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L’importanza del contesto (e della legge)

Ho sentito molti commenti sulla linea "Berlusconi non ha perso" in giro. Su blog come su giornali.
Beh, io non sono d'accordo. Il "berlusconismo" sicuramente non ha perso ma è evidente che l'unico elemento che poteva indurre molti a ritenere questo particolare fenomeno "estinto" erano i sondaggi che prima delle elezioni davano la Cdl 4-5 punti percentuali sotto l'Unione.
Personalmente ho sempre pensato, e l'ho scritto più volte, che il fenomeno di degenerazione morale del nostro paese che prende il nome dal piduista residente ad Arcore non era per nulla sconfitto: il modo in cui si è spenta senza lasciare traccia l'ondata d'indignazione del movimento dei "Girotondi" e la conseguente totale assenza di qualsiasi forma di protesta forte, autorevole e concreta alle porcate degli ultimi due anni di governo ne erano la prova.
Se in un paese c'è una diffusa e decisa contrarietà ad un provvedimento di legge, mi viene in mente l'ultimissima inciviltà della legge pecorella sull'inappellabilità, il meccanismo dovrebbe essere più o meno questo:
1. Annuncio della legge
2. Proteste dell'opposizione
3. Appelli da parte di elementi della società civile
4. Manifestazioni di piazza, scioperi, raccolte di firme e simili non occasionali ma continue e senza tregua
5. Il governo, indotto a ritenere maggioritaria nel paese l'opposizione alla sua proposta, ritira la legge
Esattamente questo è successo, ad esempio, in Francia con il CPE.

In Italia invece nemmeno il movimento contro la modifica all'art. 18 ha ottenuto un successo pieno in fase di contrattazione ed il referendum successivo è naufragato come tutte le ultime consultazioni di quel tipo.

Ora, ciò premesso, trovarsi di fronte ad una sostanziale parità numerica fra sostenitori di silvio e suoi oppositori non dovrebbe essere questa gran sorpresa ed il fatto che il sistema elettorale consegni la maggioranza all'Unione non mi sembra un risultato deludente: mi sembra una grandissimo risultato.

Considerato il contesto italiano riuscire ad uscire dalle urne con una maggioranza abbondante alla camera ed una risicata al senato è un risultato migliore, per assurdo, anche di un successo largo in termini di voti.

Il comportamento schizzoide di Berlusconi, ieri ammansito nella speranza di riuscire a strappare un inciucio, oggi di fronte alla fermezza di Prodi (e ci mancherebbe pure) di nuovo scatenato con le puttanate sui brogli e fantasiosi riconteggi, dimostra quanto il nostro EX-presidente del consiglio sia uscito sconfitto da queste elezioni politiche.

Update: Il CaiNano comincia ad assomigliare sempre di più al Caimano morettiano (parlo del finale). Ora vorrebbe addirittura emanare un decreto apposito per contare tutte le schede. La cosa è, semplicemente, "non prevista dalla legge". Dopo 5 anni con lui so che per molti italiani la formula "non previsto dalla legge" è priva di significato. Ad ogni modo "la Legge" che regola i meccanismi di voto garantisce tutti i partiti e i cittadini grazie al sistema dei rappresentanti di lista, al ricontrollo dei verbali e all'assegnazione dei voti contestati da parte delle Corti d'Appello. Questi controlli sono in corso e finiranno in fretta grazie al -60% netto di voti contestati che l'ultima leggina elettorale ha prodotto.
Stasera, massimo domani, avremo un verdetto che paradossalmente potrà essere anche favorevole a lui.
Il CaiNano ha un problema, lo ha sempre avuto, pensare che le leggi che valgono per gli tutti non valgano per lui. Le cose sono cambiate.
E' ora che si cominci ad abituare all'idea. In fretta.

Perchè l’ho fatto. (Disperato ragazzo mio)

Oggi mi sono "sporcato le mani" e ho votato centrosinistra. Il centrosinistra delle Binelli, dei De Mita, dei Rutelli e dei D'Alema. Ok, magari non proprio quel centrosinistra lì, ma siamo lì.
Questa gente non mi piace, non mi è mai piaciuta e, anche ipotizzando un drammatico invecchiamento reazionario, difficilmente mi piacerà.

