Un gruppetto di italiani ricchi si reca nello Yemen, paese notoriamente a rischio, viene rapito e tenuto in ostaggio qualche giorno. Vengono liberati ed ora intervistati ed ospitati in alcune trasmissioni tv che li renderanno quantomeno celebri e ancora più ricchi. E loro, che passano da un mitra puntato contro, e che non ha sparato solo perchè ad un folle girava così in quel momento, ai salotti di Vespa hanno già detto che ci torneranno quanto prima. Ma mica a lavorare o a cooperare come succedeva con i rapiti in iraq...no, in vacanza. Beh, allora il sostantivo pirla sembra calzare a pennello per voi.
Un leader politico che ne ha combinate di tutti i colori, viene colpito da ictus per due volte ma nonostante tutti pare sopravviva ed oggi venga svegliato dal coma. Gli accidenti che l'intero popolo palestinese gli ha tirato non sono stati sufficienti a superare le preghiere di quello israeliano che comunque si trova ora senza una guida importante per il paese. E il processo di pace che fine fa? Sempre e comunque rimandato, rimesso in discussione, bloccato, nei secoli dei secoli. Amen.
Lo scandalo Antonveneta rischia di diventare una nuova tangentopoli e si scoprono giri illeciti di denaro ai politici. Fassino fa la verginella ma ammette di aver fatto il tifo per. D'Alema al giro in barca non ha mai rinunciato e intanto Berlusconi e i suoi hanno messo in tasca miliardi per anni con la Popolare di Lodi senza che nessun elettore battesse ciglio. Però lo scandalo è ben costruito e cade a fagiuolo in questo momento. Non resta che fare i complimenti al Giornale ed attendere la mazzolata che resta comunque in programma per aprile. Quanti voti sposta questa montatura mediatica? Sarei pronto a scommetere non più del'uno, uno e mezzo percento.
Torna libero Ali Agca. Già mi vedo le mamme che impogono il coprifuoco ai piccini. Non uscire che c'è il lupo grigio! Recita le tue preghiere e fila a letto! Curioso che Repubblica e Corriere ieri davano la notizia quasi allarmati con titoloni ad effetto nonostante sia da cinque anni che il signore in questione era stato graziato e si sapeva doveva scontare altri pochi anni per un omicidio nel suo paese. Ad ogni modo, con Agcà libero ecco che andranno a farsi benedire le verità sul complotto ordito contro Giovanni Paolo II e sul caso Orlandi. Un'altra pagina di novecento che rischia di chiudersi e cadere nel dimenticatoio. Insieme alla triste storia di Donatella Colasanti, morta senza aver conosciuto la verità sul massarco del Circeo, non credendo affatto alla tesi della morte in Spagna di Andrea Ghira.
2006, si volta pagina, ma non preoccupatevi. A riempire le pagine dei quotidiani ci sarà, almeno per qualche anno ancora, la mamma di Cogne, unica imputata, unica sospetta, unica assassina di un caso che forse non verrà mai chiuso.
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