Archive for the 'Satira' Category

Lo strano caso del Digitale Terrestre

Questa cosa che Dan Peterson torna ad allenare dopo 25 anni passati a bere tè freddo a bordo di piscine californiane mi ha decisamente scosso e mosso un fremito interiore. Dan Peterson, dopo 25 anni al sole della California circondato da ragazze bionde dalla dubbia morale e con un insospettabile accento ferrarese e atteggiamenti da magnaccio piacione, si infila di nuovo le scarpette (rosse, per l'occasione) allenerà la sbrindellata Olimpia Milano, un tempo squadrone che tremare il mondo fa e ora invece sbrindellata compagine lombarda che si schianta a Cantù nell'ultima partita. Il tempo passa per tutti, per le storiche squadre di basket ma non per Dan Lipton Ice Tea Peterson, che dice di "aver perso una notte di sonno, ma che all'Olimpia non poteva proprio dire di no".

Tralasciando per un attimo il discorso puramente sportivo, visto che tenere per anni una rubrica sulla Gazzetta (la Gazzetta dei nostri giorni, peraltro) non sia automaticamente garanzia di aggiornamento professionale, il ritorno di Dan apre scenari inquietanti su le vite di ciascuno di noi. Qui gli si vuole bene come a un figlio, al nostro Dan, anche perché ha traviato le nostre estati con sorsate di tè chimico che sapeva di tutto tranne che di tè, ma come resistere al tintinnio dei cubetti dentro quel bicchierone enorme e volgare directly from Californiaaa? Non si poteva, e infatti siamo cresciuti come siamo cresciuti, ma pensavamo di aver confinato Dan Peterson nel museo delle cere viventi, eppure ce lo ritroveremo a bordo campo a urlare di nuovo ai suoi "ragazzi" che devono "sputare sangue". Dan, fermati un attimo, vorrei farti notare due cose: il tuo labiale (vedi il video culto che anticipa di anni et anni tutte le parodie possibili inventate poi sulla Rete) è inequivocabile, e che noi qui si sputa sangue da appunto 25 anni. E adesso torni tu, e pretendi che non sia cambiato nulla? FENOMENALE.

E invece ci tocca vivere in un mondo dove ancora tutti si ricordano perfettamente le mosse del Gioca Jouer di Cecchetto (prossimo ritorno?), ma non possiamo più ammirare Uan in Uanathan, o quelle interminabili puntate dove sempre Uan e Bonolis trasmettavano dal Polo Nord, episodi memorabili di un tv fatta coi piedi ma artigianalmente, almeno, mentre ora ci sono rimasti solo i piedi e al pomeriggio i cartoni nemmeno li danno più. Dan, torni dalla California e vuoi che sputiamo sangue mentre oggi i bambini crescono con una tv che al pomeriggio manda i troioni di Uomini e Donne e non Mila e Shiro, e poi uno si chiede il crollo delle vocazioni per la pallavolo.

Dan, è cambiato tutto, e il tuo ritorno su una panchina come se nulla fosse è il crack del 2011, il vero evento di un decennio abortito, che si ripiega su stesso come nemmeno i sogni di Inception, dove il tempo reale è diventato a pagamento, e infatti noi poveracci che armeggiamo con la banda quinta sopra al tetto umido, Dan mio, non ti vedremo, ma ti vedranno soltanto le gens illuminate di Sky, quelle per cui 2011 non significa i Robinson su K2 o Happy Days su Mediaset Extra o i film di Tomas Milian su Rai Movie, ma, che so, allenatori milanisti sulla panchina dell'Inter, ovvero NOVITA', cose mai viste e soprattutto in orario.

Ci hanno tolto tutto Dan, e sputare sangue proprio non ne abbiamo voglia, al massimo possiamo assaggiare un bicchiere di tè alla pesca (l'invenzione peggiore del secolo, seconda solo al Tè Deteinato), senza ghiaccio magari, ma ormai non abbiamo più nemmeno l'edizione regionale del Tg3, ora non so chi abita nelle altre provincie dell'Emilia e della Romagna, ma noi qui a Ferrara dal giorno del suic of ci tocca sopportare l'edizione del Veneto, e quindi le alte maree lagunari, il servizio sulle nevi della Perla delle Dolomiti, le dichiarazioni fasciste di Zaia o Tosi o chi per lui, o i gol del Cittadella o del Portogruaro, tutte cose a loro modo interessanti (io a Venezia ci lavoro per dire) ma grazie, io quando torno a casa alla sera voglio sentire le mie radici, e guardare la cosa più triste in tv dopo Omnibus del mattino, ovvero il Tg Regionale, e invece noi ferraresi siamo stati cancellati dalla mappa del Diggitaletterrestre e ci propinano tutti i giorni l'edizione veneta. Dan, io lo sputo anche il sangue sul decoder, tutti i giorni gli parlo, lo accarezzo, tutti i giorni lo sottopongo a corroboranti sedute di Risintonizzazione automatica dei canali, ma niente, salta sempre fuori la malefica scritta Veneto, e oltre a non vedere più Mentana mi tocca perdere anche le imprenscidibili sagre da Bagno di Romagna o di Verghereto, ed è un colpo troppo forte per tirarsi su. FENOMENALE.