Però l'ho fatto e mi sono tolto un peso. Per certi farneticanti sostenitori del Cavaliere sarò patetico, ma non mi vergogno a dirlo: gli ultimi cinque anni mi hanno fatto stare male, nel vero senso della parola.

Non intendo "male" economicamente. Qualora non si fosse capito faccio parte di quella piccola minoranza che, pur non avendo sufficiente tempo e denaro per gestire costose Web-Radio allo scopo di disquisire sull'enorme culo della Ricciarelli e nonostante abbia un futuro da precario senza malattie pagate all'orizzonte, non ha visto (ancora) il suo tenore di vita intaccato "dalla crescita zero", dagli aumenti generalizzati e via andando con i cavalli di battaglia di Fassino e Bertinotti. Vabbè, lo ammetto, magari compro qualche cd e qualche libro in meno e vado meno a mangiar fuori (non inteso come piada da asporto), ma onestamente prima compravo troppi cd, troppi libri e mangiavo troppe volte fuori. Non sono queste le cose che mi hanno tormentato nell'ultimo quinquennio e, tanto per esser chiari a me del tema tasse, se non parliamo di abbassare l'Iva sulla cultura, frega molto relativamente...


Quello che mi ha fatto stare male veramente è stato il continuo tronfio calpestare lo stato di diritto, la libertà d'espressione e di satira e la dignità delle persone, immigrati compresi. In una sola parola: la nostra Costituzione. Il tutto perpetrato da parte del peggior parlamento italiano che lo stato repubblicano ricordi, popolato da servi di un ricco padrone, caricature di ex-missini, democristiani di quarta lega e barbari intolleranti e xenofobi calati dal nord. Tutti insieme appassionatamente, uniti dal motto: "Occumannà è chiu doce ro' fottere" ("Il Potere è più dolce del fottere").

Prodi, o chi per lui, può essere poco convincente, può essere espressione di interessi economici poco chiari, può essere sostenuto da una maggioranza arraffazzonata che sta in piedi con lo sputo e che magari per la maggior parte delle sue componenti simula solamente lo sdegno, l'indignazione, la rabbia, la frustrazione che ho provato io in questi cinque anni. O, addirittura, non ci prova nemmeno.

Però, cazzo, hanno una cosa che ancora li distingue da questa "destra" macchiettistica, volgare e pericolosa: il pudore di NON dire, NON fare e NON riuscire nemmeno a pensare i trequarti delle cose indegne che questo governo ha avuto la sfrontatezza di realizzare con la leggerezza di uno che legifera sulla gradazione cromatica delle strisce pedonali.

Dico di più, cinque anni fa il centrosinistra ne aveva parecchio di più di questo particolare pudore, ma si stanno facendo contagiare dal clima di impunità, di giustificazionismo popolar-qualunquista che Silvio Berlusconi ha creato nell'opinione pubblica solleticando tutti gli istinti più beceri dell'italiano medio.
I segnali di questo degrado sono già evidenti, almeno per tutti quanti quelli che non giocano a fare i cinici realisti o che dormono aspettando che qualche rivoluzione li svegli russando.

Ecco, io non ho votato "un'alternativa di governo", "un progetto economico serio" o "una politica estera convincente", io ho dato il mio piccolo, insignificante contributo a mettere un puntello al decadimento strutturale di questo meraviglioso paese facendo l'unica cosa realistica: mandare al governo la parte non ancora completamente marcia del panorama politico, nella speranza che questa responsabilità li metta nella condizione di vergognarsi a dire, fare e anche solo pensare certe porcate.

Spero di non essere solo, perchè anche qualora le cose dovessero andar bene, ci sarebbe ancora moltissimo da lavorare per salvare il centrosinistra.
Da se stesso.

Grandi novità

Tutti, ma proprio tutti, ci sono finiti su almeno una volta in questi ultimi due giorni.
Dove?
Sul blog sonouncoglione.splinder.com.
Un successo impressionante, straripante: 330mila pagine viste in 48 ore, mai visto prima. La cosa di per sé è sicuramente un caso.
Gli autori sono i ragazzi di Mr Pol, partecipanti ad un master di "comunicazione politica", che hanno aperto il blog pochi minuti dopo la dichiarazione di Berlusconi.
L'esperimento si è già chiuso, le celebrazioni e autocelebrazioni sono iniziate:
"In 24 ore abbiamo dimostrato che la comunicazione politica può essere anche uno spazio aggregante, in grado di partire dal basso, dove si partecipa e non dove si ascolta solamente."
"...divenuti famosissimi in poche ore, grazie al loro blog che al momento ha totalizzato 315 mila visite in 2 giorni, uno dei primi episodi che testimonia chiaramente la potenza del mezzo blog come strumento di comunicazione."

