Caro Paolo Bonolis, il 2005 televisivo è stato il tuo anno. Lo hai inziato con la rincorsa grazie al successo chiavi in mano di Affari Tuoi (da ottobre a dicembre 2004). Poi, da gennaio a marzo 2005, tutti a parlare del tuo Festival di Sanremo di cui non ricordo più il vincitore; Tyson? Da marzo a maggio la stampa ha fibrillato per il tuo contratto: resterà alla Rai o tornerà a Mediaset? Da maggio ad agosto hai alimentato (indirettamente) il tormentone: chi sostituirà Bonolis come apritore di pacchi regionali? Il solleone intanto illuminava il teleingegno di Piersilvio Berlusconi; tu, il re Mida dell'intrattenimento leggero, conduttore del Novantesimo Minuto di Mediaset. A leggere le dichiarazioni degli addetti ai lavori sembrava l'idea del secolo. Un secolo breve. Il re Mida della televisione perde il suo tocco magico toccando il pallone e si fa persino sbranare da Simona Ventura che con Al bano e Enzo Paolo Turchi affonda Un mercoledì da tifosi (una sola triste puntata). Il "tuo" anno si è concluso in seconda serata a lottare per togliere un punto di share a Bruno Vespa. Caro Paolo Bonolis, non so se è questo il senso della televita ma a te che ti importa; vecchio o nuovo conio non ti puoi lamentare.
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