I ragazzi del 2006

TUTTO VERO!Tendo sempre ad escludere l'esistenza del Destino, e penso che qualsiasi successo nasca prima di tutto da noi stessi, dall'impegno e dalle motivazioni fino ad arrivare a quel pizzico di "fortuna", se vogliamo chiamare così la componente casuale a noi favorevole. Tuttavia la vittoria di ieri, data ormai per sempre scolpita nei libri della Storia del Calcio Italiano, credo si spieghi molto così. Se ieri sera dopo 24 anni abbiamo celebrato il quarto titolo ddi campioni del mondo (brividi solo a rileggere questa frase), molto lo dobbiamo al Destino, alla nostra natura che ci portiamo addosso e che questa volta non ci ha penalizzato ma lanciato in volo, e a una benevola predisposizione del Fato. Sensazioni personali, certo. La finale con la Francia è stata la partita dove abbiamo più sofferto nell'intero mondiale. Zidane e compagni sembravano più freschi e più velenosi di noi, nonostante si dicesse che fossero ormai vecchi e logori. Tutt'altro. Fino all'incredibile momento di follia (ma chissà che gli avrà mai sussurrato il buon Materazzi...) Zidane instillava nella nostra retroguardia attimi di incertezza, e nei varchi della difesa italiana stranamente più aperta del solito si infilavano due furetti come Henry e Ribery. Era una Francia praticamente senza punte ma con diffusa pericolosità, quasi più fresca e disinvolta nell'appuntamento capitale della Coppa del Mondo. L'Italia invece si è mostrata titubante e fisicamente incerta all'appuntamento cardine, pur rimediando subito al rigore con Materazzi e colpendo pure una traversa con Toni. Poi nel secondo tempo e nei supplementari abbiamo dato la sensazione di soccombere, di non riuscire a colpire una squadra francese che dava una vaga ma preoccupante sensazione di superiorità. Ed è qui che entra in gioco il discorso destino. In un altro mondiale credo che questa partita l'avremmo finita col perdere: Totti era un'ombra, gli altri difendevano, come da prassi consolidata ( Cannavaro e Buffon a commoventi, a livelli astrali) ma non saremmo mai riusciti ad affondare il colpo decisivo. Eravamo come più vuoti, più stanchi e più smarriti, mentalmente, rispetto alle altre partite del Mondiale. Eppure abbiamo alzato la Coppa, perchè, dopo 24 anni, "doveva" andare così. L'espulsione di Zidane è l'episodio a noi favorevole. Riusciamo ad arrivare ai rigori, quasi volendo consegnare il nostro futuro alla cieca Lotteria. Li segnamo tutti e cinque (!), l'ultimo lo sigla l'Uomo Nuovo venuto dalla C2, Fabio Grosso. La Francia si infrange contro la traversa sul tiro del nostro giustiziere di 6 anni fa, Trezeguet. Trionfo, Cannavaro in piedi sul podio, Lippi sollevato dai giocatori proprio come avvenne per un tale Bearzot. Facile dirlo adesso, ma penso che il Mondiale l'abbiamo vinto con quell'uno-due finale con la Germania. O meglio, abbiamo capito che l'avremmo potuto davvero vincere. E' stato il momento emotivo più bello e significativo. Ieri siamo passati alla cassa, e abbiamo ritirato il premio nel modo più drammatico e lancinante. Il Destino ha voluto che questo gruppo di 23 giocatori, guidato da un allenatore antipatico ma vincente, che ha saputo essere quella vera stella che in campo non avevamo. Non siamo andati avanti per bagliori accesi da fuoriclasse, dei quali come si è visto eravamo sprovvisti, non abbiamo avuti favori arbitrali, non abbiamo mostrato un gioco scintillante. Abbiamo buttato in campo nervi, fortissima determinazione, grandissima capacità di intepretare la partita, assecondandone i vuoti d'aria e sfruttando le correnti favorevoli. Le celebrazioni daranno il giusto tributo alle super prestazioni di Cannavaro, Buffon, Grosso, Materazzi, Zambrotta, Gattuso, Pirlo, e dell'opera magnifica, diciamolo, di Lippi, ma se ora siamo qui a festeggiare lo dobbiamo alla forza di nervi di questa Nazionale baciata dal Destino. Intelligente e pratica, un ingegnere dall'animo artigiano che si è applicata con metodo e passione, per poi guardare in cielo e godere. Dopo 24 anni (l'intera mia vita) aggiungiamo una data, rinfreschiamo gli archivi di immagini, nuove generazioni hanno la possibilità di gridare, una volta di più di Martellini, il grido Campioni del Mondo. Dopo anni di beffe ai rigori o ai golden gol, una generazione di buoni calciatori italiani raccoglie quello che non aveva saputo fare prima, per difetti ed errori propri. Questa volta non hanno sbagliato nulla, dentro e fuori dal campo, sapendo vincere tra le macerie di uno sport piegato dagli scandali. Anche questo contrasto grottesco, sa tanto di un Destino che si diverte a prendersi beffa degli Stolti e dei Furbi, e fa gridare al cielo una Nazionale e una Nazione che voleva (il termine più adatto) questa gioia. Quando "volere" significa piegare gli eventi, ignorarli e saperne costruire di favorevoli, scegliere quasi inconsciamente una strada che ti porta dritto nell'Olimpo del Calcio.