Ora, non per fare il pignolo e senza paura di apparire come il più stereotipato dei "rosiconi", ma il successo di questa esperienza è l'unica cosa veramente inedita per il mondo dei blog e non viene fuori né dalla rapidità nel muoversi e nemmeno dalle straordinarie capacità di creare "uno spazio aggregante che parte del basso" (eh?) che i blog avrebbero, ma da un fatto senza precedenti (guarda caso proprio come il successo): il link diretto e praticamente contemporaneo su Repubblica.it e su Corriere.it. Due siti d'informazione con decine di migliaia di visite al giorno che con i blog hanno a che fare solo se devono cannibalizzare qualche buon post o scrivere il solito articoletto di "costume" scritto dall'amico giornalista dell'amico con cui fai l'aperitivo al venerdì sera sui navigli.

Altrimenti questo qui, 21 minuti più giovane, avrebbe avuto almeno un ventesimo dell'exploit del suo celebre fratellino.

Tanto per chiarire

Se anche tu sei coglione usa pure questo banner.
Questo o questo da mettere nella colonna.

Perchè insisto?

Stasera ho beccato un pezzo "dell'intervista" solitaria di Berlusconi a Matrix, con doppia razione di pubblico giovane, incravattato e in coma vigile.
Silvio, parlando dei suoi problemi con la giustizia, ha affermato: "Ho avuto 96 avvisi di garanzia e sono stato sempre assolto con formula piena", così, testuale, senza contradditorio, senza replica. Il suo dipendente Mentana è passato oltre, senza sentirsi in obbligo di specificare che la verità è un'altra e che l'uomo di fronte a lui grazie alla concessione delle attenuanti generiche ha usufruito di 4 prescrizioni (Lodo Mondadori, Caso Lentini, All Iberian 1, Sme-Ariosto 1) oltre alle due assoluzioni per intervenuta amnistia (Falsa Testimonianza P2, Terreni Macherio) e a quella motivata dal fatto che le imputazioni non costituiscono più reato (Falso in bilancio All Iberian 2). Senza contare quelle per insufficienza di prove e le indagini in corso su altri falsi in bilancio e sul caso Mills.

Allora mi sono venute in mente due cose....


La prima è il documentario "Viva Zapatero" della Guzzanti, quando il giornalista tedesco Udo Gumpel spiega l'importanza della "seconda domanda". Con teutonica semplicità affermava che non è tanto importante fare domande scomode ai politici quanto piuttosto poter replicare quando la risposta che si riceve è difforme dalla verità, smascherando la bugia che è stata raccontata.

La seconda è l'inchiesta della serie "W L'Italia" ideata e realizzata da Riccardo Iacona, andata in onda Domenica scorsa su Raitre, dal titolo "Tribunali!" quando il giudice Enzo Maria Albano raccontando quanti dei processi intentati per reati contro la pubblica amministrazione finiscono nel nulla per colpa della lentezza dei procedimenti giudiziari dovuta a lungaggini burocratiche, organici sottodimensionati e mancanza di "copertura finanziaria" per le penne e la stenografia, spiegava con partenopea semplicità che "per arrivare alla prescrizione devi dire che il reato c'è. Questo sia chiaro, il reato c'è...è un fatto di pena che non si può più dare, ma nel momento in cui tu dici "c'è prescrizione" vuoi dire che l'ipotesi accusatoria è stata dimostrata".

Non bastasse il giudice Albano si può anche citare la Corte di Cassazione, sentenza n. 5069 del 21 Maggio 1996, quando dice: "Qualora l'applicazione della causa estintiva della prescrizione del reato sia conseguenza della concessione di attenuanti, la sentenza si caratterizza per un previo riconoscimento di colpevolezza dell'imputato ed è fonte per costui di pregiudizio".

