Yearly Archive for 2007

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Il fondo

Credevamo di aver toccato il fondo e invece ci eravamo solo dimenticati che non c'è limite al peggio. Cosa intendo dire? Decameron è stato sospeso per una battuta su Giuliano Ferrara e il tutto è stato comunicato a Luttazzi tramite un misero sms. Insomma la comunicazione si evolve, l'intelligenza no. Una volta erano i politici a censurare la satira, ora possono farlo anche i leccapiedi. Due domande: sarà questo il fondo? Perchè Benigni se l'e -giustamente- presa con Ferrara in prima serata e non ha subito alcuna ritorsione? Meditate gente, meditate.

Basta con i blog – giornata 2

Oggi è il secondo giorno che non bloggo. Oddio che termine odioso bloggare l'ho sempre odiato. Diciamo che è il secondo giorno che non scrivo sul blog. Riassunto delle puntate precedenti: ieri ho smesso di avere un blog e son qui a raccontarvi come va. Innanzitutto grazie per le parole di conforto e di commiato: non mi ha cagato praticamente nessuno a parte chi era meglio non lo facesse. Nessuno che si sia strappato i capelli, nessuno che abbia detto mi dispiace, oppure era ora non ne potevamo più. Evidentemente il mio apporto alla blogosfera è pari a zero, tondo tondo. E pensare che sono un blogger con 5 anni di onorata carriera, magari un mazzo di fiori, un pensierino faceva piacere. Vabbè.
Da quando non ho più un blog ho un sacco di tempo libero. Ieri ad esempio ho potuto dar retta ad un mio amico che di recente si è convertito al Mac dopo che tanto ne decantavo le lodi. Mi ha chiamato dall'Inghilterra dov'è in Erasmus per dirmi che sul Macbook gli è uscito un punto interrogativo sullo schermo e non si avviava più. Ho dovuto dargli la terribile notizia che, come tanti altri macbook di quella serie, anche il suo disco fisso era partito per la tangente e con esso tutto il suo contenuto. Sono stato male per lui e per me che l'ho preso da poco e incrocio le dita nonostante il disco sia di marca differente.
Ma dicevamo, bisogna cercare di smettere, di fare qualcosa di più edificante. Sul modello di un'amica che sta cercando di smettere di fumare e mi raccontava i metodi che usano al centro antifumo ho pensato di fare di tutto per tenere lontano da me questo sito in modo tale da non ricadere in tentazione. Ho cancellato tutti i link, le password che avevo salvate, i dati di configurazione. Per scrivere questo non sapete la fatica che ho dovuto fare per ricordarmi tutte le chiavi di accesso. Per fortuna ho ritrovato un foglietto in un cassetto con alcune indicazioni.
Comunque sono stato proprio bravo. Ieri per esempio ho controllato se c'erano commenti solo 22 volte durante la giornata e, visto che non ne arrivavano, ne ho scritto uno io per farmi compagnia. Oggi per tenermi impegnato farò l'albero di Natale, e poi i prossimi giorni sono convinto sarà tutto in discesa: il Natale alle porte, i regali da fare e alcune faccende da sbrigare faranno il resto. Poi le vacanze natalizie dove notoriamente ci si abbuffa e non si sta tanto a pensare al blog. Posso farcela dai. E' il momento giusto.

Mi disintossico: basta con i blog

blog_tote_bag.jpgPrendo una soffertissima decisione: la smetto con i blog. Non scriverò altri post, o leggerò altri blog. Un po' di disintossicazione e tante altre cose da fare. Basta pomeriggi persi a leggere pensieri altrui. Lascio Ciccsoft nelle ottime mani del socio Attimo e degli altri autori. Da domani vi racconterò come sta andando in un post quotidiano o anche in un paio di post quotidiani. Anzi magari farò tre post al giorno, uno al mattino, uno al pomeriggio e uno la sera. Certo che in un multiblog magari può essere seccante. Forse è il caso che mi apra un blog per raccontarvi come stia riuscendo a smettere. Ad ogni modo, è stato bello. Buona fortuna a tutti.

