. Angeli azzurri, Becks, le due piste disposte su due piani, le vasche infinite, i risultati delle partite scrutati su Internet (rigorosamente con la i maiuscola), le partite alla play, la biondina ubriaca che ti cade addosso e tu le chiedi scusa, le compagne di liceo che ti vedono arrivare per la prima volta e stupite esultano (??), i Lunapop in apertura di pomeriggio, le sigarette accese, i genitori che attraversano la nebbia della Bassa per riportarti a casa.
E l'immancabile proclama pronunciato alle 19 di ciascuna delle (molto poche, in verità) domeniche al Sinatra: "Io qui dentro non ci metto più piede".
Oggi abbiamo 10 anni in più, quel proclama abbiamo imparato presto - prestissimo - a rispettarlo, e siamo diventati maledettamente nostalgici. Passiamo una domenica pomeriggio al freddo - freddissimo - a fotografare 20 anni di una famiglia. Mentre il Socio si strugge a immortalare la sua amata Lancia Dedra, io lo aiuto a staccare pezzi dal planale, nel tentativo di saccheggiare il Passato (che passa, eccome). E mi viene in mente che su quella elegante berlina grigia di altri tempi, io ho ascoltato per la prima volta A day in the life.