Si dirà: "tanto la gente non guarda queste trasmissioni, preferisce La Fattoria". Aldilà del fatto che non vedo dove sia l'elemento consolatorio di questa verità, mi dispiace sottolineare che in ogni caso quanto ho scritto qui lo leggeranno, con un po' di fortuna in 50 mentre quello che ha detto Silvio a Matrix male che vada lo vedrà un milioncino tondo tondo di telespettatori, che saranno anche assonnati, per carità, ma sempre persone sono. Almeno in senso lato.

E allora, domanda retorica, perchè insisto?

Ah, dimenticavo: mi sarebbe piaciuto segnalarvi il link al sito di Raiclick tramite cui rivedere le straordinarie inchieste di Iacona, purtroppo questo prezioso materiale non è ritenuto degno di una collocazione gratuita su internet, al pari, tanto per citare alcune perle, di tutte le puntate di "Porta a Porta", delle trasmissioni sulla morte del papa, dei "Confronti" di Moncalvo o di "Un posto al sole".
Nel caso ve le foste perse (e sarebbe un grave peccato) io una copia in digitale ce l'ho.
Fatevi vivi (i miei contatti sono in alto a sinistra sul blog) che una soluzione si trova.

Sforzi di comprensione

L'avrete sentita tutti questa storia dell'allarme del Dipartimento di Stato americano sui pericoli per i cittadini statunitensi che si trovano sul nostro territorio in questo periodo. Pericoli che, secondo questo documento, arrivano prima di tutto dalle dimostrazioni connesse alle imminenti elezioni politiche del 9 e 10 aprile, poi anche dal terrorismo. Notare l'ordine dei fattori.

La cosa è talmente grave e spudoratamente forzata che anche Nonno Romano ha perso le staffe, ottenendo come reazione dichiarazioni di Fini e Berlusconi che provano quanto questo "allarme" sia stato lanciato dagli amici (loro) americani con finalità e motivazioni squisitamente politiche: bisogna mettere paura al "ventre molle" democristiano del nostro paese per evitare che si lasci affascinare dalla rassicurante seriosa paciosità di Prodi.

Per capire un po' meglio questa storia sono andato a curiosare sul sito del Dipartimento di Stato e ho scoperto che il documento della discordia non è contenuto nei "Travel Warnings", sezione che ospita i paesi in cui è fortemente sconsigliato recarsi per i cittadini americani, ma all'interno delle "Consular Information Sheets": una directory generica che raccoglie tutte le informative emesse dalle varie ambasciate americane riguardo gli argomenti più disparati, nella maggior parte dei casi contiene solo una generica descrizione del paese. (Questa è la nostra)

Dopo questa breve ricognizione mi sfugge il metodo con il quale questi annunci vengono emessi, ammettendo che siano in buona fede come il Dipartimento di Stato ha assicurato.
Tanto per fare un esempio, secondo quale logica un americano che cerchi oggi informazioni riguardo la Francia, sconvolta da un'ondata di manifestazioni senza precedenti negli ultimi 30 anni con un sindacalista in coma e un ragazzo ricoverato in gravi condizione, nella sezione dedicata trova solo un'informativa riguardo le modalità di adozione di un minore?

Fatemi capire: cosa altro dobbiamo aspettarci da qui al 9 Aprile?

Update: Si sono accorti dell'incongruenza. Interessante che nella settimana di scontri più duri non c'erano allarmi, dopo che la situazione si è calmata e il Premier francese si è detto finalmente disposto alla trattativa invece sì.

Messaggistica faziosa

Non bastava l'invasione televisiva, non bastavano i miliardi di 6x3 e i loro fratelli minori attacchinati ovunque: ora il faccione di Silvio è anche su Msn.

                                                                   

Tutto ciò è molto inquietante.