Notizie in breve

Il Dalai Lama ha profetizzato: "Potrei rinascere donna". Su Repubblica si chiedono "E se il Dalai Lama si reincarnasse in una donna?". Beh... credo che ci proverei.

– Ciao! Ci siamo già visti?
– Può darsi... Tibet? Duecento anni fa?

– Ciao! Come ti chiami?
– Dalai Lama.
– La dai cooosa?

– Ciaobbella! Ti hanno mai fatto raggiungere il Nirvana?
– Ogni giorno. Cinque volte.

No, non funzionerebbe mai. Litigare con una donna il cui nome significa "Oceano di saggezza". Già vogliono avere sempre ragione...

Pronto a uscire il nuovo film di Sylvester Stallone. Tornerà a vestire i panni di Rambo. In questo episodio John Rambo, stanco dei continui soprusi dei suoi compatrioti verso i reduci di guerra, decide di autoesiliarsi in un paese più tranquillo. La Jugoslavia. La situazione però degenera e Rambo capisce che è meglio cambiare aria. Afghanistan. Ma i suoi ex-colleghi americani, ancora rancorosi nei suoi confronti ("Hai fatto un film dove liberavi l'Afghanistan dai russi e la lasciavi nelle mani dei talebani, complimenti!", era il 1988), arrivano anche lì. Costretto a fuggire, John trova riparo nel deserto. È l'Iraq.
Di lui si perdono le tracce per diversi anni, fino ai giorni nostri, quando il colonnello Trautman riceve una cartolina dal suo vecchio amico. "Qui fa caldo, ma almeno non ci bombardano. Bacioni dall'Iran, John Rambo".

Dietro ogni grande uomo c’è un ghost writer

È l'ultima moda tra i vip. Spesso costretti a districarsi tra shopping e vita mondana, sempre inseguiti da paparazzi e giornalisti. E quando questi ultimi chiedono interviste? I vip non hanno tempo e il pericolo della gaffe è sempre dietro l'angolo. Che fare allora? La novità è il ghost writer per interviste.
Vive nell'ombra. Spesso indossa una maschera e corteggia la Stella della Senna. Il più famoso di loro è il Tulipano nero, ma non era reperibile. Troppo impegnato a scrivere le interviste di un famoso presidente. Americano. L'altro è Simcam. L'ultimo suo impegno è stato sostituire Luigi Berlusconi per la rivista Style.
Ecco alcuni stralci dell'intervista rilasciata dal finto Luigi per il mensile del Corriere.


Non sarà per caso un bamboccione?
Buongiorno anche a lei! Lo dice in termine spregiativo. Noi bamboccioni abbiamo anche tante belle qualità. Guardi qua, ad esempio: se mi preme i polsi, riesco ad inviare sms e a cambiare canale; se mi preme sul cuore, dico "Ti voglio bene!"; se preme più in basso, scoreggio. Ma questo è un difetto, un errore facilmente risolvibile nella versione 2.0. E i bambini adorano noi bamboccioni.

Bamboccione alla Padoa Schioppa: uno che non si scolla dalla casa di papà neppure a spingerlo fuori.
Veramente io me ne sarei anche andato da casa di papà. Ma è talmente grande che mi sono perso. Pensi che abbiamo pure un vulcano.

Durante lo stage faceva anche le fotocopie? Portava il caffè?
Beh... ricordo una stagista americana che faceva cose molto peggiori.

Papà che dice: contento?
Lui è sempre contento. Per via del lifting, sa? Con tutto quel tirare, ora ha sempre il sorriso.

Una fortuna, questa passione per la finanza. Mettiamo che avesse voluto fare il pittore o il ballerino. Come l'avrebbero presa a casa?
Ma io ho sempre voluto fare tutte queste cose! Non per niente sono figlio del presidente operaio. Io sarò il primo finanziere ballerino.