Boffo, chi era costui?

Mi pareva di averlo già sentito.

L’editiorale di Argemone Baragni

Indubbiamente questa nuova legge che adesso è venuta fuori, quella che puoi fare un gruppo con delle altre persone e andare in giro a beccare gli stranieri, può essere utile. Cioè, con questo non si vuole dire che sia giusta la violenza, perchè la violenza non è mai giusta, però è anche vero che una volta alla stazione del mio paese c'erano un sacco di immigrati, che andare lì di notte c'era da avere pauara; poi la Polfer ha cominciato a beccarli, a incatenarli ai termo e a
dargli il suo giusto; e infatti adesso la stazione è pulita. Oh è fuori dubbio che son persone pure loro e che vanno trattati come tali, però quando leggi i giornali e vedi i morti per incidente, gli stupri e le rapine, ci sono sempre loro di mezzo. Che poi l'avrete sicuramente visto anche voi, quando alla sera state per andare a dormire c'è sempre qualcuno fuori casa che fa casino e chi è? Sono loro è ovvio. Quando andate in giro per strada o sui treni e sentite la gente che parla a voce alta e che magari disturba anche perchè uno vorrebbe stare tranquillo, chi sono? Sono sempre loro.Per non parlare del cattivo odore che c'è nei posti dove stanno loro. Ora non fraintendete, io non sono razzista e non ce l'ho con loro, però se vai in un posto devi rispettare le sue regole. Non è giusto che io devo tirare via il crocefisso perchè tu non sei cristiano, noi lo siamo, e sei tu che sei venuto mica ti abbiamo chiamato noi. Allora dico che è giusto che la gente possa dare una mano a tenere puliti i quartieri, perchè la polizia c'ha già il suo bel da fare con quelli che vanno a protestare per ogni legge e che vanno ai G8 a rompere le vetrine. E poi ce lo insegna anche la storia: gli indiani non si sono mai opposti agli americani e loro li hanno messi sotto, e adesso vivono nelle riserve. Voi vorreste vivere in una riserva a casa vostra??

Per forza, con tutto quello che tte sei magnato!

Sono appena arrivati alla caserma della guardia di finanza di Coppito i quattro rumeni accusati di avere rubato in un'abitazione colpita dal terremoto nell'Aquilano, e arrestati oggi dalle forze dell'ordine. [...]
Entrando nella caserma delle fiamme gialle, i quattro arrestati hanno proclamato urlando la loro innocenza: "Non c'entriamo".

(dalla diretta di Repubblica.it)

E io.

A Milano il raduno di Forza Nuova. Fiore: "Non ho visto saluti romani". E io non ho visto teste di cazzo.

Il Papa in Africa.

"Non si sconfigge l'Aids con i preservativi". Curioso, detto da un uomo che vuole sconfiggere il Male con pezzi di pane secco.

MMMale, molto Male. Col Tango sul Cuore, chiude anche Emme.

 

bye bye Emme

bye bye Emme

La satira non s'è mai piegata.

E allora com'è che l'ha presa sempre nel culo?
(Fricca 2057)
 
Il Male, Tango, Cuore. Da oggi, anche Emme.
L'inserto satirico de L'unità, presente? Quello che esce il lunedì?
Quello che è da un mese circa che si assottiglia sempre di più? 
Ecco, chiuso. Non c'è copertura finanziaria. 
Il direttore Saracino è stato chiaro con Sergio Staino: non ci sono i soldi.
Anche se L'Unità continua la sua lenta risalita verso il pareggio economico.
Anche se rimane(va) l'ultimo piccolo guizzo di satira nè teatrale nè televisiva, se escludiamo, vabbè, il Vernacoliere. Mica tanto che esiste(va), eh, da aprile 2007. E invece.
Chiuso.
In grande stile, però.
Compratelo, magari, oggi. Soprattutto se non l'avete comprato mai. Una chiusura col botto.
(ambientato in un ipotetico 26 gennaio 2057, nel quale Michele Serra torna a fare il direttore di giornale di satira [sarà abituato? mah] e Silvio vegeta nella formalina, mentre Stefano Disegni in pieno delirio senile racconta di questi "cazzo di anni zero". Visibilio)
 
Se avete la febbre però, e nessuno può andarvi a comprare L'Unità, allora visitate questo sito:
www.scomunicazione.it
Solo se proprio non potete comprarlo, però. 
 
