Il declino di una civiltà

Ho cominciato a comprare cd originali nel 1994, avevo 12 anni. Il primo lo ricordo ancora. "Stranger Than Fiction" dei Bad Religion (27.500 Lire, ma questa è un'altra storia, "signora mia"), mi piaceva da impazzire. Non avevo ancora il lettore portatile, mi feci la cassetta da sentire nel walkman in spiaggia: un piccolo ragazzino sovversivo.

Da allora ne ho comprati veramente tanti, tutti i soldi che riuscivo a raggranellare durante le feste da nonni, zii dal 1° al 6° grado finivano inevitabilmente in cd, tanto i libri me li comprava la mamma senza dover fare particolari pressioni.

La mia è una passione, feticismo se preferite. Ai tempi compravo veramente delle schifezze immonde, poi, con l'avvento del p2p (napster mio quanto ti volli bene) non ho smesso di acquistarli, ho semplicemente reso più selettivo l'acquisto.

Poche regole: 1. i gruppi "fondamentali" si comprano sempre e comunque, a scatola chiusa 2. le cose nuove prima si ascoltano scaricate, poi si comprano 3. i classici solo a prezzo scontato 4. (questa è recente) a 21.60 non compro nemmeno il disco di mio fratello.

Una cosa, però, l'ho sempre odiata: il bollino Siae.


Quell'odioso adesivo che rovina tutta l'estetica del cd, magari roba sulla quale fior fior di designer ci hanno perso il sonno. Ovviamente è anche impossibile da staccare senza lasciare una traccia imperitura di colla che ti appiccica le dita. La caccia al cd con il bollino inavvertitamente attaccato sopra la plastica protettiva era un mio must, come l'acquisto, in accoppiata, del disco nuovo violentato dallo stemmino e di una nuova custodia vuota con cui sostituirla appena giunto a casa.

I mefistofelici addetti della siae con il tempo si sono fatti più furbi e hanno incominciati ad incollarli direttamente sulle custodie in cartone, ricordo ancora le mie bestemmie nel vederlo appiccicato direttamente sulle polaroid e sulla tracklist della mia preziosissima copia di No Code dei Pearl Jam.

Ogni volta che una cosa del genere accadeva pensavo, da buon uomo della strada: "ah, se stessi in america, loro sì che sono bravi a non metterci gli stemmini! Quello che ci mettono poi è facile da togliere ed è fatto in modo da non lasciare niente sulla custodia. Per questo dominano il mondo e hanno trionfato sul comunismo".

Meno di un mese fa vado fiducioso a comprare dei dischi via internet dagli Usa, ovviamente per il prezzo, ma, anche se non lo ammetterò mai davanti ad una giuria, per evitare il malefico bollino siae.

Questa volta ci hanno superato e doppiato nel male.

Altro che stemmino: ora su qualsiasi disco, sulla custodia come sulla stessa superficie superiore del cd stesso c'è STAMPATO l'enorme logo "Fbi - Antipiracy Warning". Uno shock.

Volevate la prova definitiva che sono una società in decadenza?

Serviti.

13 Responses to “Il declino di una civiltà”


cribbio
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