Com'è andata a scuola con la scorta?
Molto bene. A parte sedersi tutti nello stesso banco.

Qualche fregatura l'ha mai presa?
Come no! Ma tutte le mie fregature avevano i capelli biondi.

Amici comunisti?
Ne avevo, cosa crede? Quando andavo a scuola. Non ci si chiamava tutti compagni?

E la tv? Ha mai pensato di andarci a lavorare?
La guardo. Soprattutto i programmi di Costanzo e del marito. In quanto a lavorarci, non so se sarei in grado. Forse se qualcuno insistesse...

D'accordo, niente tv. E quando prendono in giro suo padre che fa? Cambia canale?
Scherza? È il suo bello!

Il limite qual è?
Ma guardi, fosse per me, fino alla coprofagia tutto fa ridere.

È successo?
Della coprofagia?

La diverte anche Grillo quando chiama suo padre «psiconano»?
Buhahahahaha!

È nato il nuovo Partito del popolo delle libertà: meglio un padre presidente del Consiglio o che sta all'opposizione?
Nel suo nuovo partito, mio padre andrà oltre. Occuperà entrambi i ruoli.

L'ultimo no detto da suo padre?
Recentemente gli ho chiesto se Gasparri finge di essere così.

Mai avuto paura che i suoi divorziassero?
No. Mio padre ha metodi molto persuasivi.

E la lettera che sua madre ha scritto a Repubblica?
In effetti quella lettera non l'ha scritta proprio mia madre. È opera di un ghost writer per lettere di mogli di premier.

Che rapporto ha con i soldi?
Ottimo. A volte sembrano proprio piovere dal cielo. E per questo che mi chiedo il perché tanti italiani si lamentino.

Mai fatto a botte?
Oh sì. Le mie guardie del corpo hanno fatto un ottimo lavoro.

Come deve essere una ragazza per avere qualche chance con lei?
Rossa. E aprire tanti circoli della libertà.

Cosa non dovrebbe fare Francesca?
Niente. Lei è sempre a casa che aspetta me.

È molto corteggiato?
Assolutamente no. Non è facile per una ragazza accettare che il proprio ragazzo sia schifosamente ricco, girare su macchine potenti e frequentare solo posti d'élite.

Questa è una bugia...
Lo so. Ma volevo dare una speranza a tutti gli altri.

L'eredità Agnelli sta scatenando una battaglia giudiziaria: è il destino delle grandi famiglie?
Non sarà mai un problema. Secondo lei è più difficile spartirsi un tozzo di pane o l'intero panificio?

Convivenza o matrimonio?
Matrimonio di convenienza.

È stato a Lourdes. È credente?
Sono stato a Lourdes e credo che quella città abbia bisogno di un ospedale più grande. È pieno di malati.

Mondanità?
Mi segue ovunque vada.

Ce l'ha l'inno di Forza Italia, anzi del Partito del popolo delle libertà, nell'iPod?
Nella versione remix di Brian Eno. Lo stesso Eno si riunirà ai Roxy Music a breve per creare il nuovo inno del Popolo delle libertà.
 
Con i paparazzi come se la cava?
Ho imparato da mio padre. I paparazzi sono insopportabili, finché non ne hai bisogno.

Quando si vede sui giornali che effetto le fa?
Lo compro. Il giornale, l'edicola, l'intero editore. Che ci vuole fare? È un vizio di famiglia.

Dicono che sarà lei il prossimo presidente del Milan.
Detto tra noi, è più facile che mio padre venda l'Italia piuttosto che lasci il Milan.

Mai vista una partita dalla curva?
Sì. Quella volta tutto lo staff dirigenziale volle assistere al derby in curva. Non ho mai sentito tante parolacce e insulti irripetibili. E venivano tutte da Galliani. Persino la frangia più estrema della Fossa dei leoni si è dissociata.

L'ultimo libro letto?
Delitto e castigo. In famiglia lo adoriamo.