Dài.
 

Giardinaggio

Stefano Disegni è un disegnatore di fumetti straordinario che penso non abbia bisogno di presentazioni. Oltre alle sue mille collaborazioni e a ciò che fa per lavoro ogni tanto disegna qualcosa perchè sente la necessità di farlo e di comunicare qualcosa, un'idea, un pensiero. Quello che disegna lo manda ad un gruppo di indirizzi mail personali, che hanno la fortuna e insieme il gusto di leggere queste strip extra, potendo liberamente girarle ad amici o "farne quel che gli pare". Gli ho scritto qualche tempo fa, chiedendo se potevo avere anche io questo piacere e a quanto pare ci sono ancora cose belle e semplici a questo mondo come una risposta rapida sincera e affermativa. Ecco perchè da oggi condividerò con voi su queste pagine le belle vignette di Stefano Disegni. La prima è sul conflitto a Gaza e fa al contempo sorridere e piangere per la sua drammatica verità.

TheEgo


Malformazioni.

L’Osservatore Romano lancia l’allarme: i figli in provetta rischiano malformazione. Meglio dei vostri che nascono tutti con il peccato originale.

L’erede.

Berlusconi: "Se escono le mie telefonate lascio l'Italia". Come Craxi.

Buffet

Le migliori foto di LondraNote sparse su alcune cose curiose
trovate a Londra

Le migliori foto di Berlino Do not walk outside this area:
le foto di Berlino

Ciccsoft Resiste!Anche voi lo leggete:
guardate le vostre foto

Lost finale serie stagione 6Il vuoto dentro lontani dall'Isola:
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I migliori album degli anni ZeroL'inutile sondaggio:
i migliori album degli anni Zero

Camera Ciccsoft

Si comincia!

Spot

Vieni a ballare in Abruzzo

Fornace musicante

Cocapera: e sei protagonista

Dicono di noi

Più simpatico di uno scivolone della Regina Madre, più divertente di una rissa al pub. Thank you, Ciccsoft!
(The Times)

Una lieta sorpresa dal paese delle zanzare e della nebbia fitta. Con Ciccsoft L'Italia riacquista un posto di primo piano nell'Europa dei Grandi.
(Frankfurter Zeitung)

Il nuovo che avanza nel mondo dei blog, nonostante noi non ci abbiamo mai capito nulla.
(La Repubblica)

Quando li abbiamo visti davanti al nostro portone in Via Solferino, capimmo subito che sarebbero andati lontano. Poi infatti sono entrati.
(Il Corriere della Sera)

L'abbiam capito subito che di sport non capiscono una borsa, anzi un borsone. Meno male che non gli abbiamo aperto la porta!
(La Gazzetta dello Sport)

Vogliono fare giornalismo ma non sono minimamente all'altezza. Piuttosto che vadano a lavorare, ragazzetti pidocchiosi!
(Il Giornale)

Ci hanno riempito di tagliandi per vincere il concorso come Gruppo dell'anno. Ma chi si credono di essere?
(La Nuova Ferrara)

Giovani, belli e poveri. Cosa volere di più? Nell'Italia di Berlusconi un sito dinamico e irriverente si fa strada come può.
(Il Resto del Carlino)

Cagnazz è il Mickey Mouse dell'era moderna e le tavole dei Neuroni, arte pura.
Topolino)

Un sito dai mille risvolti, una miniera di informazioni, talvolta false, ma sicuramente ben raccontate.
(PC professionale)

Un altro blog è possibile.
(Diario)

Lunghissimo e talvolta confuso nella trama, offre numerosi spunti di interpretazione. Ottime scenografie grazie anche ai quadri del Dovigo.
(Ciak)

Scandalo! Nemmeno Selvaggia Lucarelli ha osato tanto!
(Novella duemila)

Indovinello
Sarebbe pur'esso un bel sito
da tanti ragazzi scavato
parecchio ci avevan trovato
dei resti di un tempo passato.
(La Settimana Enigmistica)

Troppo lento all'accensione. Però poi merita. Maial se merita!
(Elaborare)

I fighetti del pc della nostra generazione. Ma si bruceranno presto come tutti gli altri. Oh yes!
(Rolling Stone)

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