0 Responses to “I ragazzi del 2006”


Comments are currently closed.

Buffet

Le migliori foto di LondraNote sparse su alcune cose curiose
trovate a Londra

Le migliori foto di Berlino Do not walk outside this area:
le foto di Berlino

Ciccsoft Resiste!Anche voi lo leggete:
guardate le vostre foto

Lost finale serie stagione 6Il vuoto dentro lontani dall'Isola:
Previously, on Lost

I migliori album degli anni ZeroL'inutile sondaggio:
i migliori album degli anni Zero

Camera Ciccsoft

Si comincia!

Spot

Vieni a ballare in Abruzzo

Fornace musicante

Cocapera: e sei protagonista

Dicono di noi

Più simpatico di uno scivolone della Regina Madre, più divertente di una rissa al pub. Thank you, Ciccsoft!
(The Times)

Una lieta sorpresa dal paese delle zanzare e della nebbia fitta. Con Ciccsoft L'Italia riacquista un posto di primo piano nell'Europa dei Grandi.
(Frankfurter Zeitung)

Il nuovo che avanza nel mondo dei blog, nonostante noi non ci abbiamo mai capito nulla.
(La Repubblica)

Quando li abbiamo visti davanti al nostro portone in Via Solferino, capimmo subito che sarebbero andati lontano. Poi infatti sono entrati.
(Il Corriere della Sera)

L'abbiam capito subito che di sport non capiscono una borsa, anzi un borsone. Meno male che non gli abbiamo aperto la porta!
(La Gazzetta dello Sport)

Vogliono fare giornalismo ma non sono minimamente all'altezza. Piuttosto che vadano a lavorare, ragazzetti pidocchiosi!
(Il Giornale)

Ci hanno riempito di tagliandi per vincere il concorso come Gruppo dell'anno. Ma chi si credono di essere?
(La Nuova Ferrara)

Giovani, belli e poveri. Cosa volere di più? Nell'Italia di Berlusconi un sito dinamico e irriverente si fa strada come può.
(Il Resto del Carlino)

Cagnazz è il Mickey Mouse dell'era moderna e le tavole dei Neuroni, arte pura.
Topolino)

Un sito dai mille risvolti, una miniera di informazioni, talvolta false, ma sicuramente ben raccontate.
(PC professionale)

Un altro blog è possibile.
(Diario)

Lunghissimo e talvolta confuso nella trama, offre numerosi spunti di interpretazione. Ottime scenografie grazie anche ai quadri del Dovigo.
(Ciak)

Scandalo! Nemmeno Selvaggia Lucarelli ha osato tanto!
(Novella duemila)

Indovinello
Sarebbe pur'esso un bel sito
da tanti ragazzi scavato
parecchio ci avevan trovato
dei resti di un tempo passato.
(La Settimana Enigmistica)

Troppo lento all'accensione. Però poi merita. Maial se merita!
(Elaborare)

I fighetti del pc della nostra generazione. Ma si bruceranno presto come tutti gli altri. Oh yes!
(Rolling Stone)

Archivio