Tra gli statisti stranieri che ha avuto occasione di incontrare qualcuno è particolarmente interessante?
Vladimir Putin. Un uomo dal cuore buono. Dentro il corpo di un serial killer.

C'è un politico che secondo lei rappresenta i ragazzi?
Tremonti. Ha la faccia di chi è stato troppo tempo davanti alla playstation.

Lei è un privilegiato. Cosa ne pensa dei precari?
La mia sarà una generazioni di precari. Questo è quello che ho capito. L'importante sarà avere una famiglia ricca dietro le spalle.

Fricat all’isola dei famosi!

Tutti ridono grazie a lui e pochi lo conoscono di persona, ma da stamattina, Fricat è su tutti i quotidiani per questa storiella buffa. Presto lo vedremo ospite da Vespa?

(Per i disattenti: notare la firma in calce all'immagine)

Cose da fare oggi: dire che attualmente i Disco Drive sono il miglior gruppo italiano in circolazione

Ferrara solitamente è una città tranquilla, talmente immobile da sembrare quasi addormentata. Nebbia e freddo d'inverno, caldo ed afa d'estate, non ci sono mezze misure: nulla sembra cambiare per davvero e tutto sembra sempre uguale, come in un film che si replica all'infinito. Però a volte capita che Ferrara riesca ad uscire dal suo caratteristico torpore, ed allora saltano gli schemi e ci viene data la possibilità di vivere serate importanti come quella di giovedì scorso.

Al Renfe, nell'ambito dell'azzeccatissima rassegna Indie Thursdays, hanno suonato i torinesi Disco Drive. Una band a modo suo emergente, che è partita da un suono di chiara matrice punk-funk e si è evoluta costantemente, cambiando pelle e riuscendo concerto dopo concerto a trovare un suo suono, un qualcosa esattamente a metà strada tra la melodia pop a e la sperimentazione più pura, facile e difficile allo stesso tempo, ma estremamente intrigante e coinvolgente. Una band semplicemente favolosa, la cui forza sta nella fantasia degli arrangiamenti unita alla potenza e ad un tiro davvero micidiale. Intrecci vocali formidabili e ritmi quadrati e trascinanti, che riproposti dal vivo riescono sempre nella difficile impresa di trascinare il pubblico pagante (nel caso del Renfe non tanto pagante, visto che l'ingresso era gratuito).

Preceduti dai giovanissimi Simplemen Think da Padova (titolari di un post-hardcore spigoloso ma che al momento opportuno sa come lasciare spazio alla melodia, parecchio bravi e con ampi margini di miglioramento: credo che si sentirà molto parlare di loro in futuro), i Disco Drive hanno dato vita ad una grande esibizione. Rispetto all'ultima volta in cui li ho visti mi sono sembrati più sciolti e sicuri di sé, più tranquilli e meno tesi. L'impressione è che abbiano acquisito piena consapevolezza dei loro grandi mezzi e, definitivamente liberi da ogni vincolo mentale, riescano a raggiungere l'obiettivo con più facilità e senza grossi sforzi apparenti. In poche parole, sul palco sembrano cazzeggiare ma in realtà stanno facendo cose sempre più complicate.

I Disco Drive ci credono. Hanno infiammato Ferrara con un set che ha pescato a piene mani dall'ultimo, favoloso Things To Do Today ed hanno vinto la sfida, riuscendo a convincere anche il più scettico tra i presenti. Un bell'inedito eseguito al momento opportuno è stata la ciliegina sulla torta, un momento che una band preziosa ha voluto condividere con chi in un freddo giovedì sera é rimasto sveglio fino a tarda ora solo per seguirla.

Confermo, i Disco Drive sono pronti.

Carpe diem, trote gnam

babbo_arrampica_big.jpgCome ogni anno, tornano i Babbi Natale che si arrampicano sui balconi delle case.

Ladri, approfittatene. E' il momento giusto per comprarvi un costume da pochi euro e agire indisturbati anche in pieno giorno.