I farfintisti

Il fondo di Panebianco sul Corriere di oggi è un fulgido esempio di un fenomeno molto diffuso fra alcuni "giornalisti/intellettuali" o se preferite solo "/"(ndr questa era difficile), quello che io ho appena deciso di chiamare "farfintismo".
Il Farfintista è una persona distratta eppure sempre "molto stimata" e "apprezzata da entrambe le parti", professionista della sottile arte dello sminuire, trova il suo habitat naturale sulle pagine di giornali "moderati" tipo La Stampa o il Corriere, in sostanza i quotidiani controllati dai gruppi industriali e per loro natura filo-governativi.
Il compito del Farfintista è, appunto, "far finta di niente". Dall'alto della sua posizione di privilegio (firma del quotidiano e/o tenutario di un rubrica fissa) il nostro farfintista scrive i suoi articoli cambiando scientificamente argomento ogni volta che la verità e la realtà sono troppo scomode, trovando astruse similitudini fra le nostre storture e quelle degli altri paesi europei, bendandosi gli occhi di fronte alle vergogne del governo e, quando proprio non può farne a meno, intervenire con un brillantissimo "chesaràmai". L'effetto è tranquillizzare la massa di democristiani (quelli dotati di diploma di scuola media superiore, gli altri non si lasciano scalfire comunque) che popola questo paese.
Per lui Berlusconi è prima un'opportunità "di dare una scossa alla sinistra", "di mantenere l'alternanza", "di compattare la destra", "di portare una ventata di freschezza nel panorame politico", "di mostare i risultati delle più avanzate tecniche di trapianto del cuoio capelluto", di qualsiasi cosa, poi magari anche "un problema" ma non così grave da necessitare una soluzione immediata.
Sono gli alfieri del terzismo, quelli che pur di non fare agitare l'operoso cittadino italiano (e di non fare troppo male a silvio) s'inventano la terza opzione.
Allora non contano i guai giudiziari, l'attacco sistematico a tutta la magistratura che ha la sfortuna di trovare tracce di un torbido passato, la demolizione della costituzione repubblicana a colpi di sputacchiamenti leghisti, la censura, il controllo dei media, l'epurazione dei giornalisti, la normalizzazione della stampa, il devastante conflitto d'interessi con annesso totale controllo del mercato pubblicitario, l'inefficacia, l'arroganza, l'ignoranza, la volgarità, le scorrettezze politiche ed extra-politiche, queste cose non contano. Il problema sono le tre macchine bruciate nel centro di milano, che rovinano lo shopping del sabato pomeriggio alle signore, non la demolizione della certezza del diritto e la depenalizzazione del falso in bilancio che distruggono la credibilità del sistema economico e del paese.

Come direbbero loro: "va tutto bene, non esageriamo".

Basta ammè

Romano non gioca: non vuole fare il confronto tv con silvio.
Normalmente sarei piuttosto contrariato, nonostante non ritenga del tutto peregrine le ragioni di Prodi nel caso specifico. Il problema è che mettersi a fare il duro con un berlusca così disperato è del tutto inutile: non mollerà mai. Alla fine l'italiano medio (e l'italia è innegabilmente un popolo di medi) penserà che "Mortadella se l'è fatta sotto" e buonanotte. (Update: Evidentemente ho sottovalutato il fatto che Berlusconi non ha proprio più nulla da perdere, questo cedimento è la prima dimostrazione concreta che ha veramente paura di essere sconfitto)

Dico "normalmente" perchè in realtà non ce la faccio nemmeno più a contrariarmi. Sono sopraffatto, esausto. Sono come un maratoneta che cade rovinosamente a 100 metri dal traguardo.

Ho dato uno sguardo alle nuove liste bloccate del proporzionale e ho visto "cose" nel centrosinistra ("candidati" mi pare eccessivo) che sono disarmanti. Per essere una legge avversata e disprezzata dalla nostra preziosa opposizione bisogna ammettere che questi indomiti paladini della giustizia che ci salveranno da Berlusconi l'hanno saputa interpretare al meglio, ne hanno colto lo spirito più autentico e profondo. L'ennesima conferma che silvio è il loro "lato oscuro": un essere che riesce a fare, senza remore ed apparenti rimorsi, tutto quello che la parte peggiore di ogni politico del centrosinistra si vergogna anche solo di immaginare (salvo poi, appunto, farsi beccare a grufolare felice nella melma creata dal suo "avversario").
C'è Bobo Craxi nella lista del centrosinistra, insieme a Sgarbi e Gambescia, gentili omaggi dei ds che intanto affossano platealmente Giulietti di "Articolo 21" e c'è pure la Binetti di "Scienza e Vita" in compagnia di Fisichella e De Mita, tre splendidi regali della Margherita.
Questi sono colpi che manderebbero al tappeto anche Cassius Klay nel momento d'oro, figuriamoci l'effetto che hanno su di me oggi che, dopo tre anni di dalemismo di governo e cinque di governo berlusconi, assomiglio più a Muhammad Alì dopo il parkinson.
Io passo, speriamo solo che questi 31 giorni volino via prima possibile.

Meglio parlare di calcio. (Stasera specialmente)

Senza vergogna

Renato Mannheimer è un sondaggista. Lo conoscono tutti, non perchè sia bravo o perchè ci prenda più degli altri (potrebbe anche essere), ma perchè è il sondaggista di Vespa e scrive degli articoli per il Corriere. Oggi, per esempio, ha scritto questo articolo.
Parla del sondaggio "ammericano" presentato dal presidente del consiglio e dice cose interessanti, come questa: La ricerca americana presentata nei giorni scorsi da berlusconi non rappresenta probabilmente un sondaggio nel senso normalmente inteso (vale a dire la stima delle intenzioni di voto in un preciso momento), ma costituisce in larga misura la proiezione di un esito ipotetico (il pareggio o la vittoria di Berlusconi), nel caso si verifichino (o continuino a verificarsi) certe condizioni.
E ancora: "la pubblicazione stessa del sondaggio, suggerendo la possibilità di una vittoria, contribuisce alla mobilitazione degli elettori potenziali della Cdl"
Vi rimando comunque lì per una lettura completa, merita.

Ora, sapete qual'è il titolo dell'articoletto? Ovvio:
"Cdl, continua la rimonta. FI in crescita

Tutto si gioca in relazione al comportamento futuro dei cosiddetti indecisi."

Sto per avere una reazione isterica violenta.

Buffet

Le migliori foto di LondraNote sparse su alcune cose curiose
trovate a Londra

Le migliori foto di Berlino Do not walk outside this area:
le foto di Berlino

Ciccsoft Resiste!Anche voi lo leggete:
guardate le vostre foto

Lost finale serie stagione 6Il vuoto dentro lontani dall'Isola:
Previously, on Lost

I migliori album degli anni ZeroL'inutile sondaggio:
i migliori album degli anni Zero

Camera Ciccsoft

Si comincia!

Spot

Vieni a ballare in Abruzzo

Fornace musicante

Cocapera: e sei protagonista

Dicono di noi

Più simpatico di uno scivolone della Regina Madre, più divertente di una rissa al pub. Thank you, Ciccsoft!
(The Times)

Una lieta sorpresa dal paese delle zanzare e della nebbia fitta. Con Ciccsoft L'Italia riacquista un posto di primo piano nell'Europa dei Grandi.
(Frankfurter Zeitung)

Il nuovo che avanza nel mondo dei blog, nonostante noi non ci abbiamo mai capito nulla.
(La Repubblica)

Quando li abbiamo visti davanti al nostro portone in Via Solferino, capimmo subito che sarebbero andati lontano. Poi infatti sono entrati.
(Il Corriere della Sera)

L'abbiam capito subito che di sport non capiscono una borsa, anzi un borsone. Meno male che non gli abbiamo aperto la porta!
(La Gazzetta dello Sport)

Vogliono fare giornalismo ma non sono minimamente all'altezza. Piuttosto che vadano a lavorare, ragazzetti pidocchiosi!
(Il Giornale)

Ci hanno riempito di tagliandi per vincere il concorso come Gruppo dell'anno. Ma chi si credono di essere?
(La Nuova Ferrara)

Giovani, belli e poveri. Cosa volere di più? Nell'Italia di Berlusconi un sito dinamico e irriverente si fa strada come può.
(Il Resto del Carlino)

Cagnazz è il Mickey Mouse dell'era moderna e le tavole dei Neuroni, arte pura.
Topolino)

Un sito dai mille risvolti, una miniera di informazioni, talvolta false, ma sicuramente ben raccontate.
(PC professionale)

Un altro blog è possibile.
(Diario)

Lunghissimo e talvolta confuso nella trama, offre numerosi spunti di interpretazione. Ottime scenografie grazie anche ai quadri del Dovigo.
(Ciak)

Scandalo! Nemmeno Selvaggia Lucarelli ha osato tanto!
(Novella duemila)

Indovinello
Sarebbe pur'esso un bel sito
da tanti ragazzi scavato
parecchio ci avevan trovato
dei resti di un tempo passato.
(La Settimana Enigmistica)

Troppo lento all'accensione. Però poi merita. Maial se merita!
(Elaborare)

I fighetti del pc della nostra generazione. Ma si bruceranno presto come tutti gli altri. Oh yes!
(Rolling Stone)

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