Poi la smetto…

...di ridere delle disgrazie altrui, promesso. Però come dicevo nel post qui sotto, a me pare che non ci state capendo un cazzo nemmeno voi.

Across the Beatles

Across the universeUn eventuale giudizio sul "film" Across the Universe sarebbe penalizzato da una trama abbastanza piatta, molto telefonata nello sviluppo quasi elementare delle ormai "classiche" vicende di ragazzi degli anni '60 (la ribellione giovanile, il Vietnam, le delusioni, il riscatto emotivo/sentimentale...). La scontatezza della struttura quasi impallidisce di fronte alle costruzioni visive che raffigurano ognuna delle 33 canzoni dei Beatles disseminate nel film, tanto da venire trascinati praticamente senza volerlo oltre il livello cinematografico. Tutto si consuma in un'esperienza sensoriale, un abbraccio sonico a perle del '900 che, ogni volta, ti sciolgono il cuore in una pioggia colorata. Per i fan come il sottoscritto, è manna dal cielo che mi fa arrendere quasi subito: vorresti che ne cantassero ancora, tutte quante.

Buffet

Le migliori foto di LondraNote sparse su alcune cose curiose
trovate a Londra

Le migliori foto di Berlino Do not walk outside this area:
le foto di Berlino

Ciccsoft Resiste!Anche voi lo leggete:
guardate le vostre foto

Lost finale serie stagione 6Il vuoto dentro lontani dall'Isola:
Previously, on Lost

I migliori album degli anni ZeroL'inutile sondaggio:
i migliori album degli anni Zero

Camera Ciccsoft

Si comincia!

Spot

Vieni a ballare in Abruzzo

Fornace musicante

Cocapera: e sei protagonista

Dicono di noi

Più simpatico di uno scivolone della Regina Madre, più divertente di una rissa al pub. Thank you, Ciccsoft!
(The Times)

Una lieta sorpresa dal paese delle zanzare e della nebbia fitta. Con Ciccsoft L'Italia riacquista un posto di primo piano nell'Europa dei Grandi.
(Frankfurter Zeitung)

Il nuovo che avanza nel mondo dei blog, nonostante noi non ci abbiamo mai capito nulla.
(La Repubblica)

Quando li abbiamo visti davanti al nostro portone in Via Solferino, capimmo subito che sarebbero andati lontano. Poi infatti sono entrati.
(Il Corriere della Sera)

L'abbiam capito subito che di sport non capiscono una borsa, anzi un borsone. Meno male che non gli abbiamo aperto la porta!
(La Gazzetta dello Sport)

Vogliono fare giornalismo ma non sono minimamente all'altezza. Piuttosto che vadano a lavorare, ragazzetti pidocchiosi!
(Il Giornale)

Ci hanno riempito di tagliandi per vincere il concorso come Gruppo dell'anno. Ma chi si credono di essere?
(La Nuova Ferrara)

Giovani, belli e poveri. Cosa volere di più? Nell'Italia di Berlusconi un sito dinamico e irriverente si fa strada come può.
(Il Resto del Carlino)

Cagnazz è il Mickey Mouse dell'era moderna e le tavole dei Neuroni, arte pura.
Topolino)

Un sito dai mille risvolti, una miniera di informazioni, talvolta false, ma sicuramente ben raccontate.
(PC professionale)

Un altro blog è possibile.
(Diario)

Lunghissimo e talvolta confuso nella trama, offre numerosi spunti di interpretazione. Ottime scenografie grazie anche ai quadri del Dovigo.
(Ciak)

Scandalo! Nemmeno Selvaggia Lucarelli ha osato tanto!
(Novella duemila)

Indovinello
Sarebbe pur'esso un bel sito
da tanti ragazzi scavato
parecchio ci avevan trovato
dei resti di un tempo passato.
(La Settimana Enigmistica)

Troppo lento all'accensione. Però poi merita. Maial se merita!
(Elaborare)

I fighetti del pc della nostra generazione. Ma si bruceranno presto come tutti gli altri. Oh yes!
(Rolling Stone)

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